Lavoro 1 Aprile 2021 10:42

Decreto Covid, la delusione di medici e professionisti sanitari. Anelli (FNOMCeO): «Tutela insufficiente»

Il Ministro Speranza esprime soddisfazione per il DL e ribadisce «l’impegno di tutto il governo a lavorare, in sede di conversione del decreto, ad una protezione legale per il personale sanitario impegnato nell’emergenza»

Decreto Covid, la delusione di medici e professionisti sanitari. Anelli (FNOMCeO): «Tutela insufficiente»

Scudo penale per i vaccinatori e vaccino Covid-19 obbligatorio per i sanitari. È quanto prevede il Decreto Covid approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri.

In caso di osservanza delle indicazioni relative alla vaccinazione, viene esclusa, infatti, la responsabilità del personale sanitario per i delitti di omicidio colposo e lesioni personali colpose, conseguenti alla somministrazione di un vaccino anti Sars-Cov-2. Inoltre, è obbligatoria e gratuita la vaccinazione per prevenire il Sars-CoV-2 per tutti gli esercenti le professioni sanitarie. Costituisce «requisito essenziale per l’idoneità all’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative». La non ottemperanza all’obbligo può portare «all’assegnazione a diverse mansioni ovvero sospensione della retribuzione».

Anelli (FNOMCeO): «Incompleta e insufficiente la tutela penale per i professionisti»

L’insoddisfazione dei medici si manifesta nelle dichiarazioni del Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli. «Non possiamo nascondere un po’ di delusione – dichiara -. I provvedimenti a tutela dell’operato dei professionisti durante il Covid non recepiscono appieno le richieste avanzate dal mondo medico. E anche le norme che introducono il cosiddetto “obbligo vaccinale” per i sanitari sono in realtà poco incisive. Avevamo auspicato – precisa – che a condizioni straordinarie corrispondessero interventi straordinari, che sollevassero il medico da atti professionali compiuti in un contesto emergenziale». I provvedimenti, secondo Anelli, «non aggiungono nulla di nuovo – sottolinea –. Sarebbe utile una norma di legge più generale e strutturata, che consentisse la protezione del personale sanitario e dei pazienti».

Anaao Assomed: «Provvedimento al di sotto delle necessità»

Espone la sua delusione anche il Segretario Nazionale Anaao Assomed Carlo Palermo «non tanto per l’obbligo di vaccinazione quanto per la limitazione della tutela giudiziaria degli esercenti la professione sanitaria alla sola pratica della vaccinazione». Il segretario individua la «non volontà di cogliere l’essenza dei problemi che, da molti mesi, inutilmente, cerchiamo di mettere in evidenza».

«Sul punto dell’obbligo vaccinale non solleviamo obiezioni – spiega Palermo -. Poco convincente, invece, appare il secondo punto». In piena emergenza sanitaria «il rischio di una pandemia giudiziaria non è remoto. Per questo abbiamo chiesto una norma che preveda la punibilità solo per dolo o colpa grave, una colpa grave non generica ma commisurata alle reali situazioni operative dell’ultimo anno, per l’insieme delle attività di diagnosi, cura e prevenzione prestate nel corso di tutto il periodo. Non può bastare una tutela legata alla sola procedura vaccinale, che comporta un rischio assolutamente minimo» evidenzia Palermo. «Da oggi, senza una modifica del decreto durante l’iter parlamentare» i sanitari sono «vittime della mancanza di coraggio e della perdita di memoria da parte della politica».

Speranza: «C’è l’impegno a lavorare ad una protezione legale»

Dopo aver manifestato «soddisfazione per un decreto-legge che mette la tutela della salute al primo posto», il Ministro della Salute, Roberto Speranza rassicura quindi i sanitari. «C’è l’impegno di tutto il Governo a lavorare, in sede di conversione del decreto, ad una protezione legale per il personale sanitario impegnato nell’emergenza che vada oltre la semplice norma approvata oggi che riguarda le vaccinazioni» ha specificato al termine del Consiglio dei ministri.

Fials: «Bene obbligo di vaccinarsi ai sanitari, si estenda scudo penale a trattamenti»

La Fials accoglie con soddisfazione la presa di posizione del Governo sull’obbligo dei vaccini per i sanitari. «Almeno ora le singole aziende non prenderanno decisioni arbitrarie assegnando ferie d’ufficio o attivando procedimenti disciplinari al personale non vaccinato senza aver fatto alcun tentativo di moral suasion» spiega il segretario generale Giuseppe Carbone.

Appare meno convinta, invece, sullo scudo penale. «Non possiamo che essere d’accordo, ma pare essere maggiormente dettato dal fatto che tutti ad un tratto possono sostituirsi agli infermieri e vaccinare – specifica Carbone – piuttosto che dall’esigenza di tutelare chi da più di un anno è impegnato a fronteggiare l’emergenza».

Il segretario Fials ricorda che «in altri Stati lo scudo penale per i lavoratori della sanità esiste da decenni, esclusi i casi di dolo -. Non per nascondere misfatti, sia ben chiaro – conclude Carbone – ma si tratta di un diritto sacrosanto per i professionisti che ogni giorno prestano il proprio servizio per salvaguardare la salute della collettività, con risorse sempre più scarse e dovendo assicurare in emergenza prestazioni sempre più specialistiche».

Simit: «Approviamo la fermezza del Governo nei confronti degli operatori sanitari che rifiutano la vaccinazione»

Sono due i motivi che portano la Simit a convalidare la linea del Governo. «Innanzitutto, la necessità di azzerare il rischio di trasmissione nosocomiale dell’infezione del Sars-CoV-2 e della malattia da Covid-19 – sottolinea il Presidente Marcello Tavio – . In secondo luogo, il provvedimento è importante al fine di contrastare radicalmente le tesi negazioniste in un momento di grave pericolo per la salute pubblica. La campagna di vaccinazione degli operatori sanitari  – continua – si è svolta fino ad ora con regolarità, elevata adesione e ottima copertura; ma l’obiettivo resta “Tutti vaccinati!“».

Vaccini, Andeoni (Simit): «Non si comprende come una parte del personale sanitario possa ritenerli pericolosi»

Un sì fermo e deciso anche da parte di Massimo Andreoni, Direttore Scientifico Simit: «I vaccini rappresentano l’intervento medico che ha permesso di salvare più vite umane nella storia della medicina – evidenzia -. Non si comprende come una parte del personale sanitario possa ritenerli pericolosi mettendo in dubbio quelli che sono i principi fondamentali della medicina richiamati dal giuramento di Ippocrate che ogni medico fa proprio al momento della laurea».

Nursing Up, De Palma: «Norma equilibrata e non radicale»

Sul fronte dell’obbligo vaccinale per i sanitari, Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up dichiara: «Il provvedimento è equilibrato, tiene conto delle eccezioni relative a quei soggetti che non hanno certo scelto di propria sponte di non vaccinarsi, ma che dimostrano, per palesi ragioni di salute, di non poter essere sottoposti alla somministrazione».

De Palma approva la protezione legale inerente l’attività vaccinale: «Il Dl prevede una norma di esenzione dalla responsabilità penale – spiega – questo consente agli operatori sanitari di non sentirsi sulla testa una spada di Damocle e di lavorare con serenità».

Onotri (Smi): «Fornire vaccino monodose ai MMG»

Anche Pina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani plaude lo scudo penale per i medici impegnati nella campagna vaccinale: «È un primo obbiettivo raggiunto». Poi aggiunge: «Seriamo che ai medici venga fornito il vaccino monodose e che le farmacie possano collaborare quali fonti di approvvigionamento per i medici di medicina generale».

 

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Dagli igienisti della SItI una Guida alle buone pratiche vaccinali
La Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) ha presentato il documento "Guida alle buone pratiche vaccinali", con l'obiettivo di promuovere e garantire servizi vaccinali di eccellenza in tutto il territorio nazionale
di V.A.
Il Nobel per la Medicina ai «genitori» dei vaccini a mRNA contro il Covid e non solo
Drew Weissman, 64 anni, e Katalin Karikò, 68 anni, sono i due nuovi vincitori del Nobel per la Medicina 2023. I due scienziati hanno sviluppato la tecnologia che ha permesso, nel giro di pochissimi mesi, di sviluppare i vaccini anti-Covid a mRNA, che hanno salvato milioni di vite umane nel mondo
Covid: alta adesione degli over 60 ai vaccini ridurrebbe fino al 32% i ricoveri, le raccomandazioni nel Calendario per la Vita
Il board del Calendario per la Vita, costituito da diverse società scientifiche, ha redatto delle raccomandazioni per la campagna di vaccinazione anti-Covid per l’autunno-inverno 2023
di V.A.
Covid: pericolo scampato? Non per i pazienti fragili: l’appello di AIP OdV
Le infezioni da Sars-CoV-2, così come le altre malattie virali, rimangono un elemento di allerta. In Italia, infatti, si contano ancora circa 30 morti al giorno per infezioni Sars-CoV-2, molti dei quali fanno parte dei cosiddetti «pazienti fragili» (sono 1 su 5 in Italia)
I vaccini anti-Covid hanno salvato oltre 1 milione di vite in Europa
I vaccini contro Covid-19 hanno salvato almeno 1.004.927 vite in Europa, tra dicembre 2020 e marzo 2023. Lo ha stimato una nuova ricerca presentata al Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive (ECCMID) in corso a Copenaghen, in Danimarca. La stragrande maggioranza delle vite salvate, il 96%, erano individui di 60 anni d'età o più
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...