di Sandro Petrolati, coordinatore Commissione Emergenza Urgenza ANAAO Assomed
Cappiello (Anaao): «Il problema è nazionale, ed è il fallimento del modello unico di medico del Pronto Soccorso»
A mandare in tilt i reparti di emergenza-urgenza non è solo il Covid-19, ma anche l’influenza stagionale. Il presidente SIS 118: «Per ogni ambulanza bloccata, c’è un paziente a bordo in attesa di cure e un altro che aspetta ancora il primo soccorso»
Appuntamento a Roma il 17 novembre alle 12.30 in piazza Santi Apostoli. I motivi della protesta, Manca (Simeu): «Fermare la fuga di medici e specializzandi, ottenere il riconoscimento di lavoro usurante e maggiore protezione contro le aggressioni»
90 milioni in Finanziaria per i medici, infermieri e operatori dell’Emergenza: così Speranza punta a risolvere la mancanza di professionisti in quei reparti. I commenti di Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Nursing Up e Fiaso
Un manifestante della protesta No Green Pass di sabato a Roma era lì in attesa di cure. Insieme ad amici e parenti hanno sfondato la porta d’ingresso del Ps, distrutto apparecchiature sanitarie e aggredito gli operatori. Ruggiero (Nessuno Tocchi Ippocrate): «Copione ormai noto, a Napoli c’è un’aggressione ogni tre giorni»
«La pandemia ci ha insegnato che è sbagliato accentrare tutta l’assistenza a livello ospedaliero», spiega la Senatrice M5S Maria Domenica Castellone che lancia una proposta: «I medici che lavorano da più di cinque anni in emergenza-urgenza passino dalla convenzione alla dipendenza»
Di Silverio: «Il problema ha radici profonde acuite dal Covid. I carichi di lavoro sono diventati insostenibili e la retribuzione non è commisurata all’onerosità e alla tipologia di lavoro, a cui si somma una sostanziale assenza di sicurezza»
Carenze nei pronto soccorso in tutta Italia e sempre meno medici vogliono intraprendere questa specializzazione. La sindacalista: «Spesso non viene rispettata la legislazione europea sull’orario di lavoro e vengono negate le ferie. Serve una riforma che consenta al medico di pronto soccorso di avere la capacità di gestire tutte le patologie che incontra»
Nonostante due anni di pandemia, i giovani medici non scelgono volentieri Pronto Soccorso e Rianimazione come specializzazioni. 456 e 166 i posti vacanti nelle due discipline, anche se si attende lo scorrimento. Perché? Si lavora tanto, non si fa carriera e si rischiano aggressioni