Federfarma 19 Aprile 2017 10:10

«Ssn, basta tagli e coinvolgere eccellenze sanitarie italiane nelle nuove strategie»

Una delle tante specialità tipicamente italiane consiste nell’autolesionistica tendenza a  smantellare le proprie eccellenze e nel copiare modelli da altri paesi, quando gli stessi decidono di abbandonarli poiché infruttuosi e non efficienti. Uno degli esempi contraddittori e più eclatanti di quanto affermato (anche pubblicamente ed in più occasioni!), lo verifichiamo quotidianamente nel nostro Servizio sanitario […]

di Dott. Andrea Garrone - Vicepresidente Rurale Federfarma Piemonte

Una delle tante specialità tipicamente italiane consiste nell’autolesionistica tendenza a  smantellare le proprie eccellenze e nel copiare modelli da altri paesi, quando gli stessi decidono di abbandonarli poiché infruttuosi e non efficienti. Uno degli esempi contraddittori e più eclatanti di quanto affermato (anche pubblicamente ed in più occasioni!), lo verifichiamo quotidianamente nel nostro Servizio sanitario nazionale, ancora, al momento, il più universalistico al mondo! Da un lato, possiamo vantare: una classe medica generalmente di ottima qualità; una rete infermieristica di assoluta eccellenza ed una rete capillare ed altamente professionale di farmacie private convenzionate. Dall’altro, viceversa, nonostante questa straordinaria e riconosciuta qualità infrastrutturale del nostro Ssn, l’unico criterio applicato per la sua razionalizzazione è spesso di tipo esclusivamente economico: l’ azione sanitaria e la sua efficacia sono considerate esclusivamente come spesa da ridurre e non come investimento sulla salute e sulla sua prevenzione.

Una strada percorsa ormai da anni ma evidentemente, alla luce degli scarsi risultati ottenuti, non la migliore da continuare pervicacemente a seguire! La salute pubblica è un diritto costituzionale e la sua sostenibilità non può più essere garantita soltanto attraverso tagli di risorse e di personale. Sono profondamente persuaso, infatti, che il condivisibile piano di “territorializzazione” della sanità pubblica per le patologie di tipo cronico, possa e debba essere il banco di prova per garantire efficienti ed efficaci livelli di assistenza, vedendone tuttavia garantita la loro sostenibilità economica. Ma ciò si realizza solo se, e quando, l’ente pubblico nelle sue varie declinazioni, accetterà di coinvolgere concretamente le eccellenze sanitarie succitate, nella definizione delle strategie assistenziali rivolte al paziente, che, va mai dimenticato, rappresenta l’unico obiettivo di ogni azione che abbia valenza di risposta alle esigenze di benessere e salute! E’ venuta l’ora di agire e di lasciare da parte i preconcetti, le invidie, i malintesi e le presunte rendite di posizione: ce lo chiedono i nostri concittadini… prima che sia troppo tardi!

Articoli correlati
La Sanità è diventata un bene di lusso, cresce l’impoverimento delle famiglie
Secondo il 19° Rapporto del CREA Sanità "al Ssn servono 15 miliardi per non aumentare il distacco dal resto dell’UE, personale carente e sottopagato. Rispetto ai partner EU, il nostro Paese investe meno nella Sanità, aumenta la spesa privata ed è a rischio l’equità del sistema". Digitalizzazione necessaria per le “nuove cronicità"
Medici e cittadini contro la deriva del Ssn: manifestazioni il 15 giugno nelle piazze e sciopero in vista
Fermare la deriva verso cui sta andando il nostro Servizio sanitario nazionale, con liste di attesa lunghissime per accedere alle prestazioni, personale medico e infermieristico allo stremo, contratti non rinnovati e risorse insufficienti per far fronte all’invecchiamento progressivo della nostra popolazione e dunque della crescente richiesta di cure per malattie croniche. E’ l’appello che arriva […]
SSN, Camera approva mozioni. Quartini (M5S): «Investire almeno il 10% della spesa sanitaria in prevenzione»
Il capogruppo pentastellato in commissione Affari sociali boccia le politiche sulla sanità del governo Meloni: «Continua definanziamento, almeno 8% del PIL vada a spesa sanitaria». E contesta il numero chiuso a Medicina
Sanità, Cittadini (Aiop): «SSN pilastro fondamentale, Governo lo tuteli»
Secondo la presidente Aiop Cittadini «oltre ai problemi strutturali che affliggono il sistema da anni, la pandemia, la guerra russo-ucraina e la crisi energetica stanno mettendo in grande difficoltà il SSN e più volte abbiamo evidenziato il pericolo che si debba ricorrere al blocco delle prestazioni sanitarie a causa del caro bollette e di una crisi che investe a catena l’intero indotto del settore»
Oltre il 37% dei medici è pronto a lasciare il SSN per lavorare a gettone
Circa 4 medici su 10 sono pronti a lasciare il posto fisso in ospedale per lavorare come gettonisti. È il risultato emerso da un sondaggio flash proposto dalla Federazione CIMO-FESMED ad un campione di 1000 medici. Si rischia di dover celebrare presto il funerale del nostro Servizio sanitario nazionale
di Redazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...