Lenzi (Health City Institute): «Riscrivere medicina, clinica e patologia mediche pensando alla città come luogo principale di residenza. Prevenzione cardiovascolare fondamentale per ridurre del 25% la mortalità prematura per malattie non trasmissibili, come raccomandato dall’Italian Urban Health Declaration ai Governi dei Paesi del G20»
«Riduce gli effetti collaterali e aumenta l’effetto ipocolesterolemizzante rispetto alla monoterapia. È la risposta più corretta dal punto di vista farmacologico utilizzando meccanismi d’azione diversi e complementari»
Per ridurre il colesterolo LDL bisogna migliorare l’aderenza terapeutica. Franco Pazzucconi (Niguarda): «Già a sei mesi dall’inizio della terapia con statina il 50% dei pazienti abbandona. A 12 mesi siamo al 60%»
The lower the better ma anche The earlier the lower the better. Dobbiamo ridurre anche precocemente i valori di LDL nel paziente a rischio molto alto»
«Ci discostiamo di quasi il 20-30. Siamo sicuramente al di sopra della soglia consigliata dalle attuali linee guida europee»
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«Spesso, i nostri laboratori mettono l’asterisco solo quando i valori di colesterolemia totale sono superiori a 200-240-250 che sono dei concetti vecchi» sottolinea il Direttore del dipartimento medico ASL Torino 3
«I pazienti ad alto rischio devono stare sotto a 70 mg/dl – dichiara a Sanità Informazione – quelli ad altissimo rischio sotto a 55 mg/dl»
«Le indicazioni dei referti di laboratorio fanno riferimento a linee guida molto vecchie, come il famoso 220 o altri valori che non sono più validi»
Oliveti, presidente Enpam, sul Def: «Come il colesterolo, anche il debito pubblico può essere buono o cattivo. Quello destinato alla sanità è debito buono. Emerge un quadro confortante per la sanità pubblica»