L’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Kessler spiegano la differenza tra previsione, analisi di scenario e proiezione
Il Direttore scientifico della Società Italiana Malattie infettive: «Parliamo di 45-50 milioni di soggetti vaccinati, circa il 70% della popolazione. Quello con il vaccino è un appuntamento indispensabile, un patto al quale partecipiamo tutti»
L’ultimo monitoraggio rileva un aumento del 108% dei decessi e dell’89% dei nuovi casi. Sul fronte ospedaliero +5.501 ricoveri e +541 in terapia intensiva. Dati ed evidenze scientifiche dimostrano che le misure dei tre Dpcm sono insufficienti e tardive e che i valori di RT sottostimano ampiamente la velocità con cui si diffonde il virus
Il New England Journal of Medicine: «Fin dal 19mo secolo le misure di salute pubblica sono state mal ricevute dalla popolazione»
Venti giorni in ospedale e poi un lungo isolamento all’hotel Michelangelo di Milano, adibito alla quarantena dei malati Covid. «Periodo impegnativo, tanti effetti collaterali e un desiderio: riabbracciare gli amici e mangiare un gelato al parco»
«Il fatto che il virus sia mutato non significa che la malattia sia più lieve. Questo è un virus nuovo, di cui sappiamo ancora pochissimo. Non dobbiamo mollare la presa o i contagi riprenderanno a salire». Facciamo chiarezza con il professor Massimo Ciccozzi del Campus Bio-Medico di Roma
Peperoni (Sumai): «Riattivarsi sulle cronicità e sulla messa in sicurezza degli operatori sanitari». Bartoletti (Fimmg): «Ruolo di sentinella per la medicina generale. Implementare formazione su corretto uso DPI»
La previsione del “giorno zero” per ogni regione basata sui dati delle Protezione Civile. Ma per il professor Lopalco (Igiene Università Pisa): «Dei dati non possiamo fidarci, valutare altri fattori»
“L’Esperto risponde”, un servizio online gratuito curato da HappyAgeing, promuove l’invecchiamento attivo ai tempi del lockdown: «Mangiare in modo sano per non aggravare le patologie esistenti, praticare attività fisica in casa e chiacchierare tutti i giorni con i propri cari, anche se a distanza»
«Per stimare la circolazione del virus in Italia è utile un’indagine campionaria di popolazione con un test anticorpale, ma non sappiamo molto sulla durata o l’efficacia dell’immunizzazione. E senza un test efficace e accurato, c’è il rischio di falsi positivi che darebbero ai soggetti la falsa sensazione di essere protetti». L’intervista al Vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità Paolo Vineis