Salute 14 Settembre 2021 12:47

Nuovo Sistema Garanzia LEA, Aceti (Salutequità): «Nel 2019 sei Regioni inadempienti e troppe disuguaglianze»

L’analisi di Salutequità sui risultati del Nuovo Sistema di Garanzia dei LEA (NSG) del Ministero della Salute. «Pubblicare subito i dati 2020 e fare scelte giuste con prossima Legge di Bilancio»

Nuovo Sistema Garanzia LEA, Aceti (Salutequità): «Nel 2019 sei Regioni inadempienti e troppe disuguaglianze»

 Il Nuovo Sistema di Garanzia è la nuova metodologia per la valutazione della capacità delle Regioni di garantire i livelli Essenziali di Assistenza, che dovrà sostituire a partire dal 1° gennaio 2020 il vecchio sistema di monitoraggio dei LEA, così come previsto dal Decreto Ministeriale 12 marzo 2019.

Nel 2019, sono sei le Regioni valutate dal Ministero della Salute “inadempienti” nella capacità di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza: Valle D’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia.  Le maggiori criticità si riferiscono all’area Distrettuale (assistenza sanitaria territoriale) con ben 4 Regioni inadempienti: Valle D’Aosta, P.A. Bolzano, Basilicata e Calabria. Segue l’area prevenzione con 3 Regioni inadempienti: P.A. Bolzano, Calabria e Sicilia. Per l’area ospedaliera invece i punteggi più bassi in assoluto e più preoccupanti sono della Calabria e del Molise, quest’ultima alle prese ormai da diverso tempo con la riorganizzazione della rete ospedaliera.

La Regione Calabria è l’unica Regione ad essere “inadempiente” su tutte e tre le aree valutate dal Ministero della Salute (prevenzione, territorio e ospedale) con criticità rilevanti, ad esempio, nei programmi organizzati di screening oncologici, nel tempo di arrivo dei mezzi di soccorso, nell’assistenza domiciliare integrata, nell’assistenza ospedaliera. Tra le Regioni “adempienti” il punteggio più alto nell’area prevenzione lo ha centrato l’Umbria seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto, nell’area distrettuale spicca il Veneto seguito dall’Emilia Romagna, mentre nell’area ospedaliera il valore più alto è della P.A. di Trento seguita dall’Emilia Romagna. Rispetto ai valori del 2018, nel 2019 8 Regioni hanno visto peggiorare le proprie performance nella prevenzione, 5 Regioni nell’area distrettuale e 3 nell’area ospedaliera.

Ancora troppo ampie le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari rappresentate dalla forbice tra le migliori e le peggiori performance tra le regioni: oltre 40 punti di scarto per la prevenzione, circa 50 punti per il livello distrettuale e 48 punti per l’area ospedaliera. È quanto emerge dall’analisi realizzata da Salutequità, Organizzazione per la valutazione della qualità delle politiche per la salute, sui risultati della sperimentazione 2019 del Nuovo Sistema di Garanzia dei LEA (NSG) del Ministero della Salute.

«La situazione dei servizi sanitari regionali è più seria rispetto ai dati diffusi appena pochi giorni fa e relativi al vecchio monitoraggio LEA – dichiara Tonino Aceti, Presidente di Salutequità –. Nel 2019, infatti, con i dati del Nuovo Sistema di Garanzia, le Regioni “inadempienti” sui LEA salgono a 6, due in più rispetto ai dati del vecchio sistema (considerando anche le realtà a statuto speciale). Per non parlare, poi – aggiunge Aceti – del peggioramento delle performance di alcune Regioni rispetto al 2018 in aree dell’assistenza molto delicate come la prevenzione e l’assistenza territoriale, mentre la forbice dei punteggi tra le Regioni continua ad essere ancora troppo ampia. E lo scarto che c’è tra i risultati delle Regioni è un vero e proprio scarto tra i diritti dei cittadini che deve essere assolutamente eliminato rivedendo gli strumenti dei Piani di rientro e del commissariamento, ma anche le modalità di collaborazione Stato-Regioni» sottolinea Aceti.

Secondo il presidente di Salutequità è necessario «pubblicare subito anche tutti i dati del Nuovo Sistema di Garanzia relativi al 2020 perché solo in questo modo potremo misurare la reale resilienza del SSN nell’assistenza erogata ai pazienti NON-Covid nel pieno della pandemia rendere coscienza dei bisogni del SSN e fare scelte giuste e coraggiose nella prossima Legge di Bilancio. Dobbiamo programmare subito un SSN più forte – continua – che sappia far fronte al recupero delle prestazioni saltate in questo anno e mezzo e che sia in grado di garantire l’accesso alle cure per tutte le persone anche in caso di altri eventi pandemici. Infine, avanti tutta con il potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale prevista con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’approvazione degli standard del territorio e con il Patto per la Salute 2019-2021 che andrebbe rilanciato con forza su tutti i fronti» conclude Aceti.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Gemmato: «Presto sindrome fibromialgica grave tra malattie con diritto esenzione»
Il Sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha assicurato ai pazienti dell'Associazione italiana sindrome fibromialgica che il ministero della Salute e il Governo Meloni pone massima attenzione alle loro problematiche
Vaccino meningococco, Salutequità: «Recuperare le vaccinazioni mancate a causa del COVID-19»
La capacità delle Regioni di garantire l’accesso alle vaccinazioni da parte degli adolescenti è molto differenziata. Bene i dati di Valle d’Aosta, P.A. Trento, Veneto, FVG, Emilia-Romagna, Puglia e Basilicata
Malattie croniche intestinali in aumento, «incubo» per oltre 7 pazienti su 10
La vita di chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali  può essere un vero e proprio incubo. E' quanto emerge dall'indagine Better - Bisogni Assistenziali, Lavorativi, Legali e Sociali per la cura dei pazienti affetti da malattie infiammatorie Croniche dell'Intestino – presentata oggi al ministero della Salute da Amici Italia, in occasione di un convegno organizzato dall'associazione, su iniziativa del ministro della Salute, Orazio Schillaci
Fibromialgia, associazioni pazienti: «Vogliamo chiarezza su uso fondi delle Regioni»
Associazione Italiana Sindrome Fibromiagica (Aisf), Associazione Fibromialgici Libellula Libera APS e CFU Comitato Fibromialgici Uniti Italia Odv lanciano un appello alla trasparenza
«Con noi pazienti nella Commissione LEA si possono evitare errori e lentezze»
INTERVISTA | A Sanità Informazione parla Antonella Celano, presidente dell'Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare. Spiega le ragioni che hanno spinto ben 163 associazioni dei pazienti a scrivere e inviare una lettera aperta al ministro della Salute, Orazio Schillaci
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...