Spesso nei pazienti con fibrillazione atriale non vengono prescritti gli anticoagulanti per il rischio sanguinamento, ma ora si aprono nuovi scenari. È in corso lo studio registro internazionale ETNA AF che valuta l’impiego di edoxaban nella pratica clinica in più di 26mila pazienti affetti da fibrillazione atriale. De Caterina (Università di Pisa): «Non è stato osservato un aumento degli eventi emorragici intracranici in funzione dell’età»
I dati presentati da Daiichi Sankyo all’ESC forniscono nuove evidenze sull’uso di edoxaban in popolazioni vulnerabili di pazienti fragili, anziani e con insufficienza renale e fibrillazione atriale
Una recente ricerca ha dimostrato il legame tra yoga e salute del cuore. L’antica disciplina indiana è collegata al miglioramento dei sintomi nei pazienti cardiopatici
I dati del registro ETNA-AF-Europe sono stati pubblicati su European Heart Journal e indicano che l’incidenza di ictus, embolia sistemica e sanguinamento maggiore è bassa nei pazienti con fibrillazione atriale trattati con edoxaban nella pratica clinica quotidiana
Al Santo Stefano di Prato l’intervento straordinario da parte di Mauro Maioli e Sergio Berti, del dipartimento di cardiologia. L’85 operato resisteva agli anticoagulanti e aveva una fibrillazione atriale. Ora è in buone condizioni
Il prossimo 16 novembre sbarca a Milano la mostra audio-visiva itinerante di Daiichi Sankyo con un corner dedicato allo screening gratuito della fibrillazione atriale. L’appuntamento è alla Galleria del Corso di Milano, dalle 10 alle 18
Dal registro globale ETNA-AF, i risultati real-world sui pazienti anziani europei affetti da fibrillazione atriale (FA) non valvolare trattati con edoxaban, ad un anno hanno dimostrato una bassa incidenza di emorragie potenzialmente fatali e di eventi cardiovascolari. Il programma globale ETNA-AF attualmente è il più ampio e completo registro di dati sull’utilizzo, l’efficacia e la sicurezza di un singolo anticoagulante orale diretto in pazienti con FA trattati nel “mondo reale”
Pur non essendo un’aritmia di per sé pericolosa per la vita, la fibrillazione atriale può esporre a delle complicanze che, in alcuni casi, possono rivelarsi molto invalidanti. Se n’è parlato al convegno “Presa in carico assistenziale e terapeutica del paziente anziano” organizzato a Roma da Onda e Daiichi Sankyo
I costi di gestione di questa patologia ammontano a circa 5mila euro per paziente all’anno. Il Direttore di Elettrofisiologia e Aritmologia Clinica Ospedale Rho-Garbagnate spiega: «Innovazione tecnologica consente di gestire il paziente a casa sua. Questo facilita anche i caregiver che sono sollevati da tutta una serie di compiti»
Lo studio ENTRUST-AF PCI ha raggiunto l’endpoint primario di sicurezza di non inferiorità relativamente al sanguinamento tra la doppia terapia a base di edoxaban e la triplice terapia antitrombotica con AVK in pazienti con FA dopo l’impianto di uno stent. I risultati pubblicati su The Lancet e presentati al Congresso ESC 2019