Salute 21 Ottobre 2020 07:11

Perdita di capelli a ciocche o chiazze completamente glabre? L’alopecia può essere colpa del Covid

L’esperto: «Il 30% di chi ha contratto il virus, a distanza di tre mesi, soffre di alopecia. Anche lo stress da pandemia può causare una perdita consistente di capelli. Necessario affrontare il problema prima che si trasformi in un forte disagio psicologico»

di Isabella Faggiano
Perdita di capelli a ciocche o chiazze completamente glabre? L’alopecia può essere colpa del Covid

Paura di ammalarsi, isolamento, perdita del lavoro, crisi economica, malattia o morte di persone care. Sono tutte condizioni di stress che hanno caratterizzato questi mesi di pandemia e che possono incidere negativamente sul benessere di capelli e cuoio capelluto. Fino a causare l’alopecia.

«Il fenomeno – spiega Stefano Ospitali, ad del laboratorio tricologico Cr Lab – è dovuto sia alla contrazione del Covid-19, che alle ripercussioni emotive legate al periodo di emergenza vissuto. Da un recente sondaggio svolto dall’Indiana University School of Medicine su un gruppo di sopravvissuti al virus, è emerso, infatti, che più di un quarto delle persone, a distanza di tre mesi dalla contrazione del Covid-19, ha riportato un’insolita perdita di capelli a ciocche, fino a chiazze completamente glabre».

L’ALOPECIA: UN FENOMENO MOLTO DIFFUSO

Coloro che hanno subito gli effetti collaterali del Covid rappresentano una percentuale importante che va ad aggiungersi a quella di chi già soffriva di alopecia prima che la pandemia facesse la sua comparsa. «Il 70% degli uomini – continua l’esperto – trascorsi i venticinque anni comincia ad avere problemi di alopecia o di diradamento dei capelli. Tra le donne il disagio è maggiormente presente dopo la menopausa, con un’incidenza del 50%. Nel periodo pre-menopausa l’alopecia riguarda il 35% delle signore. Percentuale che scende al 18% tra le adolescenti».

CURARSI PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI

A qualunque età si presenti e qualunque sia la sua forma, dalla meno acuta alla più grave, è necessario intervenire prima che sia troppo tardi. «Bisogna prendersi cura dei propri capelli sempre, senza attendere che si diradino o che cadano a ciocche – suggerisce Ospitali -. Ai primi segnali di perdita è necessario sottoporsi immediatamente ad un check-up, attraverso il quale, grazie all’aiuto degli specialisti, si potrà trovare la soluzione più idonea: dai prodotti cosmetici, ai farmaci, fino al trapianto dei capelli nelle situazioni irreversibili».

LE CAUSE DELL’ALOPECIA

Oltre allo stress e alla malattia, così come accaduto a coloro che hanno cominciato a soffrire di alopecia durante la pandemia, le cause possono essere svariate. «Aspetti genetici, ormonali, problemi nutrizionali, esposizione ad inquinanti sono tutti fattori che possono concorrere alla perdita di capelli, – sottolinea l’esperto -. L’importante è trovare una soluzione che possa limitare il disturbo al minimo per non essere costretti a dover affrontare un altro problema nel problema. Vedere la propria immagine allo specchio modificata dalla perdita di capelli, infatti, può scatenare un forte disagio psicologico».

LA PERDITA DI CAPELLI INCIDE NEGATIVAMENTE SULLA NOSTRA PSICHE

A dimostralo anche alcuni studi condotti sulle donne che hanno dovuto sottoporsi ad uno o più cicli di chemioterapia. «Un progetto di ricerca, durato tre anni, che ha coinvolto i nostri laboratori e l’Istituto nazionale dei tumori – sottolinea Ospitali -, ha dimostrato che il 65% delle donne che si sottopone a trattamenti chemioterapici perde i capelli. E che l’8% di queste arriverebbe addirittura a rifiutare la chemio pur di non ritrovarsi completamente glabre. Ma il dato più interessante è che il 47%, a distanza di molti mesi dal trattamento chemioterapico, ricorda la perdita di capelli come l’aspetto più traumatico di tutto il percorso di cura».

«Per queste donne – continua – è stata messa a punto una protesi che permette di donare un aspetto di normalità in un periodo della vita che di normale non ha proprio nulla. Per lo stesso motivo, anche per chi ha cominciato a soffrire di alopecia durante la pandemia il consiglio è di prendersi cura della salute dei propri capelli. Prima – conclude l’esperto – che un cambiamento evidente del proprio aspetto possa peggiorare ulteriormente lo stato d’animo».

 

Iscriviti alla newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
I nei pelosi celano una molecola chiave per curare la calvizie
Sono brutti da vedere ma potenzialmente utilissimi per una nuova futura cura contro la calvizie. I nei pelosi, infatti, contengono una proteina che agisce come «potente attivatore della crescita dei capelli». Almeno questo è quanto emerso da uno studio dell'Università della California di Irvine, pubblicato sulla rivista Nature
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
I prodotti per stirare i capelli raddoppiano il rischio di cancro all’utero
Uno studio americano ha scoperto che le donne che utilizzano i prodotti per stirare i capelli hanno l'80% del rischio in più di sviluppare il cancro all'utero
Si possono bere alcolici quando si risulta positivi al Sars-CoV-2?
Il consumo di alcolici è controindicato quando si è positivi al virus Sars CoV-2. Gli studi mostrano infatti che gli alcolici possono compromettere il sistema immunitario
Dopo quanto tempo ci si può ammalare di nuovo di Covid-19?
Gli studi indicano che le reinfezioni con Omicron sono più frequenti. Una ricerca suggerisce un intervallo tra i 90 e i 640 giorni, un'altra tra i 20 e i 60 giorni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.