Salute 10 Luglio 2023 12:15

Sport da contatto aiutano a prevenire forme tumorali e malattie neurodegenerative

Ione Acosta (trainer): «La preparazione per Deadfight alleata della salute: a dirlo è la scienza».  Il caso Deadfight: grande successo in Italia, soprattutto tra i VIP

Sport da contatto aiutano a prevenire forme tumorali e malattie neurodegenerative

Praticare High-Intensity Interval Training, e cioè sforzi cardio estremi per un tempo ridotto e ripetuto, aiuta a prevenire le malattie neurodegenerative, cardiovascolari e cancro. A dirlo è un team di ricercatori italiani nel recente studio dal titolo “Role of Exercise and Natural Protective Substances on Sirtuin Activation” (pubblicato sulla rivista Journal of Physical Medicine and Rehabilitation). La ricerca evidenzia che il tipo di allenamento intensivo, preliminare per la pratica degli sport da contatto, come Deadfight, boxe, MMA e arti marziali, stimola nel breve periodo la produzione di due fondamentali proteine: SIRT 1 e SIRT 3.A loro volta, le Sirtuine regolano importanti vie metaboliche e sono coinvolte in molti processi biologici come la sopravvivenza e il metabolismo cellulare, la riparazione del DNA e la restrizione calorica. I sette membri di questa famiglia di enzimi sono considerati potenziali alleati per il trattamento di patologie come le malattie neurodegenerative, cardiovascolari e cancro.

Deadfight, cos’è

Deadfight, nuovo e seguitissimo format di combattimenti di Free Fighting ,comprende un unico round da 90 secondi, spettacolare ed esplosivo e,alla sua seconda edizione, sta già riscuotendo un enorme successo, anche tra i VIP.  Secondo studi scientifici, l’esercizio fisico intenso, come quello praticato per la preparazione ai match di Deadfight promuove la salute cardiocircolatoria e la resistenza, permettendo di mantenere attiva la massa muscolare e bruciare più grassi anche durante il riposo. Inoltre aiuta a modulare la glicemia e la pressione sanguigna, oltre che a stimolare la produzione endogena di Sirtuine – spiega Ione Acosta, trainer dei Vip, come il calciatore Modibo Diakité, la principessa Arabella von Liechtenstein, ma anche di designer del calibro di Annelie Hofstrom e della PR Matilde Carli -.L’analisi ha evidenziato che l’attivazione di queste proteine, grazie anche alla pratica sportiva eseguita quotidianamente, per micro-sessioni intense intervallate da riposo, può aiutare a mantenerci in salute e a prevenire l’insorgenza di malattie anche gravi».

Il massimo in 90 secondi

Nella gabbia di Deadfight si dà il massimo per un unico round da 90 secondi, il format sta già riscuotendo un largo consenso da parte di appassionati, praticanti e pubblico, come ha testimoniato il secondo evento romano di qualche giorno fa, dove fighters dilettanti e professionisti hanno combattuto offrendo uno spettacolo che non si era mai visto fino ad ora. «Il secondo ciclo di incontri, 10 in totale – spiega Marco Menichelli, Founder e Presidente di Deadfight Championship – ha visto la partecipazione di atleti dai 60 ai 100 kg nonché di un giudice di prestigio, Carlo Pedersoli Jr, orgoglio nazionale delle discipline da combattimento all’estero che ha gareggiato nelle più grandi promotion al mondo come: UFC, Bellator e Cage Warriors». Doti sportive che anche lui sostiene di aver ereditato dal compianto nonno, il popolarissimo attore Carlo Pedersoli in arte Bud Spencer. Con lui anche Silvia Bratina, Fabrizio Di Giuseppe e Luigi Vertulli. Questa seconda edizione del Deadfight Championship avrebbe dovuto inaugurare anche imatch tra personaggi famosicon Alessandro Tripoli, il parrucchiere dei Vip, ma il suo avversario avendo subito un infortunio, non ha potuto partecipare all’incontro. Alla serata erano inoltre presenti ospiti d’eccezione come gli attori Alessandro Bernardini (Suburra) e Giancarlo Porcacchia (Dogman).

 

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