Salute 5 Agosto 2022 17:03

L’estate italiana 2022 è la più calda di sempre. Bollino rosso in 16 città

L’ondata di calore sarà molto intensa, ma di durata inferiore rispetto alle precedenti. Coldiretti: «La tendenza al surriscaldamento in Italia è evidente e la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio»

L’estate italiana 2022 è la più calda di sempre. Bollino rosso in 16 città

L’estate italiana 2022 è la più calda di sempre: cominciata con un mese e mezzo di anticipo (i meteorologi ne datano l’esordio il 10 maggio) ha visto alternarsi ben cinque ondate di caldo africano, senza significative tregue tra l’una e l’altra. Le temperature sono rimaste sempre vicine ai 40°C, spesso superandoli di gran lunga, facendo del Belpaese un territorio più caldo pure di alcune zone del Marocco, con un mare bollente quasi come il Mar Rosso ed il Golfo Persico.

Bollino rosso in 16 città italiane

Persino sulle vette del Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa, la colonnina di Mercurio ha segnato temperature di segno positivo. Anche il primo weekend di agosto sarà all’insegna del gran caldo. Sabato bollino rosso in 16 città italiane: Bolzano, Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona, Viterbo. A mettere in allerta gli italiani è il Ministero della Salute con il suo consueto bollettino sulle ondate di calore.

Il decalogo anti-caldo del Ministero

Il bollino rosso corrisponde all’allerta di livello 3, la più alta, ovvero «condizioni di emergenza per le ondate di calore con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche», ricorda il Ministero che ha messo a punto un decalogo, consultabile online, per difendersi dal caldo. La regola numero uno resta sempre quella di non uscire nelle ore più calde. Poi, il Ministero offre dei consigli pratici, come ad esempio la schermatura delle finestre esposte a sud e a sud-ovest con tende e oscuranti regolabili, per migliorare l’ambiente domestico e di lavoro. Acqua e frutta devono essere consumati in abbondanza e quotidianamente, moderando l’assunzione di caffeina e alcol.

La nuova ondata di calore

Nonostante le temperature del weekend saranno nuovamente e indiscutibilmente roventi, almeno una buona notizia c’è: «L’attuale ondata di calore sarà molto intensa, ma di durata inferiore rispetto alle precedenti», assicurano gli esperti de ilmeteo.it. Al Nord avremo un calo delle temperature già domenica, al Centro da lunedì e probabilmente da martedì torneremo a respirare anche al Sud, pure con qualche pioggia sparsa.

L’estata più calda di sempre

Ad oggi il 2022 si classifica come l’anno più caldo di sempre in Italia con una temperatura addirittura superiore di +0,98 gradi rispetto alla media storica, con precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola, con un calo del 45%. I dati sono frutto di un’analisi della Coldiretti, relativa ai primi sette mesi dell’anno, che ha rielaborato i dati del CNR-ISAC, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, che effettua rilevazioni in Italia dal 1800.

I record delle temperature

«Luglio 2022 si registra come il secondo luglio più caldo da quando vengono realizzate le misurazioni, secondo solo al 2003, così come lo sono stati anche maggio e giugno – spiega Michele Brunetti in un’intervista all’Ansa -. Analizzando esclusivamente i sette mesi appena conclusi, il 2022 ha fatto registrare medie molto alte in tutti i mesi proiettandosi come l’anno italiano più caldo di sempre. Ciò non vuol dire però che lo sarà realmente – ha precisato il ricercatore del Cnr – perché se nei prossimi mesi le medie mensili dovessero scendere, anche quella annuale scenderebbe». Giugno è stato il periodo con temperature decisamente sopra le righe, con +2,88 gradi rispetto alla media stagionale. Nel mese di luglio, invece, la colonnina è stata più alta di 2,26 gradi.

L’allarme della Coldiretti

«La tendenza al surriscaldamento è dunque evidente in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Siamo di fronte – spiega Coldiretti – a un impatto devastante della siccità e delle alte temperature con danni all’agricoltura che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Oltre che in pianura gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire anche in montagna – conclude la Coldiretti – con un profondo cambiamento del paesaggio con i pascoli che sono sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte, a causa della mancanza di pioggia e delle alte temperature che stanno prosciugando pure i ghiacciai alle quote più alte».

 

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