Salute 6 Aprile 2022 11:25

Due nuovi farmaci anti-Covid testati con successo su «mini-polmoni»

Uno studio internazionale ha testato con successo su mini-polmoni due nuovi farmaci anti-Covid

Due nuovi farmaci anti-Covid testati con successo su «mini-polmoni»

Continuano ad aumentare le nuove possibili opzioni di trattamento contro l’infezione Covid-19. Uno studio condotto da un team di ricerca italiano dell’Università di Roma Tor Vergata di Roma, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), in collaborazione con l’Università di Toronto e il Renown Health di Reno (USA), ha sviluppato e testato due farmaci potenzialmente efficaci nel prevenire le forme gravi dell’infezione. Si tratta di un anticorpo monoclonale sintetico mirato alla principale arma del virus SarsCoV2, la proteina Spike, e un peptide che agisce contro uno dei co-recettori del virus. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Cell.

Test su «mini-polmoni» mostrano l’efficacia dei due nuovi farmaci

I due nuovi trattamenti sono stati testati su organoidi, «mini-polmoni« creati in laboratorio da cellule staminali non embrionali. Ebbene, entrambi i farmaci si sono rivelati efficienti nell’impedire l’ingresso del virus nel «mini-polmone», dimostrando una diminuzione significativa nella produzione delle citochine e chemochine indotta dall’infezione da Sars-CoV-2. In breve: una buona barriera capace di proteggere dalle forme più gravi dell’infezione, capace di garantire elevata efficienza, specificità e tollerabilità.

Nuovi approcci e nuove scoperte possono rivelarsi un’arma strategica per il futuro

«È importante sottolineare – spiega Giuseppe Novelli, genetista dell’Università Tor Vergata di Roma e coordinatore dello studio – che nonostante lo stato di emergenza sia stato dichiarato concluso, la pandemia è ancora in atto. Il virus circola largamente in svariate parti del mondo, e come abbiamo imparato, più circola, più muta. Dobbiamo predisporci, senza allarmismi ma con valutazioni attente e basate su solide evidenze scientifiche, a considerare possibile, anche in futuro, l’attacco da parte di nuovi agenti virali, siano essi collegati o no a quello attuale. Non dobbiamo abbassare la guardia, e soprattutto non dobbiamo fermare la ricerca in questo campo. Nuove tecnologie, nuovi approcci e nuove scoperte possono aiutare nelle cure e possono rivelarsi un’arma strategica in futuro».

I «mini-polmoni» sono stati infettati con Sars-CoV-2 e le sue varianti

Di solito i virus vengono studiati su colture di cellule animali coltivate su piastra. Questi sistemi, però, non sono buoni modelli dell’infezione da Sars-CoV-2, perché non rappresentano ciò che accade nel corpo. Gli organoidi invece evidenziano meglio ciò che Sars-CoV-2 fa ai polmoni umani, inducendo morte cellulare e la produzione di chemochine e altre citochine, che possono scatenare una massiccia risposta immunitaria che può essere letale. I ricercatori hanno utilizzato organoidi di polmone creati in laboratorio e infettati con Sars-CoV-2 e le sue varianti per studiare gli effetti inibitori di anticorpi monoclonali e peptidi identificati dallo stesso gruppo.

Una migliore comprensione della malattia Covid-19

In particolare, hanno utilizzato un anticorpo tetravalente sintetico, mirato alla proteina spike di Sars-CoV-2 e un peptide, che agisce contro uno dei co-recettori del virus. Questi risultati migliorano la nostra comprensione della patogenesi della malattia Covid-19, evidenziando potenziali trattamenti terapeutici incentrati sulla neutralizzazione del virus in grado di prevenire il caricamento del virus e ridurre l’infiammazione e il danno polmonare. «Lo studio dei virus con gli organoidi – continua Novelli – è ancora una nuova ricerca, ma è considerato un modello entusiasmante per esplorare le interazioni tra cellule umane e virus e la tecnologia potrebbe rendere la risposta alla prossima pandemia molto più veloce. Inoltre, i risultati ottenuti dimostrano che gli organoidi sono un buon sistema per studiare e testare molecole contro le infezioni virali».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
Il Nobel per la Medicina a Svante Paabo, archeologo dell’evoluzione umana
Svante Paabo è il vincitore del premio Nobel per la Medicina 2022. Lo scienziato svedese è stato premiato per i suoi studi sul Dna antico che hanno portato a decifrare per la prima volta il genoma dei Nederthal
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
DL Riaperture, via libera dalla Camera. Cosa cambia per mascherine, isolamento, green pass e obbligo vaccinale
Il provvedimento recepisce la fine dello stato di emergenza. Prorogato lo smart working per i lavoratori fragili. Medici in quiescenza potranno continuare a ricevere incarichi di lavoro autonomo
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.