Salute 11 Giugno 2020 12:41

Speranza in Aula: «Misure hanno funzionato, ora chiudere stagione tagli in sanità. In America situazione preoccupante»

Il ministro della Salute ai deputati: «Virus c’è ancora, circola tramite asintomatici e crea focolai attivi. In 5 mesi speso più in sanità che negli ultimi 5 anni. Con Paesi Ue l’Italia sta facendo sì che tutti abbiano accesso al vaccino»

Speranza in Aula: «Misure hanno funzionato, ora chiudere stagione tagli in sanità. In America situazione preoccupante»

«Le misure adottate sono state sempre accompagnate da scelte difficilissime. Insieme ai sacrifici straordinari di milioni di italiane e di italiani, ci hanno permesso di piegare la curva del contagio. Non dobbiamo dimenticarlo mai. È con le misure che Governo e Regioni hanno adottato che abbiamo salvato la vita a migliaia di persone, abbiamo alleggerito il peso insostenibile che arrivava sui nostri presidi sanitari e abbiamo sviluppato, giorno dopo giorno, le condizioni perché l’Italia potesse finalmente ripartire». È iniziato così l’intervento del ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera sulle misure di contenimento per evitare la diffusione del virus Covid-19.

«Serve un confronto a tutto campo – ha proseguito – a partire dalle forze politiche presenti in Parlamento, con le tantissime preziose energie delle professioni sanitarie, del mondo scientifico, delle università, del volontariato e dell’associazionismo. Una forte sinergia istituzionale e sociale è la bussola che può consentirci di attraversare la terribile tempesta che, passo dopo passo, stiamo cercando di mettere alle nostre spalle». Poi il Ministro ha elencato una serie di raccomandazioni per il mondo politico sul futuro della Sanità. «Chiudere definitivamente la stagione dei tagli – ha affermato –. Ogni euro speso per la salute è un investimento per il futuro del nostro Paese. In 5 mesi abbiamo investito più risorse degli ultimi 5 anni. Ma per me è solo l’inizio. Serviranno molte altre risorse, provenienti da tutti i livelli».

In primis, il recupero delle attività ordinarie a pieno regime, dopo la sospensione dovuta al virus, «che ora non sono più rinviabili», ha sottolineato. «Saranno indispensabili le riforme – ha aggiunto Speranza –. Dobbiamo avere il coraggio di cambiare e adattare il nostro Servizio sanitario nazionale al tempo nuovo che viviamo. I mesi del Covid hanno dimostrato alcune debolezze del sistema su cui dobbiamo intervenire con coraggio. Abbiamo iniziato a farlo con il Decreto Rilancio che ha stanziato 3 miliardi e 250 milioni di euro, una cifra senza precedenti che consentirà di immettere nuova linfa nella sanità pubblica del nostro Paese».

LEGGI ANCHE SPERANZA: «AL LAVORO CON PROFESSIONI SANITARIE E SOCIOSANITARIE PER FUTURO SSN»

Rafforzare la sanità territoriale, puntare sulla ricerca e migliorare le politiche sul personale sono le tre principali linee guida che il ministro ha esposto all’Aula. «Voglio fare un solo esempio – ha chiarito – che però a me sembra molto significativo: per 15 anni in Italia è stata vigente una legge che ha bloccato la spesa annuale per il personale sanitario alla cifra del 2004 meno 1,4%. Una norma, anzi una camicia di forza, frutto della stagione dei tagli e dell’austerità che vista con gli occhi di questi mesi appare figlia di un tempo che non c’è più, lontano anni luce dall’oggi. Basti pensare che solo in queste poche settimane le Regioni hanno assunto, con finanziamento centrale, 25.947 persone nel Ssn».

Sulla possibilità di una seconda ondata nei mesi autunnali Speranza ha invitato alla cautela. «Non dobbiamo mai dare dichiarazioni contraddittorie ai cittadini – ha ingiunto –. Una seconda ondata o una recrudescenza è possibile. L’epidemia non è conclusa, ci sono ancora focolai attivi, il virus continua a circolare. Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto». La battaglia va nella direzione giusta: «C’è una costante, aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero o prossime allo zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto la soglia di 1. Sono dati oggettivamente incoraggianti che però continuano a rappresentare solo una parte della realtà».

LEGGI ANCHE INDAGINE SIEROPREVALENZA, SPERANZA ALLA CROCE ROSSA: «CONOSCERE EPIDEMIA E’ IMPORTANTE PER AFFRONTARLA E VINCERLA»

Dalle ricerche degli esperti continua ad emergere l’evidenza di alcuni focolai ancora attivi e la circolazione del virus tramite asintomatici. «Per questo è ancora indispensabile il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, l’igiene personale, evitare gli assembramenti, restare a casa e avvisare il medico immediatamente ai primi sintomi – ha ricordato Speranza -. Per questo bisogna continuare a rispettare rigorosamente le misure di quarantena. Per questo non bisogna abbassare la guardia nel rispetto dei protocolli di sicurezza definiti per la riapertura delle attività produttive, commerciali, e le altre attività autorizzate. Per questo bisogna continuare le attività di screening e contact tracing, anche con le nuove tecnologie e con l’analisi sierologica in corso».

In attesa del vaccino. «L’Italia in queste settimane è stata protagonista di una forte iniziativa in Europa – ha specificato il ministro –. Insieme ai miei colleghi di Germania, Francia ed Olanda abbiamo costruito un’alleanza di testa che guiderà l’approvvigionamento del vaccino per tutti i Paesi Europei. L’Unione deve essere in grado di garantire, attraverso un processo equo e trasparente, che tutti possano avere accesso al vaccino».

LEGGI ANCHE RSA E COVID-19, LE 3 DIVERSE STRATEGIE ADOTTATE DALLE REGIONI ITALIANE

Infine, un riferimento alla riapertura totale degli spostamenti, sia per zone Schengen che non, che dovrà attendere ancora. «La mia opinione – ha concluso Speranza – è che il quadro epidemiologico mondiale non offra ancora sufficienti garanzie per una apertura senza regole prudenziali già dal 15 giugno. I dati che arrivano da molte aree del mondo, in particolare dalle Americhe e dall’Oriente, segnalano una crescita preoccupante del contagio che non possiamo permetterci di sottovalutare. In Europa le cose vanno meglio. Ma il quadro globale è ancora molto complesso».

 

ANELLI (FNOMCEO): «MEDICI PRONTI A STAGIONE DELLE RIFORME»

«Abbiamo apprezzato le dichiarazioni del Ministro della salute Roberto Speranza che si è speso per rifinanziare in maniera considerevole il nostro servizio sanitario nazionale e, prima al Senato e poi alla Camera, ha richiamato tutti alla responsabilità per avviare, insieme e in sinergia, una stagione delle riforme. È quello che noi avevamo chiesto più volte al Governo e che, oggi, diventa finalmente possibile». Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), Filippo Anelli.

«I medici ci sono. E allora, cominciamo a discutere: quali riforme vogliamo? – si chiede Anelli -. Pensiamo che i professionisti debbano tornare ad avere un ruolo nella governance del sistema. Sono i professionisti quelli che hanno le competenze, le conoscenze e quelli che possono orientare le scelte che un’amministrazione, una Asl una azienda sanitaria possono avviare. Certo, avremo bisogno sempre di manager per gestire i sistemi organizzativi. Ma, accanto a questo, c’è bisogno anche di riscoprire lo spirito della legge 833, che ha istituito il Nostro Servizio Sanitario Nazionale: la partecipazione dei cittadini alle scelte che riguardano la loro salute».

«Infine, il ruolo del Ministero della Salute – conclude -. Credo che le disuguaglianze costituiscano l’evidenza, così come la gestione del Covid ha dimostrato, di una grande differenza tra Regioni, difficile da gestire a livello centrale senza una vera e propria riforma. Abbiamo la necessità di dare più forza al Governo centrale, al Ministero, che attraverso interventi precisi possono ridurre le disuguaglianze in questo Paese. Disuguaglianze che il modello regionale non ha saputo in questi ultimi vent’anni colmare».

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

Articoli correlati
Covid: 3 o più dosi di vaccino in gravidanza aumentano la protezione dei neonati
Le donne in gravidanza che ricevono tre o più dosi di vaccino anti-Covid durante la gestazione presentano un livello di anticorpi specifici contro l’infezione nel cordone ombelicale di circa dieci volte più alto rispetto a quanto riscontrato nelle madri che hanno effettuato meno richiami. E questo offre una maggiore protezione ai nascituri. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Washington a Seattle
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Morbillo: mappato il percorso del virus nel cervello
Per la prima volta è stata realizzata una sorta di mappa della diffusione del virus del morbillo nel cervello sulla base dei dati di un paziente colpito da una rara e letale malattia cerebrale, chiaara panencefalite sclerosante subacuta (SSPE). A realizzare l'impresa sono stati i ricercatori della Mayo Clinic in uno studio pubblicato su PLOS Pathogens
Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo
Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha valutato l'efficacia del vaccino vivo contro l'herpes zoster, che è risultata massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione ed è diminuita in modo sostanziale nel tempo
Covid: efficacia del vaccino sottovalutata, studio rivela «falla» in trial clinici
L'efficacia del vaccino anti-Covid potrebbe esser stata sottovalutata. A fare luce su una nuova «falla» è stato uno studio condotto da un team di scienziati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e dell’Università di Salerno
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...