Salute 1 Marzo 2019 10:26

Roncopatia e apnee del sonno, ne soffre uno su due. Salamanca (otorinolaringoiatra): «Ecco le novità nella diagnosi e nei trattamenti»

Sono oltre 5 milioni le persone che in Italia soffrono di roncopatia. Studi recenti, realizzati in Svizzera, parlano addirittura di un disturbo che interessa una persona su due, con forme di apnea del sonno anche gravi. Al centro Humanitas San Pio X di Milano il dottor Salamanca con la sua équipe studia nuove tecniche per […]

di Federica Bosco

Sono oltre 5 milioni le persone che in Italia soffrono di roncopatia. Studi recenti, realizzati in Svizzera, parlano addirittura di un disturbo che interessa una persona su due, con forme di apnea del sonno anche gravi. Al centro Humanitas San Pio X di Milano il dottor Salamanca con la sua équipe studia nuove tecniche per fronteggiare e risolvere il problema.

Roncopatia: di cosa si tratta?

«Innanzitutto, occorre fare una distinzione tra le due roncopatie: una è il classico russamento, la vibrazione delle strutture molli delle prime vie aeree che crea questo fastidioso rumore, mentre la seconda caratteristica della roncopatia è la presenza delle apnee del sonno, ovvero momenti di interruzione del respiro durante il sonno che a lungo andare possono creare problemi importanti soprattutto per l’apparato cardiovascolare, quindi per il cuore, ma anche per il sistema nervoso centrale, quindi il cervello, e ancora per il rene e il polmone. Sono interruzioni con calo dell’ossigenazione del sangue durante il sonno, che mettono in difficoltà una serie di organi».

Ci sono fattori che hanno maggiore incidenza?

«Sicuramente anatomici, ovvero delle prime vie aree, dall’ingombro tonsillare, al prolasso del palato molle, dalla grandezza della lingua, alla respirazione nasale. Esistono poi fattori esterni come sovrappeso, fumo, utilizzo di farmaci come ipnotici, antidepressivi, miorilassanti, sonniferi che possono dare un peggioramento della situazione.

Diagnosi e cura della roncopatia: gli interventi

La prima cosa da fare è una diagnosi differenziale, ovvero con una polisonnografia, un esame che registra, durante la notte, il russamento, la presenza delle apnee, la posizione del corpo, la frequenza cardiaca, l’ossigenazione del sangue, diversi parametri che concorrono alla diagnosi. Dopodiché si fa un esame endoscopico, sleep endoscopy, attraverso un sonno indotto para fisiologico. Venti minuti durante i quali il paziente si addormenta, russa e va in apnea, quindi si registrano, attraverso una telecamera, le ostruzioni e le modalità di russamento per poi decidere quale terapia seguire. Quali sono? Attraverso terapie chirurgiche o ventilatorie si risolve quasi del tutto il problema: ad esempio con una mascherina nasale che introduce aria continuamente sotto pressione si ottiene la scomparsa pressoché totale delle apnee e del russamento. Allo stesso modo, oggi la terapia chirurgica sta dando risultati notevoli. Un’altra terapia che funziona bene è quella ortodontica con dei byte che vengono messi tra le arcate dentali durante il sonno per tenere la bocca chiusa e posizionare bene la mandibola».

Articoli correlati
Tumori del sangue, creato algoritmo che potrebbe migliorare diagnosi e cure
I ricercatori di Genomics England, dell'Università di Trieste e del Great Ormond Street Hospital for Children dell’NHS Foundation Trust hanno sviluppato un nuovo algoritmo per rendere più accurata l'analisi del sequenziamento completo del genoma, effettuato con tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS) in pazienti con tumori del sangue
di V.A.
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
Long Covid: rischio sovrastimato? Comunità scientifica divisa
Tracy Beth Høeg dell’Università della California, San Francisco, e il suo team di ricerca hanno affermato che c'è una buona probabilità che il Long Covid sia stato sovrastimato. Le conclusioni del loro lavoro hanno sollevato un polverone di polemiche all'interno della comunità scientifica
Arriva la “Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi”, decalogo sui diritti di oltre 100mila pazienti italiani
Fondazione Hopen Onlus, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Orphanet-Italia e Osservatorio Malattie Rare propongono la Carta dei Malati Rari Senza Diagnosi, un decalogo di riferimento sui diritti dei pazienti rari senza diagnosi e sugli impegni richiesti ai decisori politici e alla società tutta affinché siano resi concretamente esigibili
Si può sviluppare il Long Covid alla seconda infezione?
Anche in caso di reinfezione è possibile sviluppare il Long Covid, la sindrome che insorge anche molte settimane dopo l'infezione acuta. Tuttavia, è più probabile svilupparla alla prima infezione piuttosto che alla seconda, almeno secondo una ricerca britannica
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...