Salute 25 Maggio 2023 17:38

«Nessuno sia lasciato indietro». Inaugurata l’Unità Mobile di Fondazione Consulcesi e Fimmg Roma

L’Unità Mobile “Salute e Inclusione” è un servizio di assistenza sociosanitaria per soggetti fragili e senza fissa dimora. Colombati (Fondazione Consulcesi): «Attività di screening, visite mediche e advocacy affinché nessuno resti indietro». Bartoletti (Fimmg Roma): «Ascoltiamo, cerchiamo di capire qual è il problema di ogni singola persona, consigliamo la giusta soluzione e avviamo i servizi necessari»

«Nessuno sia lasciato indietro». Inaugurata l’Unità Mobile di Fondazione Consulcesi e Fimmg Roma

Nessuno deve restare indietro, specialmente se si parla di salute. È questo il messaggio lanciato in concomitanza con la presentazione, avvenuta in Piazza Ss. Apostoli, a Roma, del progetto di Unità Mobile, fortemente voluto e sostenuto da Fondazione Consulcesi, con la collaborazione della Federazione Medici di Medicina Generale (FIMMG) di Roma, vuole fornire supporto ai soggetti fragili e senza fissa dimora della Capitale. Si tratta di un camper, dotato di personale sanitario e strumentazioni mediche, che fornisce una vasta gamma di prestazioni sanitarie e orientamento sull’accesso ai servizi medici alle persone meno fortunate. L’obiettivo è quello di fornire un servizio di assistenza sociosanitaria volto a incentivare il rafforzamento del sistema sanitario del territorio romano, incentivando la collaborazione tra le organizzazioni benefiche che operano ai margini della nostra società.

Colombati (Fondazione Consulcesi): «Attività di screening, visite mediche e advocacy affinché nessuno resti indietro»

«La finalità che ci spinge – spiega Simone Colombati, presidente della Fondazione Consulcesi – è quella di dare un sostegno e un accesso alle cure alle fasce di popolazione più fragili e ai senza tetto, offrendo un’attività di screening e visite mediche ma anche di advocacy per dare a chi ne ha bisogno indicazioni su come poter accedere al sistema sanitario nazionale, in maniera tale da non lasciare indietro nessuno. Lo facciamo in accordo con le Asl Roma 1 e Roma 2 e con il supporto della Federazione italiana medici di medicina generale di Roma, che ci forniscono i medici che fanno parte dell’équipe».

Ma quello dell’Unità Mobile è solo uno dei tanti progetti messi in campo dalla Fondazione Consulcesi: «Abbiamo delle collaborazioni con altri enti del terzo settore, per i quali svolgiamo attività di formazione per i loro volontari e professionisti che partono per missioni di stampo sanitario. Abbiamo inoltre sostenuto progetti di altre organizzazioni, come quello avviato insieme alla Onlus Divertitempo, volto a favorire l’inclusione di bambini che vivono una “diversa normalità” e che possono interagire con bambini un po’ più fortunati in numerose attività culturali e di svago. È inoltre attivo da anni – spiega ancora Colombati – il sostegno a un progetto in Eritrea, in cui portiamo in questo Paese medici e competenze sanitarie. Abbiamo anche altri progetti in cantiere e avremo bisogno del sostegno di tutti. È possibile trovare queste iniziative sul sito www.fondazioneconsulcesi.org e contribuire con una donazione».

Bartoletti (Fimmg Roma): «La forma più nobile di medicina di iniziativa»

Anche durante la pandemia da Covid-19 la Fimmg Roma «ha sempre appoggiato iniziative di prossimità», in quanto «la medicina generale è sempre stata vicina alle persone». Così Pierluigi Bartoletti, Segretario romano e Vicesegretario nazionale Fimmg, anch’egli presente all’inaugurazione. Il supporto dato dai camici bianchi, in questo caso, è fondamentale, in quanto «ascoltiamo, cerchiamo di capire qual è il problema di ogni singola persona e, una volta individuato, cerchiamo di consigliare la giusta soluzione e di avviare i servizi necessari qualora ce ne fosse bisogno». Questo perché «queste persone spesso non accedono ai servizi sanitari» e ciò «rappresenta un problema molto serio che cerchiamo di risolvere con i nostri strumenti».

Ma quali sono le principali problematiche che vengono affrontate in queste visite? «C’è un po’ di tutto – risponde Bartoletti –: problemi di pressione, di glicemia, odontoiatrici, e così via. Insomma, tutto quel di cui può soffrire una persona che, vivendo per strada, non ha un supporto medico e neanche familiari che possono aiutarli».

Trattandosi di persone fragili o senza tetto, «normalmente non fanno la fila presso le Asl e non vanno dal medico di base, in quanto non ce l’hanno nemmeno. Queste persone hanno bisogno di essere “cercate”. E questa è probabilmente la forma più nobile di medicina di iniziativa».

Aurigemma (presidente Consiglio regionale Lazio): «Mi auguro un proliferare di questo tipo di iniziative»

«Penso che l’apporto dato da iniziative come questa sia fondamentale. Sostenere e aiutare le persone più fragili all’interno di una società sono attività che stanno alla base dei valori di sussidiarietà e supporto. Non possiamo che augurarci che ci sia un proliferare di questo tipo di iniziative, insieme alle tante associazioni del terzo settore che lavorano nel sostegno delle persone in difficoltà». Così Antonio Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, ha voluto mostrare vicinanza all’attività svolta, attraverso l’Unità Mobile, dalla Fondazione Consulcesi. Si tratta dunque di iniziative che «l’amministrazione regionale tenderà sempre di più a supportare per ampliarne il raggio d’azione anche nelle province e nei tanti quartieri e zone disagiate. La mia presenza qui è dettata dalla volontà di sostenere la Fondazione Consulcesi e le attività che vengono svolte con il fine di cercare di essere di supporto nelle tante difficoltà che vivono le persone che sono rimaste indietro e che devono essere aiutate», conclude.

D’Agostino (Asl Roma 1): «Attività come questa sono fondamentali per non cronicizzare l’emarginazione»

«I soggetti che hanno una condizione di non fissa dimora o di precaria realtà abitativa – spiega Gennaro D’Agostino, direttore sanitario ASL Roma 1 – hanno una grande capacità di eludere le maglie del Servizio sanitario nazionale. E in tutte le situazioni in cui questo avviene, in media, dopo due anni nascono situazioni di cronicizzazione dell’emarginazione. Ed emarginato non è solo chi non accede al Servizio sanitario nazionale ma anche chi non entra neppure nella rete dei servizi che la società offre». È dunque fondamentale «avere a disposizione realtà come quella che oggi presentiamo», in modo tale da «essere noi ad andare incontro a queste persone. Siamo dunque solidali con questa iniziativa e daremo il massimo contributo» per supportare un progetto «che rappresenta la tessera di un mosaico. Attività come questa non possono che trovare accoglienza da parte nostra».

Falcione (coordinatore Unità Mobile): «Può rivolgersi a noi chiunque abbia bisogno di un consulto medico o una visita»

L’Unità Mobile, già attiva da qualche settimana, ha fornito finora «medicazioni, visite mediche, somministrazione di farmaci e orientamento sociale» a più di 250 utenti che ne hanno fatto richiesta. Alessandro Falcione, medico Fimmg Roma e coordinatore dell’Unità Mobile, spiega ai nostri microfoni che «può rivolgersi a noi chiunque abbia necessità di una visita o di un consulto, anche solo per ricevere semplici informazioni per quanto riguarda l’assistenza e i diritti sanitari. Tutto ciò che si deve fare è rivolgersi al camper nei giorni in cui è operativo, registrarsi con nome e cognome e poi, in ordine di arrivo, vengono chiamati tutti».

Il dottor Guido di Biasio, uno dei medici che fa parte dell’équipe dell’Unità Operativa, ci spiega che l’attività è portata avanti da «medici di famiglia che hanno deciso di abbracciare questo progetto molto utile per i pazienti che non hanno accesso ad un’assistenza primaria. La nostra forbice di azione è molto ampia – spiega – e riguarda non solo l’aspetto sanitario ma anche quello sociale». Tra le patologie curate, infatti, «sono in aumento quelle psichiatriche. I pazienti che ne sono affetti sono sempre più numerosi e dunque necessitano, a maggior ragione, di un indirizzo specialistico».

L’accesso al supporto sanitario è totalmente gratuito e fruibile nei giorni:

  • lunedì: Piazza SS. Apostoli, dalle 18.30 alle 20.30 (mesi estivi dalle 19.00/19.30 alle 21.00/21.30)
  • martedì: Piazzale dei Partigiani (Stazione Ostiense), dalle 18.30 alle 20.30 (mesi estivi dalle 19.00/19.30 alle 21.00/21.30)
  • giovedì: parcheggio della Stazione Tuscolana, dalle 18.30 alle 20.30 (mesi estivi dalle 19.00/19.30 alle 21.00/21.30)

 

 

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