Quattro le aree tematiche individuate dalla Commissione di Valutazione presieduta dalla dott.ssa Maria Pia Ruggieri, past president SIMEU per evidenziare impegno e buone pratiche sulla prevenzione della violenza contro medici ed infermieri messe a punto dalle tante aziende sanitarie e ospedaliere partecipanti
Appuntamento a Roma il 17 novembre alle 12.30 in piazza Santi Apostoli. I motivi della protesta, Manca (Simeu): «Fermare la fuga di medici e specializzandi, ottenere il riconoscimento di lavoro usurante e maggiore protezione contro le aggressioni»
Le indicazioni della Simeu (Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza) sulla riforma del 118, la struttura e organizzazione del servizio e la formazione e inquadramento del personale
Festeggiamenti ai tempi del lockdown, il medico di medicina di emergenza-urgenza: «Utilizzare materiale esplosivo all’interno delle abitazioni o in spazi ridotti amplifica il pericolo. A rischio arti superiori, vista e udito»
Il presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Da noi anche pazienti per tamponi o test sierologici e casi sospetti Covid che non trovano posto nei reparti dedicati. Ma in alcune aree d’Italia è stato dismesso il percorso differenziato, quindi in presenza di un solo positivo rischiamo di chiudere tutto il pronto soccorso»
Al via la campagna #Emdaychallenge con le foto di medici e infermieri alla fine del turno. La coordinatrice della Giornata Roberta Petrino: «Dove c’era personale sufficiente e competente e si poteva disporre di attrezzature all’altezza della situazione, l’emergenza coronavirus è stata gestita al meglio e con migliori risultati sulla salute della popolazione»
L’emergenza covid-19 che ha colpito duramente il nostro paese ha messo in evidenza lacune e carenze del nostro SSN, che ha retto grazie alla grande risposta degli operatori, ma che necessita di un intervento in tempi rapidissimi: Interventi strutturali nei Pronto Soccorso in modo da rendere stabili i percorsi differenziati dei pazienti, a iniziare dalle […]
Il presidente della Società italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Durante il lockdown, al nord Italia il calo di accessi nei pronto soccorso ha superato il 50%. Al Sud, le richieste di cure negli stessi reparti sono diminuite di 15-30 punti percentuali»
La Società Italiana della medicina di emergenza-urgenza: «Impossibile rispettare le distanze di sicurezza nelle sale d’attesa e negli spazi del Pronto soccorso perché i reparti non ricoverano i malati fino all’esito del tampone»
«Il calo certamente è frutto del timore del contagio diffuso fra la popolazione e dell’osservanza delle restrizioni sulla frequentazione di luoghi affollati imposte a livello istituzionale» così Salvatore Manca, presidente nazionale della Società italiana di medicina di emergenza-urgenza