Salute 27 Marzo 2024 16:25

La lotta al diabete comincia dai bambini, via al progetto europeo DUSE

Il diabete e altre malattie non trasmissibili si possono contrastare con uno stile di vita sano, a base di buona alimentazione e attività fisica regolare: una ricetta che è bene applicare già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza. Lo sanno bene gli studiosi del nuovo progetto europeo DUSE, finanziato dal programma EU4Health e coordinato dall’Università di Bologna

di V.A.
La lotta al diabete comincia dai bambini, via al progetto europeo DUSE

Il diabete e altre malattie non trasmissibili si possono contrastare con uno stile di vita sano, a base di buona alimentazione e attività fisica regolare: una ricetta che è bene applicare già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza. Lo sanno bene gli studiosi del nuovo progetto europeo DUSE, finanziato dal programma EU4Health e coordinato dall’Università di Bologna. L’iniziativa coinvolgerà direttamente i più giovani con un progetto educativo per contrastare lo sviluppo del diabete. Ci saranno sia incontri specifici tenuti dallo staff del progetto e dagli insegnanti scolastici, che soluzioni tecnologiche pensate per avvicinare bambini e adolescenti a uno stile di vita più sano.

L’incidenza del diabete è in aumento per l’inattività fisica

“I bambini non giocano più fuori casa e nei parchi”, spiega Milena Raffi, professoressa al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna e coordinatrice del progetto DUSE. “Inoltre, la maggior parte delle persone fa un lavoro ‘da scrivania’ passando molte ore seduta. Spesso per gli spostamenti si usa l’auto con il risultato che la popolazione è sempre più inattiva. L’incidenza della patologia diabetica – continua – è in costante aumento proprio perché le persone sono meno attive fisicamente: il nostro progetto è pensato quindi per far crescere la consapevolezza che il diabete di tipo 2 è una patologia nella maggior parte dei casi prevenibile”.

Un app per apprendere con il gioco

Insieme a una serie di appuntamenti dal vivo con bambini e ragazzi, gli studiosi svilupperanno anche delle app per puntare sull’apprendimento attivo grazie alle esperienze di gioco. Al centro del lavoro c’è sempre l’idea di promuovere cambiamenti attitudinali e di comportamento. Inoltre, il progetto promuoverà un corso universitario sull’insegnamento della prevenzione sulle malattie non trasmissibili.

 

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