Lavoro 21 Gennaio 2022 16:29

Alla scoperta della Casa di Comunità Rugabella, la prima inaugurata in Lombardia

Venti giorni dopo il taglio del nastro la struttura che rivoluziona la sanità territoriale è in rodaggio: attesi per fine gennaio i 5 medici di medicina generale e i 30 specialisti che lavoreranno in sinergia per rispondere ai bisogni dei cittadini. Tra le novità il Pua (Punto unico di accesso) e lo sportello Psicosociale per bambini e adolescenti

A venti giorni dall’inaugurazione, la prima casa di comunità di Milano, delle 24 previste in città, (65 nell’area metropolitana e 218 in tutta la regione), è in fase di rodaggio. Localizzata in Rugabella 4, la struttura, che sviluppa la sua attività su 4 piani, segna l’avvio della riforma sanitaria messa in atto da Regione Lombardia con i fondi del PNRR. L’obiettivo è quello di ridurre la centralità degli ospedali e riportare la sanità sul territorio, garantendo visite, prestazioni e servizi in ogni zona della città attraverso piccole strutture che mettano insieme più professionisti e specialità. «Intercettare i bisogni dei cittadini trasformandoli in presa in carico è la mission di questo modello di realtà sociosanitaria territoriale di ultima generazione» spiega Barbara Mangiacavalli, direttore dell’ASST Nord Milano, mentre ci apre le porte della struttura ancora in fase di allestimento nei piani alti.

Un punto unico d’accesso per intercettare i bisogni dell’utenza

Tra le novità il PUA punto unico di accesso. Ad accogliere i cittadini, ci sono infermieri specializzati e personale sanitario qualificato in grado di intercettare il bisogno dell’utenza e di indirizzarla verso il servizio più consono. «In questo territorio che copre un bacino di 50 mila abitanti – racconta il personale addetto all’accoglienza- oggi a richiedere servizi sono per lo più over 65 con patologie croniche». Anche le donne in gravidanza, neomamme o famiglie con soggetti fragili e giovani con problemi legati all’età evolutiva qui trovano ascolto e risposte. «La peculiarità è dare un servizio articolato e integrato tra medici di medicina generale e specialisti secondo le indicazioni ministeriali e regionali– puntualizza il direttore -. Visite specialistiche, percorsi protetti, fino all’assistenza per partecipare ad alcuni bandi regionali per avere accesso alle misure di tutela previste, sono all’ordine del giorno».

50 professionisti disponibili 7 giorni su 7

Nella Casa di comunità di via Rugabella aperta 7 giorni su 7, al primo piano lavoreranno 5 medici di medicina generale, 8 infermieri, 2 operatori sociosanitari oltre a medici di comunità e pediatri di libera scelta. «Sono le figure chiave dell’assistenza sociosanitaria – puntualizza il direttore mentre mostra lo scheletro di quello che, con porte e vetrate, diventerà il loro quartier generale -. Qui si sta allestendo la sala riunioni per le valutazioni multidisciplinari in modo da concertare gli interventi sociosanitari e di prossimità tali per cui non debba essere il cittadino, ma la struttura, a costruire il percorso di cura».

Sinergia tra medici di medicina generale e specialisti

Il secondo piano è riservato alla medicina specialistica con 20 ambulatori, 15 specialità garantite e a rotazione 30 professionisti. «Le indicazioni per le attivazioni delle case di comunità sono di prevedere dei nuclei di attività specialistica: oncologico, endocrinologico, riabilitativo fisiatrico, internistico, forti della logica di creare un collegamento virtuoso tra gli specialisti e i medici di medicina generale». Un obiettivo che ha anche l’ambizione e la volontà di abbattere i tempi lunghi delle liste di attesa. «Non sarà facile- lascia intendere Barbara Mangiacavalli – ma almeno per i pazienti cronici l’iter dovrebbe essere più snello e veloce. Purtroppo, invece per altre realtà, come l’oculistica le liste d’attesa sono lunghe ovunque e non riusciremo a fare molto nel breve periodo per migliorare la situazione».

Tra i servizi innovativi lo Sportello Psicosociale per bambini e adolescenti

Si sale ancora di un piano per trovare i servizi innovativi dedicati ai minori e agli adolescenti. «Al terzo piano gli spazi saranno dedicati ad alcuni progetti che avranno come destinatari i neonati, i bambini e i giovani – aggiunge Barbara Mangiacavalli – tra le novità lo sportello psicosociale per minori e giovani che si occuperà dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), del comportamento alimentare (anoressia e bulimia) ma anche di bullismo e cyberbullismo». Completano il quadro il servizio odontoiatrico e oculistico e l’hub vaccinale trasferito in via Rugabella da via Statuto.

Infermieri: si punta ad un incremento. MMG: la carenza c’è ma in periferia

Una macchina che sarà a regime tra circa un mese dovrà fare i conti ancora una volta con la carenza di personale che, nonostante la riforma lombarda e le tante novità pensate per migliorare l’assistenza sociosanitaria dei cittadini, resta uno dei nodi da sciogliere. «Riusciamo ad avere il numero minimo di personale che serve per attivare la casa di comunità – ammette il direttore dell’ASST Nord Milano -. Per gli infermieri, che sono dipendenti dell’ASST, secondo il decreto rilancio, su indicazioni di Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari), Stato Regioni e Ministero, si va verso un incremento del numero. Se passa il provvedimento, sarà da costruire il percorso di reclutamento, che per ora non c’è; per quanto riguarda i medici di medicina generale, invece, questa è una zona privilegiata, siamo in centro a MIlano, un’area metropolitana dove il problema non è molto avvertito. La carenza dei MMG invece è percepita in misura maggiore in periferia»

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Ecco perché (quasi) nessuno vuole fare l’infermiere. L’allarme di Mangiacavalli (FNOPI)
A Sanità Informazione l’analisi di Barbara Mangiacavalli: «La nostra professione rischia di essere poco appetibile: percepiamo gli stipendi più bassi d’Europa, senza incentivi, né stimoli di carriera. I nostri ospedali saranno sempre più affollati da infermieri stranieri, le cui competenze non sono sottoposte a controllo»
Congresso FNOPI, Speranza: «Gli infermieri fulcro di case e ospedali di comunità»
A Roma l’ultima tappa del 2021 del secondo Congresso FNOPI. La presidente Mangiacavalli sugli obiettivi della sanità del futuro: «Integrazione multiprofessionale, recupero di prestazioni e interventi “persi” in pandemia, aumento del personale infermieristico»
Fnopi, Barbara Mangicavalli confermata presidente fino al 2024
Confermata presidente Fnopi per il quadriennio 21-24 Barbara Mangiacavalli. Vicepresidente Cosimo Cicia. Rinnovate le Commissioni d'Albo di infermieri e infermieri pediatrici
Giornata personale sanitario, Mangiacavalli (Fnopi): «Infermieri a volte unico legame tra pazienti e malati»
In occasione della Giornata dedicata al personale sanitario, assistenziale e volontario, anche Fnopi ricorda le tante perdite subite tra le fila degli infermieri. La presidente: «Ricordare che noi ci siamo sempre stati, prendendoci cura dei nostri assistiti»
Anziani e RSA, appello di FNOPI per riforma urgente e condivisa: «Servono almeno 29.700 professionisti»
Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione delle professioni infermieristiche, sottolinea la volontà degli infermieri, che già si occupano in prima linea dei fragili e degli anziani, di essere parte attiva nel cambiamento che il nuovo modello di sanità che si sta via via disegnando richiede
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.