Salute 15 Novembre 2023 10:30

Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo

Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha valutato l’efficacia del vaccino vivo contro l’herpes zoster, che è risultata massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione ed è diminuita in modo sostanziale nel tempo

Herpes zoster: l’efficacia del vaccino diminuisce nel tempo

L’efficacia del vaccino vivo contro herpes zoster è massima per i primi 12 mesi dalla vaccinazione e diminuisce in modo sostanziale nel tempo. Nonostante questo, il vaccino fornisce comunque un certo livello di protezione fino ai 10 anni successivi, anche nei pazienti con un sistema immunitario indebolito. Queste sono le conclusioni di uno studio pubblicato sul British Medical Journal, che offrono indicazioni utili per un eventuale aggiornamento dei piani di immunizzazione.

L’herpes zoster può causare gravi e dolorose complicanze

L’herpes zoster, responsabile del cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio, si manifesta con un’eruzione cutanea dolorosa causata dalla riattivazione del virus della varicella. Le complicazioni della malattia possono essere gravi, in particolare in presenza di infezioni oculari che comportano un rischio di cecità qualora non siano trattate. Settimane o mesi dopo la guarigione dell’eruzione, può insorgere uno stato doloroso cronico. Nel 20% dei malati oltre i 65 anni, questo stato permane per più di 3 mesi, la cosiddetta nevralgia post-zosteriana. Contro questa infezione sono disponibili due formulazioni: il vaccino vivo attenuato, che richiede una sola dose; e il vaccino ricombinante adiuvato che prevede due dosi somministrate preferibilmente a distanza di due mesi.

Oltre 50 milioni di persone nel mondo hanno ricevuto il vaccino vivo contro l’herpes zoster

Il vaccino contro l’herpes zoster vivo è stato il primo ad essere stato sviluppato e già oltre 50 milioni di persone lo hanno ricevuto in tutto il mondo. Tuttavia, mancano stime dell’efficacia a lungo termine basate su dati reali. Per risolvere questo problema, i ricercatori hanno utilizzato i dati di una grande azienda sanitaria statunitense, la Kaiser Permanente Northern California, per determinare l’efficacia a lungo termine del vaccino zoster vivo contro l’infezione, il ricovero in ospedale per herpes zoster, la nevralgia posterpetica, ossia il dolore persistente nell’area dell’eruzione cutanea e l’herpes zoster oftalmico, ovvero l’eruzione cutanea all’interno o intorno all’occhio. I risultati si basano sui dati relativi a poco più di 1,5 milioni di adulti di età pari o superiore a 50 anni che avevano diritto al vaccino vivo contro lo zoster. Di questi, 507.444, circa il 34%, sono stati vaccinati durante il periodo di studio, dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2018.

Nel secondo anno l’efficacia del vaccino si dimezza e dopo 10 anni arriva al 15%

Tra i 75.135 casi di herpes zoster, 4.982, circa il 7%, hanno sviluppato nevralgia posterpetica, 4.439, circa il 6%, hanno avuto un herpes zoster oftalmico e 556, circa lo 0,7%, sono stati ricoverati in ospedale per herpes zoster. L’analisi dei ricercatori ha mostrato che l’efficacia del vaccino, al primo anno, è stata del 67% contro l’infezione, dell’83% contro la nevralgia posterpetica, del 71% contro l’herpes zoster oftalmico e del 90% contro il ricovero in ospedale. L’efficacia del vaccino è diminuita al 50% nel secondo anno, poi è scesa al 27% nell’ottavo anno e quindi al 15% dopo 10 anni. L’efficacia del vaccino contro l’herpes zoster oftalmico è stata simile. Contro la nevralgia posterpetica e il ricovero ospedaliero, l’efficacia del vaccino che, all’inizio ha registrato un grado più alto, si è attenuata ma ha continuato a conferire una protezione sostanziale per diversi anni, con il 41% dopo 10 anni per la nevralgia posterpetica e il 53% da 5 a 8 anni per il ricovero ospedaliero.

Il vaccino è efficace anche nei soggetto immunocompromessi

“Questa nuova e tempestiva ricerca contribuirà a migliorare i programmi di vaccinazione contro l’herpes zoster, fornendo nuove e preziose informazioni sulla necessità e la tempistica delle dosi di follow-up o di richiamo”, hanno dichiarato i ricercatori in un editoriale collegato. Inoltre, si aggiunge all’evidenza che il vaccino zoster vivo è efficace contro l’herpes zoster negli adulti immunocompromessi. “Sono inoltre necessarie ulteriori ricerche per valutare la traiettoria dell’efficacia del vaccino e gli esiti gravi nel tempo in persone con malattie croniche come quelle del rene, del cuore e del sistema autoimmune”, hanno concluso gli autori.

 

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