Contributi e Opinioni 5 Agosto 2022 15:21

Quanto guadagnano i medici di medicina generale?

di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia

di Francesco Pazienza, segretario generale SMI Puglia
Quanto guadagnano i medici di medicina generale?

Gentile Direttore,

il contratto di lavoro dei medici di medicina generale (MMG) prevede per 1500, 1000 e 500 assistiti rispettivamente con 15, 10 e 5 ore almeno di apertura dello studio a cui va aggiunto l’orario per svolgere altri compiti. La maggior parte dei medici di medicina generale tiene lo studio aperto per molte più ore di quelle previste anche per l’esasperante burocrazia che grava sul lavoro di questi professionisti.

I medici di medicina generale italiani vengono descritti come superpagati e poi si scopre che guadagnano molto meno dei colleghi MMG di molti paesi europei. Negli ultimi anni i MMG vanno in pensione anticipata e i colleghi giovani rifiutano di fare questo lavoro per fare altro. Come mai visto che si guadagna tanto e si lavora poco?

Privilegiati perché convenzionati? È bene chiarirlo: sapete perché i medici sono convenzionati e non dipendenti? Allo Stato, semplicemente, non conviene perché il medico convenzionato costa meno di un terzo rispetto al medico dipendente per avere lo stesso lavoro.

Il MMG non ha diritto alla malattia e alle ferie e in questo ultimo caso è il medico stesso che  paga il collega che  sostituisce. Non viene riconosciuto l’infortunio sul lavoro. Buona parte della contribuzione pensionistica la paga il medico stesso. Non viene riconosciuta l’interdizione al lavoro per le colleghe in gravidanza che, come accade, lavorano sino a qualche giorno prima del parto. Paghiamo il fitto dello studio, le bollette di gas, luce, acqua, tari  e  smaltimento rifiuti speciali. Paghiamo lo stipendio al personale di studio da noi assunto, ricevendo dall’ASL una indennità insufficiente a coprire l’intera somma da noi corrisposta al lavoratore.

Vi sono, poi, alcuni medici che guadagnano di più semplicemente perché lavorano di più. Questo accade in quelle realtà in cui le ASL, preoccupandosi di dare servizi migliori al cittadino, autorizzano prestazioni altrove negate.

I medici vivono un periodo di grandi difficoltà determinato anche dalla disorganizzazione del Sistema Sanitario Nazionale, evidenziata dalla pandemia. È questa la ragione delle dimissioni di tanti medici dagli ospedali pubblici, della fuga dai Dipartimenti di Emergenza-Urgenza – 118, dei prepensionamenti dei MMG e del trasferimento all’estero di ben 13.000 giovani medici negli ultimi 3 – 4 anni con evidenti ricadute sulla qualità delle prestazioni offerte ai cittadini italiani.

La soluzione è investire nel Sistema Sanitario Pubblico equo ed universalistico piuttosto che percorrere, come si sta facendo, la scorciatoia verso un Sistema Sanitario privato a cui alcune forze nel Paese intendono tirare la volata.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Sport in ricetta medica, Sbrollini (Iv): «Aiutiamo a crescere sani i giovani, SSN ne beneficerà»
La senatrice di Italia Viva ripresenterà il disegno di legge sullo sport in ricetta medica e sulle detrazioni fiscali per l’attività sportiva: «A volte, a causa di difficoltà economiche, il genitore rinuncia a mandare il figlio a fare sport perché ci sono altre priorità». Medici di medicina generale e pediatri favorevoli
Medicina generale, la denuncia di Fismu: «Riforma ancora in alto mare, manca atto di indirizzo»
Le proposte della Federazione Italiana Sindacale Medici Uniti alla vigilia della segreteria nazionale di sabato del sindacato
Medicina generale, Bartoletti (FIMMG) ai pazienti: «Nessuno vi liquida, a ognuno il tempo che serve»
Con il vicepresidente FIMMG Bartoletti parliamo della specializzazione in medicina generale e della gestione dei pazienti, cosa rispondere a chi sostiene che il proprio medico non ha tempo?
Medicina territoriale, Cavicchi: «DM71 è una controriforma, non si può spaccare il medico di famiglia a metà»
Il professore di Sociologia delle organizzazioni sanitarie contesta la riforma dell’assistenza sanitaria territoriale in atto e mette in guardia dal rischio privatizzazione: «L’obiettivo è quello di mandare in pensione il medico di medicina generale pubblico e di sostituirlo con delle agenzie private, tremo all’idea»
di Francesco Torre
Medici di famiglia: «Di questo passo entro agosto saremo in piena emergenza». Prevale il test “fai da te” per non perdere le ferie
«Di questo passo, entro agosto potremmo trovarci in piena emergenza Covid. Uno scenario al quale i cittadini non pensano più, perché ritengono che il Covid sia ormai una banale influenza, senza comprendere che il virus può ancora essere letale»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...
Advocacy e Associazioni

Nasce l’Intergruppo Parlamentare “Innovazione Sanitaria e Tutela del Paziente”

L’Intergruppo punta in particolare a sviluppare strategie di programmazione sanitaria che integrino tecnologie avanzate, quali l’intelligenza artificiale e dispositivi medici innovativi, e...
Advocacy e Associazioni

HIV, è ancora emergenza: “Scarsa informazione, pochi test e tanto stigma”

Medici, Associazioni e Istituzioni, a pochi giorni dalla Giornata mondiale contro l’Aids, tornano a parlare di HIV per ridefinire l’agenda delle priorità. Presentato “HIV. Le ...