Contributi e Opinioni 27 Gennaio 2022 11:56

«Basta chat fuori orario di lavoro. Gli infermieri hanno diritto alla disconnessione»

Il segretario regionale del sindacato Nursing Up Piemonte Claudio Delli Carri: «Scorretto usare chat private per impartire ordini aziendali e scambiare documenti»

di Segretario Regionale Nursing Up Piemonte Claudio Delli Carri

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, chiede l’intervento della direzione delle aziende sanitarie piemontesi, e se ciò non bastasse anche della Regione, per salvaguardare e tutelare il “diritto alla disconnessione” per quei lavoratori, infermieri e professionisti della sanità, che, essendo a riposo, hanno il pieno diritto di godere del loro tempo libero.

Questo perché in diverse occasioni ci è stato segnalato che in molte Aziende sanitarie del Piemonte questo diritto è semplicemente calpestato. Simbolico è l’esempio di ciò che accade nell’Asl Cn1, dove il Nursing Up ha segnalato la situazione con una lettera inviata alla Direzione Generale. In questa Asl alcuni coordinatori hanno da qualche tempo iniziato a utilizzare in modo “improprio” gruppi whatsapp o chat social per informare gli operatori afferenti ai loro servizi non solo di variazioni della turnistica, ma anche di modifiche operative o comunicazioni importanti. Ciò che si verifica all’Asl di Cuneo si ripete in quasi tutte le aziende piemontesi.

Si tratta di un fatto grave anche perché tali comunicazioni, effettuate in via non ufficiale e con mezzi di comunicazione privati, vengono invece ritenute ufficiali e pertanto ci si aspetta che gli operatori ne siano obbligatoriamente a conoscenza.

Ricordiamo che la trasmissione delle comunicazioni descritte, deve avvenire esclusivamente attraverso la mail aziendale o tramite la documentazione fidefacente (consegna, procedure operative) o nel caso ci fossero caratteristiche di urgenza previo telefonata agli operatori interessati in prima battuta, chiamata che deve in ogni caso essere poi seguita da un comunicato scritto.

L’inserimento dei lavoratori in chat di gruppo non può essere considerato un metodo efficace e strutturato per fornire notifiche, soprattutto per quei lavoratori che, essendo a riposo, hanno il pieno diritto di godere del loro tempo libero. Chiaramente il datore di lavoro deve accettare la possibilità del lavoratore di sottrarsi alla pervasività delle comunicazioni e informazioni telematiche, riconoscendo, se particolarmente attento e consapevole, il diritto alla disconnessione. Su questo non si può derogare. Da ciò la necessità di un intervento urgente per riportare in tutte la Asl del Piemonte le comunicazioni “di lavoro” nell’alveo della correttezza e dell’ufficialità.

Il segretario regionale Nursing Up Piemonte, Claudio Delli Carri aggiunge: «Spiace constatare tanta leggerezza da parte di diversi coordinatori e di molte Asl della nostra regione, ma è evidente che questa situazione, che comporta anche una continua e logorante necessità di attenzione da parte di infermieri e operatori sanitari anche alle comunicazioni inserite nelle chat private, non può proseguire. Auspichiamo che la questione possa essere risolta definitivamente e in tempi brevi».

 

Il Segretario Regionale Nursing Up Piemonte

Claudio Delli Carri

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Giornata vittime Covid, Fnopi: «D’accordo con Schillaci, ora la priorità è investire sul capitale umano»
Tra gli infermieri 90 decessi e oltre 390mila contagi, per chi ha accompagnato fino alla fine  le persone colpite più duramente dal virus
Infermieri, Fnopi: «Soddisfatti per estensione a 8 ore del tetto dell’attività libero professionale»
La Federazione degli Ordini degli Infermieri: «Strada intrapresa è corretta, ora investire per nuove assunzioni»
Comparto sanità, Nursind sindacato con più iscritti secondo dati Aran
«Siamo il primo sindacato infermieristico e il quarto del comparto sanità. La nostra organizzazione non solo è in crescita, ma è anche sempre più un punto di riferimento stabile nel panorama sindacale del settore». Lo afferma Andrea Bottega, segretario nazionale del Nursind, commentando i dati della certificazione della rappresentatività dell’Aran. Rispetto al triennio 2019-2021, il […]
Manovra, Guidolin (M5S): «Emendamento per inserire infermieri e OSS fra categorie usuranti»
«Contrariamente a quanto avvenuto durante il Governo Conte II, in questa legge di Bilancio le risorse destinate alla sanità sono insufficienti. Lavoreremo in Parlamento per migliorarla anche su questo aspetto» sottolinea la senatrice pentastellata
Ambrogino d’oro 2022 a Marisa Cantarelli, prima teorica italiana dell’assistenza infermieristica
È anche stata la prima in Italia a spostare il focus dell’assistenza dai compiti da assolvere alla persona da assistere, personalizzando in questo modo l’assistenza e apportando un contributo fondamentale per l’abolizione del mansionario e per la professionalizzazione degli infermieri italiani fino a favorire l’inserimento della formazione degli stessi in Università
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...