Salute 5 Aprile 2023 09:44

Malattia renale cronica, le nuove linee di indirizzo elaborate in sinergia con i pazienti

Quasi un italiano su dieci ha una malattia renale cronica e non lo sa. In Senato l’evento di aggiornamento del documento di indirizzo

Malattia renale cronica, le nuove linee di indirizzo elaborate in sinergia con i pazienti

In Senato i lavori preliminari per l’aggiornamento del Documento di indirizzo sulla Malattia Renale Cronica (MRC), la più frequente malattia cronico-degenerativa nel nostro Paese. Poco meno di 1 italiano su 10 soffre di una MRC, ma nella maggior parte dei casi non ne è consapevole. Questo perché è una malattia per lo più asintomatica fino agli stadi avanzati, cosa che comporta una diagnosi spesso tardiva e, di conseguenza, terapie meno efficaci.

L’evento, promosso dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) su iniziativa del Senatore Ignazio Zullo – 10 a
Commissione permanente, si è posto l’obiettivo di fare una fotografia dell’attuazione dei PDTA esistenti e di fare il punto per l’aggiornamento delle linee di indirizzo della Malattia Renale Cronica in sinergia con il Ministero della Salute, la Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism), la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) e l’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto (ANED).

Il ruolo dei MMG nella Malattia Renale Cronica

«La ricostituzione del Tavolo di lavoro per la prevenzione della Malattia Renale Cronica (MRC) – con l’obiettivo di conoscere lo stato di attuazione a livello regionale delle linee di indirizzo anche al fine di aggiornarle – sottolinea l’attenzione del Ministero della Salute verso i sei milioni di cittadini (circa il 7% della popolazione) colpiti, solo in Italia, da tale patologia. È un primo passo e il punto di partenza per garantire una migliore qualità di vita a pazienti affetti da MRC. Essendo la MRC una malattia per lo più asintomatica, prevenzione primaria e diagnosi precoce devono essere, quindi, i pilastri fondamentali su cui puntare. In questo, possono svolgere un ruolo importantissimo i medici di medicina generale nell’identificare per primi i pazienti nelle fasi iniziali della patologia, consentendo loro di beneficiare del trattamento terapeutico precoce con i farmaci attualmente disponibili e di evitare o, almeno, ritardare l’evoluzione verso le fasi più avanzate e la necessità di ricorrere alla dialisi o al trapianto» afferma l’On. Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, nel corso dell’evento “Sfide ed obiettivi per una nuova presa in carico della Malattia renale cronica”.

L’ultimo Documento di indirizzo sulla MRC risale al 2014 (con l’approvazione della Conferenza Stato- Regioni), per cui si è reso necessario un aggiornamento, considerati anche i costi particolarmente elevati che determina la MRC dal punto di vista economico, sociale e umano. Nella fase terminale della malattia, infatti, è necessario intervenire con le terapie sostitutive, la dialisi e il trapianto, che hanno un impatto importante sulla qualità di vita dei cittadini, richiedono una complessa organizzazione e comportano ingenti costi sanitari.

Bianchi (SIN): «Fondamentale diagnosi precoce»

«La MRC assorbe oltre il 3% dell’intero finanziamento del nostro SSN. Risulta pertanto evidente la necessità di un forte impegno collettivo nella prevenzione e nella diagnosi precoce della MRC, che va ricercata attivamente, con esami semplici e poco costosi, a partire dalle popolazioni più a rischio come diabetici, ipertesi, cardiopatici, obesi. Dobbiamo quindi proporci come attori di una inversione di tendenza e di un atteggiamento “proattivo”, sviluppando e implementando programmi di prevenzione primaria, diagnosi precoce e adeguato trattamento, che oltretutto oggi si avvale di nuove terapie, efficaci e sicure. Questa è la strada da percorrere per andare verso un mondo con sempre meno dialisi e sempre più salute renale: un investimento a lungo termine, tenendo anche conto che la malattia renale si accompagna a un notevole aumento di morbilità e mortalità cardiovascolare». Così sottolinea Stefano Bianchi, Presidente della Società Italiana di Nefrologia.

I lavori in Senato hanno evidenziato lo stato di attuazione delle linee guida di indirizzo a livello regionale e delineato interventi di prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico efficace della MRC. Il Senatore Ignazio Zullo, Capogruppo FDI, 10ª Commissione permanente (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) Senato, impegnato nella promozione di strategie di prevenzione della Malattia Renale Cronica, ha aperto i lavori e ribadito il ruolo delle Istituzioni per la sensibilizzazione dei cittadini e degli stessi professionisti della sanità, con l’obiettivo di favorire l’identificazione precoce dei pazienti e l’approccio terapeutico più adeguato, così da ridurre in modo significativo la necessità di dialisi e trapianto renale.

Impegnati nei lavori:
– Dott.ssa Valeria Mastrilli – Membro del tavolo tecnico Ministeriale, che spiega gli obiettivi del tavolo di lavoro: “conoscere lo stato di attuazione delle linee di indirizzo a livello regionale, definire interventi di prevenzione della malattia e della sua evoluzione, individuare azioni ulteriori per garantire nelle Regioni un’adeguata assistenza per i pazienti affetti da MRC, anche in corso di pandemia”;
– Prof. Loreto Gesualdo – Presidente, Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism), sulla necessità di disegnare un “percorso preventivo, diagnostico e assistenziale per la MRC applicabile a tutte le realtà regionali italiane e di colmare grazie all’utilizzo delle piattaforme e-health l’attuale mancanza di integrazione ospedale-territorio e multidisciplinarietà”;
– Dott. Gaetano Piccinocchi – Membro del Comitato Nazionale, Società Italiana di Medicina Generale e
delle Cure Primarie (SIMG), sull’importanza del ruolo del MMG. “Per ridurre il numero di casi d’insufficienza renale, è necessario intervenire sulla malattia renale fin dalle sue fasi più precoci, all’interno di un percorso strutturato e condiviso fra specialisti diversi (nefrologi, cardiologi, diabetologi, etc.) e medici di medicina generale. È sul territorio quindi che deve nascere una strategia d’intervento attivo”;
– Prof. Piergiorgio Messa – Past President, Società Italiana di Nefrologia (SIN), su criticità ed eventuali soluzioni relative alla MRC che presuppongono “una revisione del modello organizzativo sanitario che da una parte rinforzi la rete territoriale e dall’altra renda possibili le azioni diagnostiche, terapeutiche, informative e organizzative delle attività nefrologiche, il che confligge con la riduzione numerica degli specialisti nefrologi che rischia di compromettere qualsiasi programmazione”
– Dott. Antonio Santoro – Direttore Scientifico dell’Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e trapianto (ANED), sottolinea l’importanza della prevenzione primaria, ponendo la “necessità di una strategia complessiva di prevenzione che comprenda un intervento multisettoriale e un’azione su fattori di rischio e determinanti. In particolare, si sofferma sull’adozione di strategie che mirino a contrastare i fattori di rischio modificabili e sulla diagnosi precoce, attraverso l’identificazione di quelle condizioni che rappresentano i fattori di rischio intermedi”;
– Dott. Giuseppe Quintaliani – Responsabile Comunicazione, Società Italiana di Nefrologia (SIN), sottolinea “l’importanza di attuare una prevenzione efficace sia necessario ampliare a 360° e quanto più possibile e la conoscenza della Malattia Renale Cronica e della sua corretta diagnosi. Allo scopo, è necessario attuare diverse strategie che possono includere la via classica con stampa e TV in presenza, ma anche utilizzare i social come strumento di comunicazione. Emerge prepotente la necessità di avere risorse umane formate ed esperte di comunicazione, unica via per poter entrare in questo mondo e ottenere significativi vantaggi”.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
SIN, arriva la Task Force per una TIN a misura di famiglia
L'obiettivo è diffondere e applicare gli Standard Europei di assistenza al neonato, attuando la zero separation tra genitori e prematuri
Giornata mondiale donazione latte umano, l’allarme di AIBLUD e SIN: «Calo del 12% nel 2021»
Il dato emerge dalla terza indagine dell’Associazione Italiana Banche del Latte Umano Donato (AIBLUD) sull’attività delle Banche del Latte Umano Donato (BLUD) in Italia nell’anno 2021
Settimana mondiale cervello, Berardelli (Sin): «Non sono solo malattie “per vecchi”, colpiscono anche i giovani»
In Italia, la campagna di sensibilizzazione, che quest’anno sarà dedicata a “Le stagioni del Cervello”, si svolgerà dal 14 al 20 marzo. Sette giorni in cui, in modalità virtuale o in presenza, i neurologi apriranno le proprie porte ai cittadini
Il neonatologo: «Siamo costretti a separare le mamme non vaccinate dai loro figli»
Ambrogio Di Paolo (Presidente SIN Lazio): «Con l’ordinanza della Regione Lazio si può entrare negli ospedali soltanto con il Green pass rafforzato. E molte mamme non sono vaccinate, per disinformazione»
Punti nascita: Italia eccellenza in Europa. Orfeo (SIN): «La TIN non è solo un reparto d’emergenza»
Nata una collaborazione tra la SIN e l’ANUPI TNPEE per implementare studio e diffusione di buone prassi. Bonifacio (ATS ANUPITNPEE): «Con il PNRR costruire un nuovo welfare di comunità per attivare una maggiore sinergia tra la pediatria di base e i professionisti esperti del neuro-sviluppo»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...