Voci della Sanità 30 Gennaio 2019 17:13

Legge Bilancio, SMI: «No all’obbligo di certificazione Inail senza contrattazione nazionale»

«Il comma 526 della legge di bilancio 2019 impone ulteriori oneri burocratici ai medici dipendenti e convenzionati SSN con le certificazioni INAIL». È la dichiarazione di Gian Massimo Gioria, Responsabile Nazionale SMI per l’Assistenza Primaria. «Rifiutiamo ogni logica impositiva. La legge di bilancio individua lo stanziamento di fondi del tutto insufficienti per le certificazioni INAIL. […]

«Il comma 526 della legge di bilancio 2019 impone ulteriori oneri burocratici ai medici dipendenti e convenzionati SSN con le certificazioni INAIL». È la dichiarazione di Gian Massimo Gioria, Responsabile Nazionale SMI per l’Assistenza Primaria. «Rifiutiamo ogni logica impositiva. La legge di bilancio individua lo stanziamento di fondi del tutto insufficienti per le certificazioni INAIL. Sono infatti, 641.000 infortuni riconosciuti nel 2017 a fronte di 25.000.000 di euro stanziati. Chiediamo un immediato tavolo di trattativa, dove venga riconosciuto il lavoro dei medici dipendenti e convenzionati. Basta con il criterio della quota capitaria. I medici hanno diritto a veder riconosciuto il loro lavoro sulla base di quanto effettivamente svolto e chiedono di aprire la contrattazione per aver riconosciuto il compenso per la prestazione effettivamente svolta», continua la nota.

«Per queste ragioni diciamo no all’inglobamento nella quota capitaria, no alla cooptazione coatta dei medici per conto dell’INAIL, né tanto meno, resteremo fermi dinnanzi a ulteriori carichi burocratici. Rivendichiamo, invece, un immediato snellimento delle procedure INAIL con la fornitura password attraverso le ASL», continua ancora il sindacalista dello SMI.

«Lo diciamo a chiare lettere: nessun obbligo certificatorio è in vigore dal primo gennaio 2019 sino al rinnovo della contrattazione. Nella legge di Bilancio 2019 è previsto solo lo stanziamento del finanziamento al fondo indistinto, che nel merito giudichiamo del tutto inadeguato. I medici sono disponibili a certificare l’apertura e la continuazione del certificato on line e valutato e l’onere medico legale, spetta all’INAIL, attraverso i suoi medici dipendenti, procedere al rilascio dell’idoneità all’esenzione temporanea e alla chiusura dei certificati».

«I medici non sono più disposti a subire passivamente il decennale congelamento dei propri diritti contrattuali a fronte di imposizioni di legge che bypassano le organizzazioni sindacali. È la contrattazione che stabilisce ove allocare i fondi attraverso il confronto con i sindacati di categoria. Lo SMI si batterà contro i contenuti dal comma 526 della Legge di Bilancio 2019. Senza alcun Accordo Collettivo Nazionale si ledono i diritti dei medici e dei lavoratori della Sanità. Si convochi subito il tavolo di trattativa», conclude Gioria del Sindacato Medici Italiani.

Articoli correlati
Assistenza ambulatoriale diretta, SUMAI scrive a INAIL: «Perchè non sono stati recepiti gli ultimi accordi?»
«Le differenze economiche tra attività specialistica svolta presso le Aziende ASL e gli ambulatori INAIL in associazione alla carenza di medici specialisti ed alla ampia disponibilità di ore presso il SSN stanno determinando la progressiva desertificazione della specialistica INAIL» sottolinea il sindacato guidato da Antonio Magi
Infortuni, Inail: in 8 mesi oltre il 141% denunce in più in sanità
Tra gennaio e agosto gli infortuni sul lavoro sono aumentati di oltre il 38%. Rispetto allo stesso periodo nel 2021, i decessi sono diminuiti del 12%. Il settore della sanità resta quello più colpito
Quanto guadagnano i medici di medicina generale?
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
Quasi 80mila contagi Covid sul lavoro, più colpiti operatori sanitari e sociali
Con 80.994 contagi sul lavoro denunciati dall'Inail, i primi sei mesi di quest'anno pesano al momento per il 29,1% sul totale delle infezioni di origine professionale segnalate all’istituto dall’inizio della pandemia alla data dello scorso 30 giugno. I più colpiti sul lavoro sono i professionisti del settore della sanità e dell'assistenza sociale. Questo è quanto emerge dal 28esimo report nazionale elaborato dalla Consulenza statistico attuariale dell'Inail
Perché andare nelle Case della Comunità, se lo studio medico è sotto casa? Risponde Pina Onotri (SMI)
Il Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani, in un’intervista a Sanità Informazione ripercorre le principali criticità del PNNR. Le proposte: «Modificare la legge 502/92 e studiare un meccanismo flessibile di equivalenza scelta/ore, che permetta ai medici con un carico assistenziale inferiore al massimale di coprire un debito orario nelle case di comunità, retribuiti a quota oraria o capitaria»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...