L’arruolamento nei protocolli di ricerca consente maggiori chance terapeutiche. Gori (ROPI): «Fondamentale aumentare l’informazione per pazienti e professionisti»
Il professor Angelo Accardo, “nanotecnologo” della Delft University of Technology (TU Delft) in Olanda e cervello in fuga, lavora alla creazione di micro-ambienti cellulari ingegnerizzati che tentano di imitare il tessuto cerebrale umano. Tali microstrutture biomimetiche possono portare a importanti sviluppi nel campo delle malattie del neurosviluppo e dei tumori del cervello
La Fondazione, costituita per essere ancora più vicina al progresso medico-scientifico a favore della salute delle persone, opererà in stretta sinergia con l’Università Campus Bio-Medico di Roma nel perseguimento degli obiettivi e nel rispetto dei valori che ne ispirano da sempre l’azione: la Scienza per l’Uomo
Hassan, affetto da epidermolisi bollosa, a sei anni viene sottoposto ad una terapia genica messa a punto dal Professor Michele De Luca del centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari” Unimore di Modena. Nel 2017 inizia il follow up, cinque anni dopo, per il centro di eccellenza emiliano è pronta una nuova sfida che partirà nei primi mesi del 2022
Parole d’ordine: digitale e decentralizzazione. Il virus ha portato la ricerca oltre i propri limiti e ha mostrato quanto veloce si può lavorare e in maniera produttiva
L’obiettivo è rendere le terapie con cellule Car-T sostenibili dal sistema sanitario nazionale e accessibili a tutti
I suoi studi sull’Alzheimer hanno dato un grande contributo per capire i meccanismi della malattia. Oggi la corsa per la presidenza della Regione appoggiata da Pd e M5S: «La sanità torni in mano ai calabresi, ripagheremo i debiti»
Falsini (oculista): «Sono attualmente eleggibili al trattamento i pazienti con difetto del gene RPE65. Ma, grazie ai progressi della scienza, la terapia genica sarà presto utilizzabile anche per le malattie ereditarie della retina causate da una mutazione diversa»
“Sammy-seq”, “base-editing” e farmaci che rallentano la progressione della patologia: ecco le tre scoperte che hanno rivoluzionato il trattamento della progeria, la patologia dell’invecchiamento precoce
Un team di scienziate dell’Università di Pavia, guidato dalla professoressa Livia Visai, ha messo a punto una piattaforma di nanosfere d’oro in grado di colpire solo le cellule tumorali e ridurre in questo modo gli effetti collaterali delle cure chemioterapiche