Professioni Sanitarie 13 Settembre 2022 12:49

Terapisti delle neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: più di 8 su 10 trovano lavoro subito dopo la laurea

Bonifacio (CDN): «Se è vero che chi si laurea in questo ambito trova facilmente un impiego è altrettanto vero che questo nella maggior parte dei casi non è né stabile, né rispondente alle aspettative del professionista sanitario. Si tratta di contratti a tempo determinato o collaborazioni libero professionali in ambito privato. Nel SSN c’è solo un terpista ogni 165 mila pazienti»

Il terapista delle neuro e psicomotricità dell’età evolutiva è la seconda professione sanitaria, dopo gli infermieri, per tasso di occupazione nel post laurea: l’83,3% trova lavoro immediatamente, tra gli infermieri la percentuale è di 84,8 (dati del XXIV Report Consorzio interuniversitario di AlmaLaurea Bologna). «È una professione che attrae moltissimo gli studenti poiché offre una formazione ad alta specializzazione – spiega Andrea Bonifacio, presidente della Commissione d’Albo Nazionale dei Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva -. È una figura unica in Europa e, come tale, fa emergere quanto l’Italia sia all’avanguardia nell’ambito della riabilitazione».

Figura unica in Europa

Grazie alla ricerca scientifica ed agli investimenti nelle nuove tecnologie questo primato non solo viene mantenuto negli anni, ma è in continua evoluzione e miglioramento. «I terapisti della neuro e psicomotrictà dell’età evolutiva, oltre ad essere attivi nell’ambito della riabilitazione, sono sempre più impegnati anche nella ricerca specialistica in neuroriabilitazione», aggiunge Bonifacio. Durante la pandemia, poi, c’è stata una forte e repentina espansione della teleriabilitazione. «Abbiamo incrementato l’utilizzo di tutti quei supporti tecnologici che ci permettono di intervenire anche a distanza – spiega il presidente della Commissione d’Albo Nazionale dei Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva -. Tecnologie utili non sono durante i lockdown che si sono susseguiti in questi oltre due anni di pandemia, ma anche per far fronte alle lunghe liste di attesa».

Il parent trainig

Molti terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva si sono formati, e continuano ad aggiornarsi, per offrire degli interventi a distanza, mediati dai genitori, laddove i tempi di attesa per essere inseriti in un percorso in convezione con il Sistema Sanitario Nazionale siano troppo lunghi. «Con il parent trainig, ovvero un intervento psicoeducativo che ha l’obiettivo di coinvolgere i genitori nel programma riabilitativo e terapeutico intrapreso dai figli, si riesce a sopperire, almeno in parte a questa carenza. Ma ovviamente non può essere considerata “la soluzione”».

Aumentare la presenza nel SSN

Il problema delle liste di attesa va risolto alla radice aumentando numericamente i Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva attivi nel SSN. «Se è vero che chi si laurea in questo ambito trova facilmente un impiego è altrettanto vero che questo nella maggior parte dei casi non è né stabile, né rispondente alle aspettative del professionista sanitario. Si tratta di contratti a tempo determinato, collaborazioni libero-professionali per lo più in ambito privato. Nel SSN, stando agli ultimi dati, c’è un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva ogni 165 pazienti, con percentuali anche peggiori in alcune zone d’Italia. Questo si ripercuote sulle liste di attesa: attualmente la media è di due anni, un tempo troppo lungo per i piccoli pazienti. In un bambino di un anno, o che ha solo pochi mesi di vita, ritardare l’intervento riabilitativo pure di un unico mese può anche comprometterne l’esito finale del trattamento. Per questo non c’è mai tempo da perdere – conclude Bonifacio -. Prima si interviene e meglio è».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Giornata malattie rare, l’approccio multiprofessionale della FNO TSRM PSTRP a sostegno dei pazienti
Tra le varie iniziative in cantiere sul tema delle malattie rare la FNO TSRM PSTRP ha in programma per il prossimo 29 giugno un evento formativo in occasione della Giornata mondiale della Sclerodermia
Professioni Sanitarie, Ordine TSRM PSTRP di Milano lancia corso per costruire la dirigenza del futuro
L'Ordine di Milano ha inaugurato un corso sul management delle professioni sanitarie. «Capacità di osservazione, curiosità e spirito di iniziativa sono le fondamenta su cui costruire la Dirigenza del futuro» ha spiegato il presidente Diego Catania
Ordine TSRM PSTRP Roma, gli obiettivi della Lista “Sinergia”
Al centro del progetto «una rappresentanza politica delle professioni sul territorio, tale da costituire una presenza attiva e costante in tutti i contesti comunali». Le elezioni si svolgeranno il 16, 17, 18 e 19 dicembre
Simulazione in formazione, ecco come la realtà virtuale prepara i farmacisti ad affrontare le sfide reali
Dalla “clean room” alla ricerca clinica, fino a capitolati di gara e interazione con il paziente, Zanon (SIFO): «La figura del farmacista è poliedrica e, per questo, anche la sua formazione, compresa quella post laurea, deve essere altrettanto variegata. L’utilizzo della simulazione ha segnato un punto di svolta importante nei processi formativi»
UNID, Luperini nuovo presidente. Dai Quaderni dell’Igienista dentale al Progetto Grazia, le iniziative in corso
Maurizio Luperini sostituisce Domenico Tomassi, alla guida per tre anni. «Vogliamo dedicarci alla formazione, avremo una sessione ad hoc dedicata a ricerca e sviluppo»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...