Voci della Sanità 7 Marzo 2023 20:45

Emicrania, le donne più colpite. E in tante rinunciano alla gravidanza

«Il 20 per cento delle donne con emicrania tende ad evitare la gravidanza per il timore di non poter trattare gli attacchi, per la paura di un peggioramento del dolore o per il timore che i farmaci per l’attacco o la prevenzione possano influire sullo sviluppo del feto», spiega Antonio Russo, Professore Associato di Neurologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”

Emicrania, le donne più colpite. E in tante rinunciano alla gravidanza

L’emicrania colpisce in prevalenza la donna (3 donne per ogni uomo) soprattutto durante l’età riproduttiva. Sono le fluttuazioni ormonali legate alle mestruazioni a rappresentare il fattore predisponente o scatenante più comune per l’emicrania.

Infatti, oltre il 50% delle pazienti riferisce una maggiore evenienza di attacchi di emicrania durante la finestra perimestruale, cioè nei giorni immediatamente prima o dopo il primo giorno del ciclo. Generalmente l’emicrania mostra frequentemente un miglioramento nel corso della gravidanza, in particolare dopo il primo trimestre, per poi ritornare all’incirca un mese dopo il parto. I fattori legati alle nuove condizioni e alle conseguenti modifiche dello stile di vita, come la mancanza di sonno e lo stress, possono rendere questo periodo un momento molto critico nella vita vita della donna.

«Il 20 per cento delle donne con emicrania tende ad evitare la gravidanza per il timore di non poter trattare gli attacchi, per la paura di un peggioramento del dolore o per il timore che i farmaci per l’attacco o la prevenzione possano influire sullo sviluppo del feto – spiega Antonio Russo, Professore Associato di Neurologia presso l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” e responsabile del Centro Regionale di Riferimento delle Cefalee e delle Algie Facciali  – . Inoltre, fino a circa il 25% delle donne riferisce un peggioramento dell’emicrania già durante la gestazione. Purtroppo al momento non abbiamo dati che ci permettono di usare con assoluta serenità i farmaci preventivi per l’emicrania, sia di vecchia che di nuova generazione. In tali casi un approccio preventivo non farmacologico (evitare fattori scatenanti o aggravanti, assicurare un’alimentazione adeguata e un numero di ore di sonno sufficiente, fare esercizio fisico e di rilassamento) dovrebbe essere sempre considerato di prima scelta».

«La gestione non ottimale dell’emicrania in corso di gravidanza ed allattamento può avere conseguenze rilevanti per sia per la madre che per il feto o il neonato come la malnutrizione, la disidratazione, la privazione del sonno, lo stress e la depressione – aggiunge l’esperto -. Pertanto fornire un trattamento antiemicrania adeguato nelle donne in gravidanza è imperativo, anche se la scelta della strategia adeguata non è sempre semplice e può frequentemente rappresentare una sfida».

«Fortunatamente per tali pazienti è possibile adottare strategie preventive non farmacologiche come i device – spiega il Professor Russo –. Questi permettono, attraverso la stimolazione dei rami periferici del nervo trigeminale, la modulazione dei meccanismi centrali che generano l’emicrania con risultati dimostrati in studi in cui la neurostimolazione trigeminale esterna, confrontata con stimolazioni placebo, ha mostrato profili di efficacia, tollerabilità e sicurezza molto significativi. È interessante sapere che la modalità di trattamento dell’emicrania mediante neurostimolazione esterna può essere utilizzata non solo come terapia di prevenzione ma anche per trattare gli attacchi di emicrania. Questo dato è molto importante e rappresenta un supporto  significativo per le pazienti in corso di gravidanza o allattamento».

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Emicrania, esperti a confronto alla Cattolica: «Costa 20 mld l’anno. Va trattata come malattia sociale»
Il professor Francesco Saverio Mennini chiede che «politica e istituzioni si attivino prendendo decisioni sul modello assistenziale e sulle risorse da destinare per il supporto di percorsi di cura adeguati, presa in carico precoce dei pazienti»
Dai calcoli renali all’artrite, i 20 dolori peggiori per un essere umano
Tra le condizioni che provocano più dolori, il Servizio Sanitario Nazionale britannico include l'endometriosi, l'artrite, e molte altre
Soffrite di emicrania con aura? Potrebbe dipendere da un buco nel cuore
Uno studio del Centro Cardiologico Monzino e dell’Università Statale di Milano per la prima volta spiega il meccanismo che correla l’emicrania al difetto cardiaco congenito del Forame Ovale Pervio (PFO) e come la regressione delle crisi emicraniche sia possibile a seguito dell’intervento percutaneo di chiusura del foro
Settimana mondiale cervello, Berardelli (Sin): «Non sono solo malattie “per vecchi”, colpiscono anche i giovani»
In Italia, la campagna di sensibilizzazione, che quest’anno sarà dedicata a “Le stagioni del Cervello”, si svolgerà dal 14 al 20 marzo. Sette giorni in cui, in modalità virtuale o in presenza, i neurologi apriranno le proprie porte ai cittadini
Emicrania: come vincerla? Nel Manifesto pubblicato da Fondazione Onda le novità e le linee guida
È la terza patologia più diffusa al mondo, colpisce in prevalenza le donne (in Italia sono 11 milioni), con un costo annuo per paziente pari a 4352 euro. Il manifesto “Uniti contro l’emicrania” vuole informare i pazienti sulle novità farmacologiche e sostiene la formazione dei medici di medicina generale per cercare di ridurre i tempi di attesa per la diagnosi, che oggi arrivano anche a 20 anni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Tutti pazzi per il farmaco che fa dimagrire. Aifa: possibili carenze per diabetici e obesi

Promosso dalla scienza come «svolta» contro l'obesità, ma acquistato e osannato da numerosi vip sui social come strategia per dimagrire, ora il farmaco semaglutide rischia di divent...
Salute

Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci

Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il coll...
di Mario Zimbalo
Covid-19, che fare se...?

Il vaccino anti-Covid-19 può avere effetti collaterali anche se è passato molto tempo?

È una domanda «ritornata in voga» nei giorni scorsi, quando il celebre attore italiano, Jerry Calà, è stato costretto a lasciare il set per un malore che poi si &egrav...