Sanità 25 Marzo 2019 18:04

Obesità infantile, Mautone (M5S): «Famiglia gioca ruolo importante, sport e cibo sano costano. Reddito di cittadinanza può aiutare»

Il pediatra e senatore Cinque Stelle spiega a Sanità Informazione spiega l’incidenza di condizioni socio-economiche svantaggiate nello sviluppo di questa patologia

Quanto incide il contesto familiare e sociale nello sviluppo dell’obesità? Se è vero che ci sono alcuni tipi di obesità in cui il fattore genetico gioca una parte fondamentale, è pur vero che questa patologia, che in Italia colpisce il 10% della popolazione, è spesso favorita da stili di vita e scelte alimentari sbagliate fin dall’infanzia. Ne abbiamo parlato con Raffaele Mautone, pediatra e senatore del Movimento Cinque Stelle, a margine del convegno “L’obesità, una malattia da prevenire e curare” organizzato al Senato dal Presidente della Commissione Sanità Pierpaolo Sileri.

LEGGI ANCHE: OBESITA’, LA RICETTA DI PIERPAOLO SILERI: «EDUCAZIONE NELLE SCUOLE E APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER CONTRASTARLA. VALUTARE L’INGRESSO NEI LEA»

Senatore, da pediatra come pensa si possa contrastare questa patologia?

«L’obesità infantile è un problema che parte dalla famiglia perché i bambini vivono nel contesto familiare. È più facile che un bambino che vive in un contesto familiare dove ci sono genitori obesi abbia abitudini alimentari sbagliate e quindi inizi a mettere peso. A questo bisogna associare l’attività fisica che è un fattore determinante nel ridurre il rischio di sovrappeso, di eccesso ponderale e questo fattore ovviamente fa sì che molto spesso le famiglie meno agiate ed economicamente più svantaggiate possano avere difficoltà a far praticare attività sportive al bambino perché anche praticare sport costa e questo potrebbe essere un fattore di aggravamento di una situazione iniziale. In questi contesti i bambini imparano a mangiare male e hanno difficoltà a praticare attività sportiva: un connubio che provoca sovrappeso, un eccesso ponderale. Vorrei fare una precisazione sul modo di mangiare sbagliato: c’è da dire che il bambino che vive in un contesto familiare economicamente svantaggiato, vive una situazione in cui la scelta dei cibi da portare a tavola risente anche dell’aspetto economico. Una famiglia che non può economicamente permettersi certe spese ha maggiori difficoltà a procurare un tipo di cibo che dal punto di vista calorico e nutrizionale sia più adatto al bambino in crescita. Quindi l’eccesso di merendine e grassi, che costano forse di meno rispetto alla frutta o ad altri alimenti di prima necessità, incide come fattore coadiuvante e non secondario nel provocare l’eccesso ponderale».

La politica cosa può fare su questo?

«La politica ha fatto una cosa fondamentale, il reddito di cittadinanza. Uno strumento di aiuto importante per quelle famiglie in cui c’è difficoltà a procurare dei cibi da mettere in tavola. Questo è un primo passo per dare una sicurezza economica, per avere la possibilità di scegliere e di poter far praticare forse anche con maggiore facilità al bambino l’attività sportiva».

 

Articoli correlati
Giornata mondiale obesità: “Novo Io”, nuovo portale per supportare le persone che ne soffrono
Un sito web per accompagnare le persone in eccesso di peso in tutte le tappe del loro viaggio, dal riconoscimento della malattia all’avvio e al proseguimento del percorso di cura, attraverso una serie di strumenti, come articoli e video
Lilly, con un’installazione a Roma parte la campagna per cambiare la narrazione dell’obesità
Per “combattere” l’obesità occorre conoscerla, aderendo a una nuova narrazione che elimini lo stigma sociale e il senso di colpa di chi vive questa patologia
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
Obesità e diabete: arriva in Italia tirzepatide
Via libera da AIFA a tirzepatide nel trattamento dell’obesità, del sovrappeso e del diabete di tipo 2. Il farmaco è il primo trattamento di una nuova classe terapeutica, che attiva sia i recettori ormonali del GIP, sia quelli del GLP-1. Tirzepatide è attualmente disponibile in classe CNN (classe C non negoziata)
In Italia l’obesità uccide 4 volte in più degli incidenti d’auto
Nel nostro paese l'obesità è in aumento esponenziale e sempre più "killer", con un numero di morti all'anno 4 volte superiore a quello degli incidenti d'auto, e una previsione, entro il 2035, di 1 adulto italiano su 3 obeso. E' l'allarme lanciato dalla Società italiana di nutrizione umana per sensibilizzare sull'importanza della sostenibilità alimentare e sull'adozione di scelte alimentari corrette, in grado di agire positivamente sia sull'uomo che sul pianeta
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva

Sanità Informazione sospende gli aggiornamenti per la pausa estiva. La redazione ringrazia tutti i lettori e dà appuntamento al prossimo 25 agosto.
Sanità

Consiglio Superiore di Sanità, si è insediata la nuova squadra

La presidenza al professor Alberto Siracusano. Schillaci: "Il Consiglio Superiore di Sanità rappresenta, da sempre, un pilastro della sanità italiana e un riferimento per tutto il sistem...
Advocacy e Associazioni

Sindrome di Down, si può davvero “eliminare” il cromosoma in più?

Dopo lo studio giapponese che ha rimosso in laboratorio una copia del cromosoma 21, la Down Syndrome Task Force, CoorDown e AIPD spiegano perché non si tratta (ancora) di una cura
Advocacy e Associazioni

Malattie ultrarare, la sfida della SPG50: “L’Italia si prepara ad accogliere la prima terapia genica”

Anche l’Italia, dopo il Canada e la Spagna, si prepara ad accogliere la terapia per la SPG50, una rarissima forma di paraplegia spastica ereditaria, entro la fine dell’anno. In un’in...