Salute 24 Agosto 2022 17:24

In estate più malati che in inverno. Colpa del Covid o del caldo?

Questa estate sembra essersi verificato un aumento delle infezioni. Nel Regno Unito ipotizzano un legame con le restrizioni anti-Covid. Per Cricelli (Simg) ad essere determinante è il troppo caldo

In estate più malati che in inverno. Colpa del Covid o del caldo?

A leggere le molte lamentele condivise sui social si ha come l’impressione che in questa estate ci si è più ammalati che d’inverno. Nonostante il caldo, prima il raffreddore, poi l’influenza gastrointestinale, l’impetigine, la congiuntivite… Le vacanze di molti connazionali sono andate a monte a causa di questi fastidiosi contrattempi. Nel Regno Unito ambulatori e ospedali hanno riferito di aver registrato, in questa stagione, livelli maggiori di pazienti con raffreddori e disturbi intestinali. Molto più di quanto registrato in inverno. Nel nostro paese la sensazione è più o meno la stessa. Ma i dati sembrano non essere d’accordo. «Non abbiamo registrato particolari picchi di infezioni», dice Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg). «Probabilmente un numero maggiore di infezioni alla pelle e gastrointestinali le abbiamo rilevate a inizio estate, ma nulla di allarmante», aggiunge.

Nel Regno Unito si ipotizza un legame con le misure anti-Covid

Nel Regno Unito, invece, sembrano più preoccupati. Gli esperti ritengono che questo picco anomalo di malattie in estate sia dovuto in qualche modo all’emergenza Covid. Più precisamente ai forti limiti alla socializzazione imposti negli ultimi tre anni. Sono infatti convinti che non ci siano più virus o non ci siano virus più forti in circolazione rispetto al normale, ma solo che ci sono più persone che si stanno ammalando. Secondo questa teoria, mentre le limitazioni per il Covid hanno ridotto il rischio di entrare in contatto con il virus Sars-CoV-2, hanno anche ridotto le probabilità di contrarre malattie stagionali normalmente lievi.

Il sistema immunitario deve tenersi in allenamento

Paul Hunter, un esperto di malattie infettive presso l’Università dell’East Anglia, spiega che il sistema immunitario deve combattere regolarmente gli agenti patogeni per rimanere forte. E poiché l’immunità è così di breve durata, anche passare alcuni mesi senza molti contatti può rendere le persone vulnerabili a infezioni normalmente innocue. «In generale, la gravità delle reinfezioni è inferiore quando tali reinfezioni sono più vicine tra loro rispetto a quando sono a distanza di anni», dice. Secondo quindi l’ipotesi dei medici britannici, lo scarso contatto con i virus rende il sistema immunitario meno in grado di proteggersi dalle infezioni.

Cricelli: «Non il Covid, ma il caldo aumenta le infezioni in estate»

Non concorda con questa tesi Cricelli, più propenso a ritenere il caldo come principale responsabile delle infezioni no Covid in estate. «L’eccezionale caldo di questa estate potrebbe molto probabilmente aver portato a un aumento delle infezioni alla pelle e gastrointestinali, malattie che solitamente aumentano con il caldo», spiega il presidente della Simg. «Il clima caldo-umido favorisce infatti la diffusioni di queste infezioni, specialmente nei soggetti più fragili, come i bambini e gli anziani. Non a caso – continua – ogni estate il ministero della Salute registra un eccesso di mortalità che può essere più o meno alta in base alla frequenza e intensità delle ondate di calore». Più che le misure anti-Covid, Cricelli è convinto che sia quindi il caldo il principale responsabile delle «infezioni estive».

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: spray nasale con anticorpi protegge da infezione. Gli scienziati: “Approccio utile contro nuove varianti e in futuro anche contro altri virus”
I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno dimostrato che lo spray nasale anti-Covid sviluppato, a base di anticorpi IgA, può offrire protezione dall'infezione. O almeno così è stato nei topi su cui è stato testato, come riportato da uno studio pubblicato su PNAS. I risultati aprono la strada a una nuova strategia per proteggere le persone ad alto rischio a causa delle diverse varianti del virus Sars-CoV-2 e possibilmente anche da altre infezioni
Fiaso: Covid ancora in calo, ma preoccupa l’influenza
Si conferma in calo l’indice dei ricoveri Covid. La rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso fa registrare un complessivo -16% nell’ultima settimana del 2023. Secondo l'ultima rilevazione Fiaso i virus influenzali stanno avendo un impatto in termini assoluti maggiore sugli ospedali
di V.A.
Nel 2022 il caldo ha ucciso oltre 70mila persone in Europa, più di quanto stimato prima
Durante l'estate del 2022 la mortalità per caldo in Europa è stata piuttosto elevata, più di quanto precedentemente stimato. Uno studio condotto dall’Istituto di Barcellona per la salute globale, pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe, ha concluso che, a causa delle temperature elevate, si sarebbero verificati oltre 70.000 decessi nel Vecchio Continente lo scorso anno
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in commercio terapie di dubbia sicurezza ed efficacia
Ci sono la bellezza di 38 aziende che hanno messo in commercio presunti trattamenti a base di cellule staminali e di esosomi (vescicole extracellulari) per la prevenzione e il trattamento del Covid-19
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Advocacy e Associazioni

Oncologia, Iannelli (FAVO): “Anche i malati di cancro finiscono in lista di attesa”

Il Segretario Generale Favo: “Da qualche anno le attese per i malati oncologici sono sempre più lunghe. E la colpa non è della pandemia: quelli con cui i pazienti oncologici si sco...