Blockchain, il futuro della sanità 22 Novembre 2018 13:14

Formazione ECM, con la Blockchain certificazione crediti sicura, protetta e trasparente

L’ad di Consulcesi Tech Andrea Tortorella: «Sono necessari nuovi modelli tecnologici per la presa in cura delle persone. Dagli smart contract alla tracciabilità dei farmaci, è la rivoluzione digitale della sanità» 

Il mondo della sanità inizia a mobilitarsi per non perdere il treno della blockchain. A cominciare, è stato l’Istituto Superiore di Sanità, che ha organizzato il convegno “Blockchain in sanità”: medici, ingegneri, tecnici e imprenditori hanno seguito gli interventi degli esperti con curiosità, scoprendo i tanti vantaggi offerti dalla nuova tecnologia. Solo per citarne alcuni, la gestione sicura dei dati dei pazienti, il contributo alla lotta alla contraffazione dei farmaci, la tracciabilità dei dati nell’ambito della ricerca. Ma c’è anche chi propone l’utilizzo della catena dei blocchi per la formazione ECM: consentirebbe di rendere trasparenti, sicure, protette e immodificabili tutte le informazioni legate all’obbligo di aggiornamento continuo di ogni medico.

CLICCA QUI PER ESSERE AGGIORNATO SULLA RIVOLUZIONE BLOCKCHAIN IN SANITA’

 Tra i relatori, è intervenuto anche Andrea Tortorella, CEO di Consulcesi Tech: «La storia del gruppo Consulcesi nel mondo della sanità è ormai pluriventennale. Da un paio di anni, lo spin off Consulcesi Tech, che si occupa di nuove tecnologie, si interessa anche alla Blockchain, declinandola in tutti i suoi aspetti, sanitari e non».

LEGGI ANCHE: BLOCKCHAIN, IL LIBRO “CRIPTO-SVELATE” SPIEGA LA RIVOLUZIONE CHE COINVOLGERÀ ANCHE LA SANITÀ

«L’Italia – prosegue Tortorella – ha il dovere di essere capofila di questa rivoluzione tecnologica, perché il nostro Sistema Sanitario Nazionale è costantemente sotto pressione anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. Sono quindi necessari nuovi modelli tecnologici per la presa in cura delle persone».

E la Blockchain potrebbe esserne la punta di diamante: «Grazie a questa tecnologia – spiega Andrea Tortorella – si potrà verificare l’identità digitale del paziente, tenere traccia della cronologia delle prescrizioni mediche, delle somministrazioni di farmaci e della relativa assunzione delle terapie. Attraverso gli smart contract, ad esempio l’intero panorama dei dispositivi sanitari indossabili potrebbe compiere un salto di qualità dal punto di vista della protezione dei dati prodotti ad oggi inimmaginabile. A breve, inoltre, convalidare l’identità dei fornitori sanitari e dei farmaci, contrastando così frodi e contraffazioni, sarà una possibilità concreta».

Trattandosi di una tecnologia nuova, tuttavia, è necessario formare nuove figure che sappiano gestire la blockchain, ed è proprio questo uno degli obiettivi che Consulcesi Tech si è posta. Tra le tante iniziative intraprese, c’è infatti un master in “Blockchain ed Economia delle criptovalute”, organizzato insieme alla Link Campus University di Roma: «Sarà lanciato a breve – conclude Tortorella – e fornirà quelle capacità trasversali che sono necessarie per applicare al meglio questa tecnologia nuovissima e pervasiva».

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...