L’antivirale Paxlovid sviluppato contro Covid-19, non solo riduce le probabilità di ospedalizzazione e morte, ma diminuisce anche il rischio di sviluppare il Long Covid. Almeno questo è quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento Veterans Affairs degli Stati Uniti
I medici vogliono maggiori informazioni su Paxlovid, dopo che sono stati riportati alcuni casi di ricadute in seguito al trattamento antivirale
Autorizzato da Aifa a febbraio, Cattelan (primario malattie infettive Ospedale di Padova): «Attenzione alle interazioni con altri farmaci, ma è il miglior antivirale oggi contro la variante B2 di Omicron, riduce il rischio di infezione grave fino all’88%»
Il Paxlovid è il primo antivirale orale per Covid raccomandato in Ue. L’Agenzia europea per i medicinali precisa che verrà somministrato ai pazienti ad alto rischio di sviluppare la malattia in forma grave
In base ad osservazioni cliniche preliminari l’assunzione di una compressa che contiene l’associazione precostituita di due principi attivi sofosbuvir/velpatasvir bloccherebbe la replicazione del Sars-CV-2. Vediamo come con Antonio Izzi, infettivologo del Cotugno di Napoli, e Vincenzo Messina, infettivologo del S. Anna e San Sebastiano di Caserta