Salute 12 Novembre 2019 16:10

«Ecco cosa vuol dire assistere gli operai Ilva» il racconto del medico di famiglia in prima linea a Taranto

Il dottor Giosuè Zizza ha un ambulatorio nel quartiere operaio San Paolo IV a pochi chilometri dall’acciaieria. «Ci trattano alla stregua del Pil ma qui le persone muoiono di tumore molto di più che in altre parti d’Italia»

«Ecco cosa vuol dire assistere gli operai Ilva» il racconto del medico di famiglia in prima linea a Taranto

«La situazione di noi operatori sanitari è veramente drammatica, siamo abbandonati». È un fiume in piena Giosuè Zizza, medico di famiglia del quartiere popolare Paolo VI a Taranto. Raggiunto telefonicamente da Sanità Informazione, il dottore ci racconta di quell’agglomerato di case a pochi chilometri dall’acciaieria ex Ilva, nato per ospitare i tantissimi operai del mega impianto.

«La cosa che ci fa più male sia come medici sia come cittadini è che siamo tutti sottoposti ai fumi dell’ex Ilva. Noi siamo veramente arrabbiati, soprattutto noi operatori sanitari che ci rendiamo conto della situazione» spiega ancora il dottor Zizza, dal 1994 in prima linea nel quartiere abitato principalmente dagli operai della fabbrica e dalle loro famiglie. «Ci vediamo trattati sui media nazionali alla stregua del Pil. Parlano dell’acciaio come asset strategico per l’economia italiana quando a Taranto c’è gente che muore di tumore molto di più che in altre parti d’Italia».

Il dottor Zizza parla anche di Chiara, la bambina protagonista del docu-film di Stefano Maria Bianchi “Ilva. A denti stretti”: «La conosciamo, abita come noi nel quartiere, è figlia di amici e ha la leucemia linfoblastica acuta». Non è la sola. Attualmente il dottor Zizza ha in carico 102 pazienti oncologici, di cui 11 tumori alla mammella, 5 al polmone e 14 alla tiroide.

Una condizione che non ha mancato di colpire anche la famiglia del medico. «Forse uno dei primissimi pazienti che è venuto a mancare è stato proprio mio suocero. Ha lavorato per trent’anni nell’acciaieria e anni dopo essere andato in pensione è morto per neoplasia polmonare. L’Inail ha riconosciuto la malattia professionale».

LEGGI: EX ILVA, I MEDICI: «PUNTARE SULL’IDROGENO PER SALVARE PRODUZIONE E SALUTE DEI CITTADINI»

Una storia personale non diversa dalle tante vissute in ambulatorio. «Sempre nello stesso periodo, morì un operaio per neoplasia e i familiari si astennero dal fare il riconoscimento della malattia professionale per paura delle ritorsioni che i dirigenti della fabbrica avrebbero potuto perpetrare nei confronti del figlio, anche lui impiegato in Ilva. Oppure una signora deceduta per asbestosi, una malattia tipica dell’amianto che di solito sviluppano gli operai. La signora lavava tutti i giorni la tuta del marito. Si è ammalata per i minerali depositati sugli indumenti. Ancora, in questi ultimi mesi, in una famiglia si sono ammalati di tumore padre e figlio. Il padre lavorava al porto, il figlio è un pasticcere a Taranto, entrambi hanno una neoplasia polmonare».

«Ovviamente ci sono concause» precisa il dottore. «In genere la neoplasia è una patologia a eziologia multifattoriale. Non è detto che la causa unica sia l’inquinamento ambientale, ma ci sono più cause che concorrono. E io le potrei raccontare purtroppo tanti casi simili».

A Taranto, tuttavia, chi non sviluppa neoplasie combatte ogni giorno con malattie sempre legate all’inquinamento. «Bronchiti croniche ostruttive, dermatiti a eziologia inspiegabile, allergie varie e irritazioni bronchiali dovute alle polveri. Ci sono un sacco di malattie banali, se noi ci mettessimo a fare spirometrie in ambulatorio a questi pazienti, vedremmo molto probabilmente che nessuno raggiunge una capacità polmonare efficace», rivela con amarezza il dottor Zizza.

Ma cosa vuol dire per un medico che ogni giorno è a contatto con i suoi pazienti, vivere in questo contesto? «Vivere in questo quartiere non è bello» ci risponde sospirando. «Ho detto ai miei figli di andarsene da Taranto, soprattutto a loro che hanno dei bambini piccoli. Perché in ogni famiglia c’è almeno una persona che si ammala di tumore. Tocco con mano situazioni di malattie neoplastiche praticamente quasi tutti i giorni. I bambini si ammalano di più e quando senti di un bambino che si ammala viene da piangere, ma la preoccupazione nostra è i danni che questi inquinanti ambientali potranno causare nel Dna dei nostri figli».

Articoli correlati
Tumore allo stomaco: pazienti «gastroresecati» chiedono maggior sostegno psicologico
Al 6° Seminario nazionale sul tumore gastrico, l’associazione Vivere senza stomaco si può riunisce pazienti, caregiver, oncologi e psiconcologi per fare il punto su alcune tematiche di fondamentale importanza come l’assistenza psicofisica, il rapporto con il cibo e la sessualità nei pazienti gastroresecati
Smog «risveglia» cellule mutate responsabili del tumore ai polmoni
Basta respirare aria inquinata dai fumi emessi dalle automobili anche solo per tre anni per «risvegliare» cellule mutate silenti che possono causare il tumore ai polmoni. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature
I prodotti per stirare i capelli raddoppiano il rischio di cancro all’utero
Uno studio americano ha scoperto che le donne che utilizzano i prodotti per stirare i capelli hanno l'80% del rischio in più di sviluppare il cancro all'utero
Studio “boccia” la colonscopia, forse inutile come strumento di screening
Un importante studio pubblicato sul New England Journal of Medicine indica che l'impatto della colonscopia sulla riduzione della mortalità sarebbe minimo
I bambini nati da embrioni congelati sono più a rischio cancro
Uno studio pubblicato sulla rivista Plos Medicine mostra che i bambini nati da embrioni congelati sono più a rischio cancro dei bambini concepiti naturalmente
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Diritto

Ferie non godute: c’è chi ha “regalato” all’Azienda sanitaria 450 giorni (e potrebbe ricevere 117mila euro di indennizzo)

A causa della carenza di personale sono tantissimi i medici che non riescono ad andare in ferie anche se ne fanno esplicita richiesta. Ma cosa dice la giurisprudenza e cosa può fare un professi...
Salute

Dichiarazione dei redditi: tutte le novità per detrarre le spese sanitarie nel 730

A Sanità Informazione Marco Petrillo (Presidente commissione fiscale UNEBA) spiega le regole del modello precompilato. Tra le novità meno documenti da conservare
Salute

Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno

Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, d...