Salute 2 Agosto 2023 08:27

Braccialetti hi-tech per proteggere la pelle dai raggi UV

Un sensore che può essere personalizzato e indossato, per avvertire quando la radiazione ultravioletta del Sole può essere rischiosa per la salute. Lo stanno mettendo a punto i ricercatori dell’ENEA e dell’Università Sapienza di Roma con l’obiettivo di misurare l’esposizione della pelle alla radiazione solare ed evitare di superare i livelli benefici

Braccialetti hi-tech per proteggere la pelle dai raggi UV

Un sensore che può essere personalizzato e indossato, per avvertire quando la radiazione ultravioletta del Sole può essere rischiosa per la salute. Lo stanno mettendo a punto i ricercatori dell’ENEA e dell’Università Sapienza di Roma con l’obiettivo di misurare l’esposizione della pelle alla radiazione solare ed evitare di superare i livelli benefici di luce ultravioletta che permettono la sintesi della vitamina D per fissare il calcio nelle ossa.

I sensori UV permettono di avere una misura del grado di esposizione

«Negli ultimi anni si sta sviluppando nella comunità scientifica e nella popolazione una consapevolezza sempre maggiore sugli effetti, a breve e lungo termine, dell’eccesso di esposizione alla radiazione UV», spiega Sabina Botti, ricercatrice del Laboratorio ENEA Micro e Nanostrutture per la Fotonica. «La comunità medica riconosce la necessità di consigli personalizzati per l’esposizione al Sole data l’esistenza di diversi fototipi ed è qui che i sensori UV, che permettono di avere una misura del grado di esposizione, entrano in gioco», aggiunge.

Sensori UV danno indicazioni personalizzate in base al tipo di pelle

I sensori sviluppati dai ricercatori, costituiti principalmente di materiale idrogel, sono economici, facili da realizzare e possono essere calibrati sul soggetto destinato ad indossarli: la dose limite, al di là della quale si rileva un danno per la pelle, dipende infatti dalla quantità di melanina che determina la pigmentazione della pelle che varia da soggetto a soggetto. «Sarà possibile sviluppare sensori personalizzati, adatti sia a soggetti dalla pelle bianchissima (fototipi I e II) che a quelli con la carnagione più scura, quindi più resistente alla luce ultravioletta (fototipi dal III in poi)», aggiunge Botti. «Inoltre, sono facilmente integrabili in supporti indossabili (per esempio in un braccialetto) e sono di facile interpretazione ad occhio nudo. Il sensore fornisce, infatti, a chi lo indossa un’allerta sull’esposizione massima ricevuta, basata sullo ’scolorimento’ del materiale con cui è prodotto», conclude Botti.

I sensori sono fatti di materiale idrogel potenzialmente biocompatibili

Il Laboratorio di Ingegneria Chimica e dei Materiali di Sapienza Università di Roma sta realizzando il materiale composito con cui è costituito il sensore, ovvero una matrice idrogel contenente un colorante, il blu di metilene, e nanoparticelle di biossido di titanio. Il Laboratorio ENEA di Micro e nanostrutture per la fotonica si occupa, invece, di produrre le nanoparticelle di biossido di titanio e di studiare la risposta dei sensori alla luce ultravioletta utilizzando tecniche di micro-spettroscopia Raman. Grazie all’elevato contenuto di acqua, le proprietà degli idrogel sono comparabili a quelle dei tessuti biologici, rendendoli potenzialmente biocompatibili e adatti ad altre applicazioni.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Salute, Lilt Firenze: «Ecco le 5 regole per una sana abbronzatura»
La dermatologa Tripo: «Evitare l’esposizione prolungata al sole e, soprattutto, nelle ore più calde tre le 11 e le 16»
«Freddo nemico della pelle, aumenta dermatiti e peggiora acne», i consigli della dermatologa
Nicoletta Bernardini, dermatologa e dirigente medico ospedaliero presso l’ASL di Latina, spiega l'impatto del freddo sulla nostra pelle ed elenca 6 trucchetti pratici per proteggerla
È la pelle la nuova sentinella di inquinamento ambientale
Mezzana (SIMA): «Analizzando la cute di un individuo sarà possibile identificare il grado di inquinamento del luogo in cui vive o ha vissuto. Nessun test invasivo, come la biopsia, ma sensori cutanei in grado di rilevare i parametri della pelle, in profondità e in tempo reale»
Dalla pelle agli occhi, come e perché dobbiamo proteggerci dal sole?
La Fondazione Salmoiraghi & Viganò ha promosso un incontro con lo scopo di diffondere la cultura della salute degli occhi tra i cittadini
Con Health Masterchef School la prevenzione inizia a tavola
Dodici istituti alberghieri si sono misurati nella ideazione di quattro ricette sane e gustose realizzate dallo chef stellato Danilo Di Vuoto nell’ambito di una iniziativa promossa da Ail, Cittadinanza Attiva e ANDeA per insegnare sin da piccoli a prevenire alcune malattie della pelle con una cucina equilibrata
di Federica Bosco
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Diabete: nuove linee guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari

Sono state pubblicate le nuove linee guida per le malattie cardiovascolari nelle persone con diabete. Molti i temi trattati: dalla stratificazione del rischio cardiovascolare allo screening fino alla ...
Salute

Covid: in autunno vaccini «aggiornati», gratuiti per fragili. Siliquini (SItI): «Da circolare del ministero indicazioni chiare»

La Direzione Generale della Prevenzione del ministero della Salute ha diffuso una circolare con tutte le indicazioni per l'avvio della campagna nazionale di vaccinazione anti-Covid-19. «Era pi&u...
Salute

Gli alimenti ultra-processati danneggiano il cuore, +24% di rischio infarto

Due ampi studi presentati al congresso della Società europea di Cardiologia hanno dimostrato che il consumo di alimenti ultra-processati può aumentare il rischio di sviluppare problemi c...