Salute 28 Maggio 2020 12:00

Il Covid-19 riduce in fin di vita un diciottenne: salvato al San Raffaele con un trapianto mai tentato in Europa

La storia di Francesco e dell’equipe di terapia intensiva cardiochirurgica della struttura milanese, che gli ha impiantato dei polmoni nuovi. Nosotti (direttore del team): «Intervento difficile. I colleghi sono stati caparbi e coraggiosi»

Il Covid-19 riduce in fin di vita un diciottenne: salvato al San Raffaele con un trapianto mai tentato in Europa

Una storia che nessuno vorrebbe mai sentir raccontare. Un ragazzo di 18 anni, sano e nel pieno delle sue forze, ridotto in fin di vita da Covid-19 in quattro giorni. I medici del Policlinico di Milano però non si sono arresi, tentando un trapianto che aveva un solo precedente finora e salvandogli la vita.

Il suo nome è Francesco, è diventato maggiorenne da due settimane quando l’infezione da Sars-CoV-2 lo costringe a letto con una febbre altissima, è il 2 marzo. Il 6 marzo, solo quattro giorni dopo i primi sintomi, Francesco arriva in terapia intensiva al San Raffaele di Milano. L’8 marzo le sue condizioni critiche portano i medici a intubarlo. Seguono 20 giorni di terapie fallite, con il Covid-19 che continua a consumare i suoi polmoni giovani.

Il 23 marzo l’equipe dell’Unità di terapia intensiva cardiochirurgica dell’Irccs milanese decide di collegarlo alla macchina salvavita Ecmo, in circolazione extracorporea. Il virus continua a consumarlo lentamente anche se è attaccato alle macchine, il ragazzo sembra non potercela fare. A metà aprile il team di Chirurgia toracica diretto da Mario Nosotti decide per il trapianto, un intervento finora tentato esclusivamente in Cina. «Qui, oltre alle competenze tecniche – racconta Nosotti, direttore della Scuola di specializzazione in Chirurgia toracica all’università degli Studi di Milano – devo sottolineare la caparbietà e il coraggio dei colleghi del San Raffaele che, invece di arrendersi, ci hanno coinvolto in una soluzione mai tentata prima nel mondo occidentale».

LEGGI ANCHE: UN MACCHINARIO MANTIENE IL CUORE BATTENTE PER 6 ORE: TRAPIANTO SALVAVITA PER UN 45ENNE AL NIGUARDA

Quando Francesco viene inserito in lista d’attesa urgente nazionale è il 30 aprile. Da Roma si attiva la ricerca di organi ma il primo soggetto risulta inadatto, mentre le sue riserve finiscono. La svolta arriva meno di due settimane fa, quando una persona idonea e negativa al virus muore in un’altra regione. Si prepara il trasporto dei polmoni nuovi mentre al San Raffale Francesco viene delicatamente trasportato nelle sala dedicata agli interventi Covid.

Il personale della sala operatoria è pesantemente protetto dai dispositivi di protezione contro il virus, tra cui anche dei caschi ventilati, che impacciano i movimenti e affaticano. «Tanto che avevamo programmato un cambio di équipe chirurgica, così come di quella anestesiologica e infermieristica a intervalli regolari in modo da permettere ai colleghi di riprendere fiato», dice Nosotti.

L’intervento «si conclude perfettamente», spiegano dal Policlinico, e dopo circa 12 ore viene scollegata la circolazione extracorporea: «Non del tutto comune, soprattutto considerando che il paziente era collegato alla Ecmo da 2 mesi». Oggi Francesco è in ripresa. Sarà necessaria una lunga riabilitazione per poter tornare a una vita normale, ma è finalmente fuori pericolo dopo 58 giorni di dipendenza dalle macchine.

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SANITÀ INFORMAZIONE PER RIMANERE SEMPRE AGGIORNATO

 

Articoli correlati
Sclerosi multipla: trapianto di staminali cerebrali sicuro e duraturo
Il trapianto di cellule staminali cerebrali in pazienti affetti da sclerosi multipla secondaria progressiva è sicuro, molto ben tollerato e con possibili effetti duraturi e protettivi da ulteriori danni al cervello dei pazienti. È questo quanto emerge dallo studio coordinato dall’Ospedale IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e ideato da Angelo Vescovi dell’Università di Milano – Bicocca. I risultati di questa sperimentazione clinica di fase 1 sono stati pubblicati in copertina sulla rivista Cell Stem Cell
Midollo osseo, la guerra non ferma i trapianti: 5 donazioni tra Italia, Israele e Ucraina
I conflitti in Medio Oriente e in Ucraina non fermano le donazioni e i trapianti di midollo osseo. Sono stati ben cinque i prelievi di cellule-salva vita coordinati dal nostro paese nonostante le difficoltà logistiche connesse alle crisi internazionali
di V.A.
Sclerosi multipla, la terapia con cellule staminali può rallentare la progressione della malattia recidivante
Un gruppo di ricercatori svedesi ha valutata la sicurezza e l’efficacia della terapia con cellule staminali quando utilizzata come trattamento di routine piuttosto che in condizioni di sperimentazione clinica. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Neurology Neurosurgery & Psychiatry
Un trapianto di cellule polmonari potrebbe «curare» la BPCO
Per la prima volta, i ricercatori hanno dimostrato che è possibile riparare il tessuto polmonare danneggiato nei pazienti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) utilizzando le cellule polmonari degli stessi pazienti
Trapianto: nuovo dispositivo monitora i primi segni di rigetto
È più piccolo di una moneta, ma ha enormi potenzialità per coloro che subiscono un trapianto. Si tratta del primo dispositivo elettronico, messo a punto dai ricercatori della Northwestern University, che è in grado di monitorare in modo continuo la salute degli organi trapiantati in tempo reale
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...