Salute 20 Marzo 2018 14:07

Disturbi alimentari, in Italia 3mila vittime l’anno. Parla lo psichiatra Lucio Rinaldi: «Colpa della solitudine e della mancanza di autostima»

«Il 95% di pazienti sono donne, occorre dialogo e prevenzione». L’analisi di Lucio Rinaldi, responsabile UOS Day Hospital di Psichiatria del Policlinico Gemelli di Roma

di Isabella Faggiano

Hanno dei corpi magrissimi, ma quando si guardano allo specchio la propria immagine non è mai abbastanza snella. La visione di sé è distorta: c’è sempre qualche chilo ancora da perdere. E così la dieta continua, fino a diventare un digiuno. Una privazione di cibo letale. Ogni anno, in Italia, tremila persone perdono la vita a causa dell’anoressia nervosa.

Ma è soltanto una delle tante facce dei Disturbi del comportamento alimentare. «Ne soffrono più di 3 milioni e mezzo di italiani – ha spiegato Lucio Rinaldi, responsabile UOS Day Hospital di Psichiatria del Policlinico Gemelli di Roma – ogni anno si registrano 8.500 nuovi casi. Ad ammalarsi sono soprattutto le donne, con un’incidenza del 95%».

LEGGI ANCHE: DALL’ANORESSIA ALL’ARFID, I DISTURBI ALIMENTARI SI COMBATTONO CON DIAGNOSI PRECOCE

Dottor Rinaldi, ci sono delle fasce di età più a rischio?

«Anoressia e bulimia hanno un esordio prevalentemente adolescenziale. Altri disturbi,  come ad esempio il Binge-Eating (detto anche Bed – acronimo dell’inglese Binge Eating Disorder, ndr) caratterizzato da abbuffate che ricorrono ciclicamente, possono avere una comparsa più tardiva».

Queste diverse forme hanno degli elementi comuni?

«L’anomalo rapporto con il cibo, la preoccupazione per la forma del fisico, una distorta percezione dell’immagine corporea. Tutti fattori che comportano una riduzione dell’autostima, con conseguenze sull’umore e sulla qualità della vita, non solo dell’individuo ma di tutte le persone che gli sono accanto. La famiglia è spesso coinvolta anche nella genesi del disturbo».

LEGGI ANCHE: MANICHINI TROPPO MAGRI IN VETRINA: CONTRIBUISCONO A DISTURBI ALIMENTARI. LO SOSTIENE UNA RICERCA BRITANNICA

Sta dicendo che esiste una responsabilità familiare, sociale?

«La solitudine influenza la costruzione dell’identità dell’individuo fin dalle prime fasi della sua esistenza. Le ricerche attuali inducono a credere che già il feto sia capace di attivare dei meccanismi di autoregolazione, in assenza di un adeguato contatto con la propria madre. E i meccanismi di autoregolazione degli esseri umani sono principalmente collegati proprio al cibo e al corpo. Un bambino lasciato solo comincia a mangiare di più. Così come un adolescente che non condivide le proprie emozioni con gli altri, potrebbe trovare rifugio in un rapporto non sano con il cibo, nella direzione della restrizione o dell’eccesso. L’alimentazione accompagna l’individuo lungo l’intero arco della sua esistenza: dai primi momenti della vita endouterina, all’allattamento, passando per l’infanzia e l’adolescenza, fino all’età adulta e alle ultime fasi della vita. Anche un anziano lasciato solo può trovare consolazione nel cibo, oppure nel suo totale rifiuto».

Qual è il primo passo da compiere verso la guarigione?

«Siamo di fronte ad un problema complesso, di non facile soluzione. Spesso è necessario un intervento multidisciplinare, un lavoro congiunto di medici, psichiatri e psicoterapeuti. Ma la prevenzione è, come sempre, l’arma migliore. Per prevenire i Disturbi del comportamento alimentare è necessario il dialogo. I potenziali pazienti sono spesso chiusi in se stessi, incapaci di parlare dei propri problemi. Si sentono troppo diversi dagli altri. Ecco, il primo passo è questo: abbattere ogni percezione di diversità».

 

SEGUICI ANCHE SU FACEBOOK <— CLICCA QUI

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.