Un intervento alla tiroide che non lascia nessuna traccia sul collo. L’operazione di tiroidectomia trans-ascellare robot-assistita è stata eseguita al Gemelli Giglio di Cefalù su una paziente siciliana di 22 anni dimessa dopo due giorni e in ottime condizioni.
A guidare l’intervento il professore Marco Raffaelli, direttore del centro di malattie endocrine e obesità del Gemelli Giglio. Utilizzando l’approccio trans-ascellare robot-assistito la regione del collo resta completamente indenne da cicatrici perché il chirurgo rimuove la ghiandola passando attraverso un’incisione praticata a livello del cavo ascellare. Da qui vengono introdotte le ‘braccia’ del robot e la telecamera che permette una visione tridimensionale ed ingrandita. Gli strumenti chirurgici vengono guidati in una sorta di ‘tunnel’ sopra il muscolo pettorale fino a raggiungere la regione anteriore del collo, dove si trova la tiroide”.
La tiroidectomia trans-ascellare robot-assistita è effettuabile in casi selezionati. Si tratta di una tecnica messa a punto nella Corea del Sud che man mano si sta diffondendo anche nel mondo occidentale affiancandosi alla chirurgia tradizionale, che prevede un’incisione alla base del collo, e alla tecnica mininvasiva endoscopica che determina in una piccolissima cicatrice nella regione anteriore del collo.
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