Salute 12 Luglio 2018 12:22

Adolescenti e disturbi alimentari, Busato Barbaglio (psicoanalista): «Quando lo sguardo dell’altro è uno specchio deforme»

«Appare come una patologia dell’alimentazione, ma può essere una ricerca di identità». Carla Busato Barbaglio, della Società Psicoanalitica Italiana, analizza l’impatto che le immagini di bellezza e perfezione possono avere sulla crescita individuale

di Isabella Faggiano

Dalle emoticons, piccole faccine espressive che sostituiscono intere frasi negli sms, alle foto postate su Instagram e  Facebook, per raccontare cosa stiamo facendo o pensando. Nell’era 2.0 sono le immagini a comunicare, più delle parole. Ma cosa accade a giovani e adolescenti quando queste immagini che bombardano la loro vita quotidiana veicolano soprattutto messaggi di perfezione e bellezza?

«C’è un prezzo altissimo da pagare. Influenzano il loro sviluppo psichico». A rispondere è Carla Busato Barbaglio, psicoanalista didattica della Società Psicoanalitica Italiana. Per lei è soprattutto il gentil sesso ad avere la peggio: «Come dice  Rossana Rossanda (giornalista e scrittrice italiana, ndr)  la donna vive con uno specchio piazzato costantemente davanti a sé. Vive con lo sguardo dell’altro puntato, occhi che diventano la sua unità di misura. Troppo bassa o troppo alta, non sufficientemente magra, esageratamente grassa. Meglio bionda o bruna. Questo specchio, per una ragazzina che si affaccia alla vita, alla crescita, si trasforma in un grosso peso da portare sulle spalle».

Perché queste immagini influenzano soprattutto le adolescenti?

«Questa fase della vita femminile è molto delicata: le giovani cominciano ad affacciarsi al mondo e, mentre lo fanno, percepiscono i cambiamenti del proprio corpo, movimenti ormonali, chimici, fisici. Quando appaiono le prime forme su una figura che non è più quella di una bambina lo sguardo che viene dalla società, dall’altro, può trasformarsi in una persecuzione».

LEGGI ANCHE: DISTURBI ALIMENTARI, IN ITALIA 3MILA VITTIME L’ANNO. PARLA LO PSICHIATRA LUCIO RINALDI: «COLPA DELLA SOLITUDINE E DELLA MANCANZA DI AUTOSTIMA»

E se l’adolescente percepisce la sua immagine nello specchio come un riflesso disarmonico?

«Possono insorgere dei disturbi – ha spiegato la psicoanalista -. Ma è necessario distinguere tra i disturbi alimentari di minore gravità e le anoressie vere e proprie. I primi possono essere anche conseguenza di un particolare momento della vita. Una ragazza, ad esempio, può decidere di cominciare una dieta con le amiche, per rispondere a determinati canoni di bellezza, e poi ritrovarsi a fare i conti con una realtà interiore molto più intricata. Una situazione tipica dell’adolescenza, periodo della vita in cui si costruisce l’identità personale. I disturbi alimentari che possono innescarsi in un contesto simile, di solito, non nascondono nulla di più grave. Al contrario, invece, dietro una patologia come l’anoressia ci possono essere elementi psicopatologici, disagi economici, sociali, abusi, trascuratezze. E qui le immagini di perfezione veicolate dai social c’entrano poco o nulla».

Come uscirne?

«È molto importante nelle condizioni più gravi lavorare in rete. A volte, casi estremi possono richiedere anche dei ricoveri. Nelle situazioni più lievi, invece, il tutto può risolversi anche con una psicoanalisi. Ciò che appare come un disturbo del comportamento alimentare può in realtà essere una ricerca di identità. Allora non resterà che guidare la giovane alla scoperta di sé. Affronterà nuove relazioni, nuovi affetti. E in questo mondo appena conosciuto troverà, pian piano, anche il posto che preferisce».

LEGGI ANCHE: TRAUMI INFANTILI E DISTURBI ALIMENTARI, IL LEGAME C’È. L’INTERVISTA ALLO PSICHIATRA

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

Articoli correlati
Scandalo ginnastica ritmica, il monito dei medici: «Non sottovalutare i rischi della triade dell’atleta»
Gli specialisti di Medicina dello sport dell'Auxologico Irccs invitano genitori e tecnici a non sottovalutare magrezza, amenorrea e osteoporosi che possono creare danni immediati e a lungo termine oltre ai traumi psicologici che possono provocare anoressia e bulimia
Anoressia giovanile, Castelnuovo (Cattolica): «Fenomeno peggiorato con pandemia. Si parte anche dai 10-11 anni»
Intervista a Gianluca Castelnuovo, professore ordinario di Psicologia clinica Università Cattolica Milano: «Risultati evidenti con psicoterapia breve strategica»
Disturbi alimentari, cosa dire (e cosa no) ad una persona anoressica
Come approcciarsi chi soffre di disturbi alimentari? Ne abbiamo parlato con Elisa Valteroni, specialista in psicoterapia breve strategica
Body shaming e magrezza patologica: formazione e consapevolezza per contrastare i nuovi fenomeni social
Consulcesi lancia il nuovo corso per camici bianchi sui Disturbi del comportamento alimentare
Disturbi alimentari, in pandemia boom di ortoressia e binge eating disorder
Non solo anoressia e bulimia. Balestrieri (Sinpf): «Il rapporto distorto col cibo necessita sempre di cure adeguate»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...