Salute 9 Novembre 2020 08:00

Fnomceo chiede il lockdown totale in tutto il Paese

La richiesta di lockdown generale arriva dal presidente Fnomceo Filippo Anelli. A cui si aggiunge la richiesta di sbloccare le graduatorie per risolvere la carenza di medici specialisti

Fnomceo chiede il lockdown totale in tutto il Paese

«L’Ordine dei medici chiede il lockdown totale in tutto il Paese». In un’intervista al Gr2 Rai lo ha chiesto il presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici (FNOMCeO), Filippo Anelli. Dopo aver «acceso un faro sulla carenza di medici specialisti, mentre 23mila medici laureati sono in attesa di potersi specializzare. E le graduatorie sono bloccate per via dei numerosi ricorsi». Anelli ha chiesto, ancora una volta, di ammetterli tutti.

«Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema» ha affermato. È rimasto scettico invece sullo switch di medici specializzati in altre branche verso la cura del Covid. «Se un oculista deve diventare un internista qualcosa non funziona. La formazione non è un optional», ha concluso.

L’APPELLO DI CARBONE (OPI NAPOLI): «PROVVEDIMENTI PIU’ RESTRITTIVI»

«Alla luce della situazione epidemiologica, del crescente numero dei contagi, dei dati allarmanti che ci vengono forniti dalle direzioni ospedaliere, dalla mancata osservanza delle prescrizioni da parte dei cittadini, chiedo a nome di tutti gli infermieri e infermieri pediatrici dell’Ordine della provincia di Napoli provvedimenti più restrittivi per la tutela della Salute Pubblica e la salvaguardia della nostra famiglia professionale». L’allarme arriva dal presidente dell’Opi Napoli, l’Ordine degli infermieri partenopeo, Ciro Carbone.

«Basta con il palleggiamento di responsabilità. La politica svolga il ruolo di indirizzo che la Costituzione le assegna. Ora il rischio è alto», afferma Carbone. «Gli Infermieri – dice ancora Carbone – stanno lavorando in condizioni estreme, con turni massacranti, con Dpi insufficienti e non sempre adeguati e con la grave carenza di organici più volte denunciata. Il numero di Infermieri e Infermieri Pediatrici contagiati ormai è incontrollabile. Poniamo rimedio prima che sia troppo tardi».

 

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