Salute 25 Agosto 2020 05:34

Covid-19, Oms: «No alla mascherina per i bambini sotto i 5 anni»

«Tra i 6 e gli 11 anni da valutare solo in presenza di rischi, dai 12 in su stesse regole degli adulti». E sulla visiera: «È una barriera fisica incompleta e non fornisce gli strati di filtrazione di una mascherina». Ecco le indicazioni contenute nella guida dell’Organizzazione mondiale della sanità

Niente mascherina per i bambini fino a 5 anni; tra i 6 e gli 11 anni l’utilizzo va valutato in base ai rischi di trasmissione del Sars-CoV-2, mentre dai 12 anni in su valgono le regole degli adulti. E la mascherina va indossata «quando non è possibile garantire la distanza di almeno un metro». Sono queste le raccomandazioni contenute nella guida dell’Oms che contiene i suggerimenti sull’uso della mascherina per bambini e ragazzi.

LA MASCHERINA PER I BAMBINI FINO A 5 ANNI 

Secondo Oms e Unicef, per questa fascia d’età altre misure sarebbero prioritarie per ridurre al minimo il rischio di trasmissione. «Andrebbero educati i bambini a un’igiene frequente delle mani o si dovrebbe limitare la dimensione delle classi scolastiche» si legge nella guida.

LE SCUOLE

Sulle scuole l’Oms detta la linea, spiegando nella guida che «l’uso delle mascherine da parte di bambini e adolescenti fra i banchi dovrebbe essere considerato solo come una parte di una strategia globale di limitazione della diffusione di Covid-19». Inoltre, in questo ambito, dovrebbero essere considerati «il punto di vista di insegnanti ed educatori sulla percezione dei rischi».

L’Agenzia delle Nazioni Unite, nello specifico, chiede particolare attenzione a quelle situazioni in cui indossare la mascherina per i bambini può «interferire significativamente col processo di apprendimento e avere un impatto negativo su attività come l’educazione fisica, i programmi alimentari, il tempo libero e lo sport».

E se nelle scuole si richiede l’uso di mascherine in tessuto, «è necessario fornire istruzioni e strumenti specifici per manipolarle e conservarle in modo sicuro e assicurare forniture sufficienti e il necessario per l’igiene nell’edificio scolastico». Questo perché «a nessun bambino – prosegue l’Oms – dovrebbe essere negato l’accesso all’istruzione a causa della mancanza di una mascherina per problemi di risorse o indisponibilità di queste protezioni».

LE VISIERE AL POSTO DELLA MASCHERINA?

Le visiere sono state prese in considerazione per limitare i disagi provocati ai più piccoli dalle mascherine soprattutto a scuola. Ma garantiscono lo stesso grado di protezione? «Al momento – precisa l’Organizzazione mondiale della sanità – si ritiene che gli schermi facciali forniscano un livello di protezione solo per gli occhi e non dovrebbero essere considerati come equivalente delle mascherine per quanto riguarda la capacità di proteggere dalle goccioline respiratorie e il controllo della sorgente di infezione».

L’Oms consiglia questa protezione quando la distanza fisica non può essere mantenuta, per i bambini con disabilità o durante le lezioni di lingua quando «l’insegnante ha bisogno di vedere la bocca degli studenti».

Ad oggi, la posizione di Oms e Unicef – che continueranno a monitorare le informazioni sull’uso degli schermi per il viso – è chiara: «La visiera è una barriera fisica incompleta e non fornisce gli strati di filtrazione di una mascherina». Inoltre «gli schermi facciali  riutilizzabili devono essere adeguatamente puliti (disinfettati con alcol al 70-90% e conservati dopo ogni  utilizzo» conclude l’Organizzazione mondiale della sanità.

Articoli correlati
Virus respiratorio sinciziale, con anticorpo monoclonale alla nascita -70% di ricoveri
La somministrazione alla nascita di un farmaco contenente anticorpi contro il virus respiratorio sinciziale ha ridotto di circa il 70% i ricoveri nei bambini con meno di 6 mesi, in Lussemburgo, dove è stato introdotto questo programma di immunizzazione. Questi sono i dati che emergono da un'analisi coordinata dal ministero della Salute lussemburghese, i cui risultati sono stati pubblicati su Eurosurveillance
Morbillo: allarme Oms Europa, 30 volte più casi nel 2023
"La regione europea sta registrando un aumento allarmante dei casi di morbillo". E' il monito dell'ufficio regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. "Tra gennaio e ottobre 2023 sono stati segnalati oltre 30mila casi da 40 dei 53 Stati membri della regione. Rispetto ai 941 segnalati in tutto il 2022, è un aumento di oltre 30 volte", avverte l'agenzia Onu per la salute
di V.A.
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
Allarme antibiotico-resistenza, molti farmaci non funzionano più contro comuni infezioni infantili
Uno studio dell'Università di Sidney ha concluso che molti farmaci per il trattamento di infezioni comuni nei bambini e nei neonati non sono più efficaci in gran parte del mondo.L'allarme è stato lanciato sulla rivista The Lancet Regional Health Southeast Asia
Scuola: logopedisti, in vacanza passatempi in famiglia per prepararsi alla Primaria
Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla “scuola dei grandi” può essere favorito dalla preparazione alle abilità di letto-scrittura, a vantaggio di un migliore rendimento scolastico o dell’intercettazione di piccoli con difficoltà di apprendimento. La Federazione dei Logopedisti (www.fli.it) sensibilizza alla problematica, invitando questa estate mamma, papà e bimbi a fare tanti giochi in famiglia
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...