Salute 16 Giugno 2023 10:58

I bimbi che ricevono cure amorose sono più bravi in materie Stem (campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico)

I bambini che ricevono cure attente sin da neonati e per tutta l’eta’ prescolare, in ambiente caloroso, solidale e stimolante (ad esempio al nido o alla scuola dell’infanzia), ottengono risultati migliori in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (le discipline Stem), in particolare i bambini provenienti da ambienti a basso reddito: lo rivela uno studio […]

I bimbi che ricevono cure amorose sono più bravi in materie Stem (campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico)

I bambini che ricevono cure attente sin da neonati e per tutta l’eta’ prescolare, in ambiente caloroso, solidale e stimolante (ad esempio al nido o alla scuola dell’infanzia), ottengono risultati migliori in campo scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico (le discipline Stem), in particolare i bambini provenienti da ambienti a basso reddito: lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Developmental Psychology. “I nostri risultati suggeriscono che la qualita’ dell’assistenza nella prima infanzia puo’ costruire una solida base per una traiettoria di successo nelle materie Stem”, dichiara l’autore dello studio Andres Bustamante dell’Universita’ della California Irvine.

Molti studi hanno dimostrato che un’assistenza di qualita’ superiore nella prima infanzia e’ associata a una migliore preparazione scolastica per i bambini, specie quelli provenienti da famiglie a basso reddito. Bustamante ha esaminato i dati di 979 famiglie dalla nascita del bambino nel 1991 fino al 2006. Nell’ambito dello studio, osservatori qualificati hanno visitato gli asili nido e le scuole materne di tutti i bambini iscritti per 10 o piu’ ore alla settimana. Gli osservatori hanno visitato i bambini all’eta’ di 6, 15, 24, 36 e 54 mesi e hanno valutato due aspetti dell’assistenza all’infanzia: la misura in cui gli assistenti hanno fornito un ambiente caloroso e solidale e hanno risposto agli interessi e alle emozioni dei bambini e la quantita’ di stimoli cognitivi forniti attraverso l’uso di un linguaggio ricco, ponendo domande per sondare il pensiero dei bambini e fornendo feedback per approfondire la comprensione dei concetti. I ricercatori hanno poi esaminato i risultati degli studenti nelle materie Stem alle elementari e alle superiori.

Complessivamente, i ricercatori hanno riscontrato che entrambi gli aspetti della qualita’ delle cure (maggiore stimolazione cognitiva e migliore sensibilita’ -reattivita’ del caregiver) predicevano maggiori risultati in ambito Stem alla fine della scuola elementare (terza, quarta e quinta elementare), che a loro volta predicevano maggiori risultati in ambito Stem nella scuola superiore all’eta’ di 15 anni. Un adulto (educatore, genitore etc) sensibile e reattivo nella prima infanzia e’ stato un indicatore piu’ forte di buoni risultati Stem alle superiori specie per i bambini provenienti da famiglie a basso reddito.

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...
Advocacy e Associazioni

XVIII Giornata europea dei diritti del malato. Contro la desertificazione sanitaria serve un’alleanza tra professionisti, cittadini e istituzioni

La carenza di servizi sul territorio, la penuria di alcune specifiche figure professionali , la distanza dai luoghi di salute in particolare nelle aree interne del Paese, periferiche e ultraperiferich...