Voci della Sanità 20 Giugno 2023 09:14

Al Grassi di Ostia l’Ordine TSRM PSTRP di Roma dà il buon esempio: la donazione di sangue diventa una festa con volontari e professionisti

Una delegazione dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Prevenzione e della Riabilitazione di Roma e Provincia si è recata il 17 giugno presso il Servizio Immunotrasfusionale S. I. M. T. dell’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia per dare il buon esempio e donare il sangue

Donare il sangue è un gesto semplice e, al contrario di quello che in tanti pensano, assolutamente privo di rischi. Basta armarsi di buona volontà e di voglia di aiutare il prossimo. Una delegazione dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Prevenzione e della Riabilitazione di Roma e Provincia si è recata il 17 giugno presso il Servizio Immunotrasfusionale S. I. M. T. dell’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia per dare il buon esempio, donare il sangue e tracciare una strada che porterà l’Ordine romano a compiere altre iniziative analoghe nelle Asl del territorio. Una “buona consuetudine” nata in occasione della Giornata Mondiale per la donazione di Sangue 2023 e realizzata anche grazie alla collaborazione dell’Associazione Gruppo Donatori Volontari Amici del Servizio Trasfusionale dell’Ospedale G.B. Grassi.

I dati del 2022 non sono soddisfacenti: in Italia solo il 2,7 per cento della popolazione dona il sangue. Se da un lato si registra un leggero aumento dello 0,4% rispetto al 2021 dei donatori, dall’altro cala la raccolta di plasma e preoccupa, inoltre, il calo tra i più giovani che nel 2022 è stato del 2%.

Possono donare tutte le persone in buona salute tra i 18 e i 65 anni: si compila un questionario anamnestico, poi c’è il confronto con il medico, si fanno dei test di laboratorio preliminari e infine, se tutti i requisiti sono rispettati, si dona. Persino i fumatori possono donare: basta non fumare nelle due ore precedenti la donazione.

Dal Centro di Ostia confermano il momento non favorevole per la donazione: dopo il boom degli anni del covid il trend è in calo. L’estate il momento peggiore: complice il caldo e le vacanze le donazioni crollano. Eppure, non cala il bisogno di sangue: una trasfusione può essere necessaria per numerosi motivi, dagli incidenti stradali alle malattie genetiche.

A Ostia è stata una “festa della donazione”: i volontari del centro e i rappresentanti delle 18 professioni afferenti all’Ordine che hanno partecipato all’iniziativa con grande entusiasmo. Numerosi i professionisti sanitari dell’Ospedale che hanno aderito all’iniziativa.

«Quella di Ostia è solo la prima tappa di una serie di iniziative che ci porterà anche in altri grandi ospedali di Roma e provincia. Vogliamo esportare l’iniziativa anche a livello della Federazione e, se possibile estenderla, anche agli altri Ordini sanitari. Gli Ordini sono Enti sussidiari dello Stato e sulla donazione di sangue i professionisti sanitari devono essere in prima linea. A Roma e Provincia solo noi abbiamo oltre 13mila iscritti: se riusciamo a sensibilizzare i nostri iscritti possiamo offrire un contributo importante alla raccolta di sangue e plasma nella Capitale dato il potenziale di donatori. Continueremo a lavorare nei prossimi mesi per sostenere la cultura della donazione e della solidarietà” sottolinea Andrea Lenza, Presidente dell’Ordine di Roma.

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