Voci della Sanità 16 Febbraio 2021 15:59

Snami Lazio: «Sì alla campagna vaccinale anti-Covid ma tutele per i medici vaccinatori»

Il sindacato autonomo dei medici Snami ha aderito alla Campagna vaccinale anti-COVID-19 organizzata nella Regione Lazio, ma ha chiesto di tenere conto di alcune precisazioni nell’elaborazione del Dispositivo Regionale attutativo (DCA). «Lo SNAMI Lazio – si legge in un comunicato – dopo il Comitato regionale per la Medicina generale svoltosi in data 12/2 u.s., ha […]

Il sindacato autonomo dei medici Snami ha aderito alla Campagna vaccinale anti-COVID-19 organizzata nella Regione Lazio, ma ha chiesto di tenere conto di alcune precisazioni nell’elaborazione del Dispositivo Regionale attutativo (DCA).

«Lo SNAMI Lazio – si legge in un comunicato – dopo il Comitato regionale per la Medicina generale svoltosi in data 12/2 u.s., ha convocato il proprio Consiglio Regionale ed ha stabilito di aderire alla Campagna vaccinale, concordata con la Regione Lazio, accettando i principi generali ed i compensi proposti».

«La volontà dell’adesione deriva dalla necessità che i MMG diano il proprio contributo operativo alla Campagna iniziata nella nostra Regione ai primi di gennaio scorso, per ridurre la diffusione del Virus SARS-CoV-2, creando così l’immunità nella più ampia percentuale possibile della popolazione, nel più breve tempo possibile e compatibilmente con la fornitura dei vaccini necessari. Lo SNAMI ha richiesto, con il documento di conferma dell’adesione della sigla sindacale, di inserire nel Dispositivo regionale applicativo una Dichiarazione a Verbale, facendo seguito a quanto già fatto presente nel corso del Comitato regionale e più precisamente:

– Il Consenso informato alla Vaccinazione deve essere firmato “In presenza di due Professionisti Sanitari addetti alla vaccinazione ho posto domande in merito al vaccino ed al mio stato di salute ottenendo risposte esaurienti e da me comprese”, come riportato nel Piano Regionale Vaccini della Regione Lazio;

– Nel caso di accettazione, da parte del Medico, di effettuare la vaccinazione presso una sede ASL, questa deve essere organizzata secondo quanto previsto per i PVT, sia dal punto di vista strutturale ed organizzativo, che con la presenza di Personale infermieristico ed amministrativo per lo svolgimento dell’attività vaccinale, sempre secondo quanto previsto dal Piano Vaccinale Regionale».

«La richiesta  – spiega lo Snami – riteniamo che sia necessaria per una idonea tutela Medico-Legale per l’attività che il MMG andrà a svolgere, sia negli studi che presso le strutture messe a disposizione dalle ASL. Le richieste fanno seguito a quanto previsto dalle Note ministeriali che accompagnano l’utilizzo dei vaccini e le modalità di organizzazione dei Centri Vaccinali sul Territorio, hanno costo zero per l’Amministrazione regionale, come specificato nell’introduzione al documento inviato alla regione Lazio via PEC in data odierna».

«Per evitare inoltre un eccessivo aggravio di tempo per esplicitare ai propri assistiti la programmazione delle vaccinazioni – prosegue – lo SNAMI ha predisposto un Manifesto che suggerirà ai colleghi di affiggere nei propri studi. Inoltre, lo SNAMI, nel corso della riunione, aveva chiesto alla Regione di fornire, attraverso gli organi di informazione, le notizie nel modo più corretto e preciso possibile sul tipo di vaccino per le diverse classi età e la tempistica che verrà adottata per la somministrazione delle diverse dosi agli aventi diritto. La richiesta per evitare un aggravio burocratico ulteriore alla categoria che, in questo periodo di recrudescenza della diffusione del virus, sta svolgendo attività clinica anche per 10-12 ore al giorno, oltre alle numerose certificazioni e telefonate per rassicurare la propria popolazione di assistiti, preoccupati ed in balia dell’epidemia virale».

«Per fornire indicazioni idonee e sempre aggiornate ai propri iscritti  – conclude il sindacato – la segreteria del Sindacato ha organizzato con i propri iscritti, a partire dalla giornata odierna, una serie di incontri via web, oltre a pubblicare pressoché quotidianamente un aggiornamento sulla situazione e sulle decisioni, sia del Ministero che della Regione oltre alle indicazioni dell’ISS, sul proprio sito».

 

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di I.F.