Voci della Sanità 22 Giugno 2022 17:14

Gruppo INI candidato agli “Oscar” della Sanità privata europea

L’ambulatorio per il Long Covid attivato a febbraio 2021 a Città Bianca di Veroli (Frosinone) tra i progetti finalisti degli European Private Hospital Awards nella categoria “Best patient-focused initiative”

Gruppo INI candidato agli “Oscar” della Sanità privata europea

L’Italia sarà rappresentata dall’INI Città Bianca, domani a Lisbona, nel corso della cerimonia di premiazione degli European Private Hospital Awards, gli “Oscar” della Sanità privata. La struttura di Veroli (Frosinone) del Gruppo INI è candidata tra i migliori progetti sanitari nella categoria “Best patient-focused initiative” a livello europeo per l’Ambulatorio Integrato Post Covid. Il progetto innovativo è stato avviato nel febbraio 2021 con intuito e lungimiranza quando ancora il Long Covid non era ancora considerato con l’attenzione che ha oggi. Ad oggi tantissimi i pazienti sono arrivati alla struttura di Veroli da tutto il Centro-Sud Italia, con manifestazioni di interesse e di contatto anche dal Nord e dall’estero, per l’inquadramento e il trattamento delle patologie post Covid.

«Siamo davvero orgogliosi di questo invito – afferma Cristopher Faroni, Direttore Generale del Gruppo INI -che già di per sé rappresenta un importante riconoscimento per tutti noi e per l’operato del nostro team. Quando abbiamo avviato il progetto, le patologie invalidanti che riguardavano migliaia di pazienti che avevano contratto il virus erano una realtà senza nome e il Long Covid era ancora semi-sconosciuto mentre oggi è ormai un’emergenza conclamata. Siamo stati pionieri, fieri di aver potuto assistere una moltitudine di pazienti provenienti da tante aree del Paese e di rappresentare l’Italia in questa manifestazione internazionale».

L’Ambulatorio Integrato Post Covid, coordinato dal Dott. Fernando Lunedi, nasce dall’esperienza dell’Unità operativa di Medicina Covid, diretta dal Dott. Carmine Romaniello.

Quella del Long Covid è una realtà quanto mai attuale e destinata a crescere, come hanno dimostrato recenti studi britannici e cinesi e che deve far tenere la guardia alta anche alla luce della sempre maggiore diffusione delle nuove varianti Omicron.

 

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