Salute 28 Febbraio 2014 15:06

Telemedicina, un salto in avanti per le nuove tecnologie

La Sanità italiana al banco di prova su un fenomeno che riscrive le regole del gioco

Telemedicina, un salto in avanti per le nuove tecnologie

La telemedicina sbarca anche in Italia. A causa della necessità fisiologica di trovare soluzioni condivise e modelli di governance uniformi per un fenomeno ormai già consolidato nella prassi, la Conferenza Stato Regioni è chiamata a pronunciarsi sulle linee d’indirizzo proposte riguardo al tema, scaturite dal tavolo di lavoro ad hoc istituito nel 2010, presso il Consiglio Superiore di Sanità, dall’allora ministro della Salute Ferruccio Fazio.

L’obiettivo è giungere ad un’applicazione organica, su tutto il territorio nazionale, della medicina a distanza, grazie all’implementazione delle strategie gestionali indicate sul documento, che riguardano la programmazione, lo sviluppo, il monitoraggio e la valutazione dei servizi.

Il fenomeno della telemedicina nasce e si sviluppa con diverse finalità: prevenzione secondaria, diagnosi, cura, riabilitazione e monitoraggio, e si declina nelle tre categorie della televisita, del teleconsulto e della telecooperazione sanitaria. Presupposti necessari affinché il sistema entri a regime – concorrendo ad un miglioramento del percorso diagnostico e terapeutico – saranno la formazione dei medici e di tutti gli operatori del settore e il processo di empowerment da parte dei pazienti. Il fattore più importante da tenere in considerazione sarà però l’implicazione della sfera etica. La posta in gioco è quella di riuscire a riscrivere il tradizionale rapporto medico-paziente, da sempre basato sulla fiducia e sul contatto fisico, secondo un’ottica telematica; ma senza un’adeguata certificazione e senza l’elaborazione di modelli appositi di consenso informato che soddisfino il particolare requisito di assistenza “da remoto”, il rischio è di “allontanare” i due centri portatori di interessi. Inoltre, l’applicazione del servizio non mancherà di sollevare eventuali profili critici connessi ad aspetti normativi e regolamentari, tra cui quelli relativi alla tutela della riservatezza e della responsabilità professionale; questi ambiti saranno gestiti da un’apposita commissione paritetica, cui sarà devoluto il compito di avanzare proposte, anche tecniche, presso il Ministero della Salute.

Si tratta di una vera e propria sfida per il nostro Servizio sanitario nazionale – imposta dall’avvento e dalla proliferazione delle nuove tecnologie in medicina – che è chiamato ad approntare una serie di misure per adeguarsi ai parametri richiesti, e che in previsione sarebbe ben ripagato, non solo con un considerevole risparmio di spesa, ma con l’opportunità di ottimizzare il rapporto di continuità tra strutture ospedaliere e territorio, di sfruttare le potenzialità del filo diretto tra medico e paziente, di giungere finalmente ad un equo accesso all’assistenza e alla continuità delle cure.

Articoli correlati
Tele-supporto in allattamento, Panizza (FNOPO): “Evita il sovraffollamento dei pronto soccorso e incentiva l’allattamento al seno”  
Panizza (FNOPO): "La telemedicina è uno strumento che ci permette di rafforzare il concetto di home visiting, incentivando anche la partecipazione dei padri e, laddove possibile, dell’interno nucleo familiare"
Dalla ricetta elettronica ai farmaci a domicilio: luci e ombre della sanità post Covid
Quadro di luci e ombre che emerge da una nuova indagine realizzata da Cittadinanzattiva, che ha coinvolto le associazioni dei pazienti, i medici, le società scientifiche e i farmacisti
Al Pertini di Roma il primo Open Day in Tele-screening per il fenomeno di Raynaud
La medicina digitale e la telemedicina possono rappresentare una valida opportunità per fare Rete, condurre visite e teleconsulti anche a distanza
Sanità digitale e cronicità, Salutequità: «Urgente aggiornare Piano Nazionale Cronicità e rivedere i PDTA»
Tra le richieste di Salutequità alla politica quella di misurare gli esiti della telemedicina e definire le tariffe specifiche per tutte le prestazioni di telemedicina
La telemedicina sbarca in Toscana: a Gorgona il primo test in un’isola-penitenziario
Obiettivo migliorare le prestazioni e ridurre i costi di spostamento. A Capraia successo per un primo test rivolto a tutta la popolazione. «Vogliamo creare un collegamento tra il medico di base e i vari specialisti» spiega Alessandro Iala, direttore dell'area Supporto ai servizi sanitari e al cittadino dell'Asl Toscana Nord Ovest. Anche ecografie ed elettroencefalogramma vengono teleguidate da remoto
di Francesco Torre
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...
Salute

Uno sguardo alle patologie rare: storie di EPN

L’EPN è una malattia rara ancora poco conosciuta. Serve più formazione in questo campo. Ne parliamo con Antonella Sau, Ospedale Spirito Santo di Pescara, Giorgia Battipaglia, Azien...