Algeri (psicoterapeuta): «Perfezionisti, persone orientate al successo e soggetti con atteggiamenti compulsivi sono più a rischio di dipendenza da lavoro. Con le misure restrittive, imposte per contenere la pandemia, è più difficile spostare l’attenzione su altre attività e liberarsi dal workaholism»
Il report mensile elaborato dall’Inail rileva, al 31 dicembre, un aumento di quasi 27mila casi rispetto alla fine di novembre (+25,7%). Un quarto dei decessi nel settore della sanità e assistenza sociale
Presentato oggi da LICE e Fondazione ISTUD, in chiusura del 43° Congresso delle Lega Italiana Contro l’Epilessia, il Position Paper sul rapporto tra occupazione ed epilessia
Ai nostri microfoni, la Segretaria generale della Confederazione Dirigenti della Repubblica spiega cosa non sta andando ai tavoli di trattativa con il Ministero del Lavoro e quali sono le soluzioni per riformare il sistema (e prevedere maggiore flessibilità in uscita)
La Senatrice Binetti definisce tre strade da seguire per rispondere alle esigenze dei malati, chiarisce le potenzialità del nuovo farmaco e chiede a gran voce l’approvazione della Legge sulle malattie rare e del Piano nazionale
Cgil Cisl e Uil: «Braccia incrociate contro la vergogna di Aris e Aiop. Regione e Asl intervengano sugli accreditamenti»
«Bisogna investire per far diventare permanente la percezione sociale del ruolo dell’infermiere, fatta anche del contenuto etico della professione» afferma la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli. Ecco gli undici impegni degli infermieri per i cittadini
«Ci sono pazienti che vanno bene e poi a un certo punto peggiorano. E questo succede in tutte le fasce d’età. Anche in pazienti sani si possono riscontrare peggioramenti piuttosto improvvisi». Il Direttore dell’Unità operativa complessa di pneumologia del Policlinico San Matteo di Pavia racconta la situazione dell’ospedale a più di un mese di distanza dallo scoppio dell’emergenza sanitaria in Italia
«La carenza di professionisti di cui soffre il paese si è fatta sentire nel peggiore dei modi con l’emergenza COVID-19 per la quale solo nell’immediato e nelle zone a maggior rischio servirebbero almeno 5-6000 infermieri in più da subito»
Gli infermieri: «Un passo avanti importante con qualche ombra, che andrà ben declinato a livello locale». E i medici chiedono di poter contribuire