È una vitamina-ormone prodotta dall’organismo quando ci esponiamo al sole. E se manca?
Intervista all’assessore alla Sanità della Regione Luigi Genesio Icardi
D’Avolio (farmacologo): «Vitamina C, multivitaminici e vitamina D tra i più richiesti. Redatto un documento che raccoglie oltre 300 studi su interazione tra Covid-19 e vitamina D: il 95% ne dimostra l’efficacia»
Che cos’è l’osteoporosi? Dalle manifestazioni ai fattori di rischio, fino ad arrivare agli alleati per prevenirla
Obesità e vita sedentaria rappresentano, insieme a colesterolo alto e ipertensione, alcuni dei fattori di rischio modificabili per contrastare l’ictus cerebrale. I consigli di A.l.i.ce. Italia per l’estate
di Johann Rossi Mason Giornalista medico scientifico
Le donne e gli uomini sono uguali? La domanda non è nuova. Dal dal punto di vista dell’apparato muscolo-scheletrico sicuramente no, perché le donne sono decisamente più fragili degli uomini. Tutta colpa dell’osteoporosi, la malattia che in Italia colpisce circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa (dato Ministero della Salute), […]
Quanto emerso dalla presentazione dei dati OsMed all’Aifa sulla presunta inefficacia dei farmaci anti ipertensivi e della vitamina D per la fragilità ossea, aveva sollevato i dubbi di Senior Italia FederAnziani. Questa mattina, nell’incontro che si è svolto presso il Senato della Repubblica, società medico-scientifiche e organizzazioni dei medici hanno rassicurato i pazienti
Ancora oggi, sentendo la parola “rachitismo”, la maggior parte delle persone associa questo termine alla classica malattia scheletrica, caratterizzata da bassa statura e deformità agli arti inferiori, che è causata da una carenza di vitamina D: per questo motivo, l’idea comune è che la patologia, essendo legata a dinamiche di malnutrizione, non esista praticamente più […]
Il Presidente Sinuc affida il suo pensiero a Sanità Informazione a margine del convegno “Gli integratori alimentari nell’attuale quadro normativo” che si è svolto al Ministero della salute. «È importante identificare le fasce di popolazione, sia sana che malata, in cui è possibile che la somministrazione dell’integratore abbia un effetto positivo e misurabile sul mantenimento della salute o sulla prevenzione di alcune patologie degenerative»