Voci della Sanità 21 Marzo 2019 16:53

Sanità, Foad Aodi (OMCeO Roma): «Bene delibera regionale Lombardia per garantire il pediatra e le cure ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno»

Il consigliere dell’OMCeO di Roma e Coordinatore Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e Area Riabilitazione dell’OMCeO di Roma Foad Aodi commenta la notizia della delibera regionale in Lombardia che garantisce le cure ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno fino all’età di 18 anni argomento che in passato ha sempre creato […]

Il consigliere dell’OMCeO di Roma e Coordinatore Area Rapporti con i Comuni e Affari Esteri e Area Riabilitazione dell’OMCeO di Roma Foad Aodi commenta la notizia della delibera regionale in Lombardia che garantisce le cure ai figli degli immigrati senza permesso di soggiorno fino all’età di 18 anni argomento che in passato ha sempre creato polemiche e scontro politico pro e contro l’apertura alle cure anche a chi è  senza permesso di soggiorno.

Il Consigliere dell’OMCEO fa un appello al Ministro della Salute e alla FNOMCeO per garantire il diritto della Salute a tutti gli immigrati compreso il pediatra e il medico di famiglia per i loro figli indipendentemente dalla situazione amministrativa e il permesso di soggiorno in tutte le regioni.

Infine Aodi ricorda «l’importanza del pediatra per tutti i bambini, sia per la prevenzione che per le cure e anche per combattere la circoncisione clandestina che per fortuna si sta riducendo grazie alla campagna fatta da tutte le istituzioni competenti dopo la denuncia dell’AMSI, Associazione medici di origine straniera in Italia, e che si registra oggi al 25 per cento dopo quella percentuale di 35 per cento di circoncisione fai da te e clandestina sollevata a dicembre dall’Amsi che invita a proseguire su quella strada a favore della legalità e far azzerare le circoncisioni clandestine e coinvolgere tutti i musulmani ed i loro figli nelle strutture autorizzate e pubbliche per eseguire la circoncisione rituale con costi accessibili e tutela della salute del bambino come chiediamo da 10 anni».

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