Salute 22 Gennaio 2021 15:12

“Mi sento bene”, il progetto di inclusività in cui la dermocosmesi specialistica incontra il sociale

La farmacista e cosmetologa Myriam Mazza: «Il nostro lavoro, in sinergia con quello del dermatologo, è la chiave per aiutare le donne a prevenire e trattare patologie cutanee invalidanti»

“Mi sento bene”, il progetto di inclusività in cui la dermocosmesi specialistica incontra il sociale

Sono passati quasi tre anni da quando la farmacista e cosmetologa napoletana Myriam Mazza fondò il progetto “Ricomincio da me – Laboratorio di Estetica Oncologica e Sociale” : un’iniziativa completamente autofinanziata e gratuita, attraverso cui la dottoressa Mazza, specializzata in Scienze e Tecnologie Cosmetiche all’Università di Ferrara e in Estetica Oncologica presso l’Istituto San Raffaele di Milano, nominata Farmacista dell’anno 2019 con gli Innovation & Research Award presso la Cosmofarma Exhibition, ha girato l’Italia in lungo e largo mettendo la sua professionalità e la sua passione al servizio delle pazienti oncologiche. L’obiettivo? Regalare alle donne la possibilità di usufruire di trattamenti di dermocosmesi specialistica che aiutassero non solo a mitigare gli effetti collaterali delle terapie, ma che consentissero alle donne alle prese con il cancro di riappropriarsi della propria femminilità.

Il progetto “Ricomincio da me” e la sua costola “Mi sento bene”

“Ricomincio da me” da allora non si è mai fermato e anzi si è arricchito, dall’anno scorso, di uno spin off intitolato “Mi sento bene”, rivolto alle donne che vivono in contesti urbani complessi come le periferie, e alle donne immigrate. Il progetto, che in questa fase si sta sviluppando attraverso webinar e incontri online per rispettare il distanziamento sociale, sta riscuotendo un grande successo.

Gli obiettivi di “Mi sento bene”

«L’aspetto e la salute della propria pelle – afferma la dottoressa – sono i nostri biglietti da visita verso il mondo che ci circonda. Credo fortemente che benessere sia sinonimo di prevenzione, e che la bellezza sia prima di tutto salute. Da questa consapevolezza, che mi accompagna da tutta la vita, ho deciso di allargare il progetto in termini di inclusività, coinvolgendo le donne che vivono in contesti difficili, e le donne immigrate. Situazioni in cui i disturbi cutanei possono diventare stigma sociale, così come il colore della pelle che, purtroppo, viene ancora vissuto come fonte di disagio».

«La dermocosmesi specialistica infatti – precisa – non riguarda solo le pazienti oncologiche, ma può trattare tutti quei disturbi come psoriasi, acne, o dermatite atopica che affliggono molte donne. Al tempo stesso, insegnare a prendersi cura di sé, del proprio benessere e della propria femminilità gioca un ruolo importantissimo nel lungo percorso di accettazione di sé con cui le donne immigrate si trovano ogni giorno a fare i conti».

La formazione ad hoc in dermocosmesi specialistica

«La branca della dermocosmesi specialistica, in cui mi sono specializzata, ha sofferto negli anni di un forte pregiudizio – osserva la dottoressa Mazza -. Fortunatamente, invece, in tempi recenti si è diffusa la consapevolezza che una formazione di questo tipo, in sinergia con il lavoro dello specialista dermatologo, sia fondamentale per la risoluzione delle patologie cutanee che possono essere anche molto invalidanti ed impattare considerevolmente sulla qualità della vita (e sulla psiche) di chi ne è affetto. Il mio obiettivo – conclude la farmacista napoletana – è far sì che le donne che vivono un disagio legato a problematiche di questo tipo, o che vogliono imparare il modo corretto di prendersi cura della propria pelle, possano trovare non solo gli strumenti per farlo, ma anche ascolto, condivisione e solidarietà».

 

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