Voci della Sanità 21 Luglio 2020 16:21

Lombardia, l’appello dei geriatri: «Aumentare i reparti per acuti e riconoscere il nostro ruolo»

Dopo l’emergenza occorre ripensare l’organizzazione e la diffusione dei reparti ospedalieri di Geriatria per acuti, in Lombardia come in tutto il Paese. L’appello di SIGOT, SIGG e AGE ai vertici della Regione Lombardia e alle istituzioni nazionali per aumentare i posti letto per anziani in ospedale

In questi drammatici mesi gli operatori sanitari si sono battuti strenuamente contro il coronavirus.  Medici e infermieri sono stati colpiti da Covid 19; diversi di loro hanno perso la vita. In questa nuova fase, è importante fare tesoro di questa esperienza ed evidenziare le lacune emerse durante l’emergenza per correggere alcuni problemi cronici e i limiti notati nella contingenza. Da questi propositi, partono le lettere delle sezioni regionali lombarde delle Società Scientifiche di Geriatria alle istituzioni locali. La Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG), la Società Italiana di Geriatria Ospedale e Territorio (SIGOT) e l’Associazione Geriatri Extraospedalieri (AGE) si sono rivolte ai vertici della Regione Lombardia, il Governatore Attilio Fontana, l’Assessore al Welfare Giulio Gallera, il Direttore Generale al Welfare Marco Trivelli.

LA CARENZA DI POSTI LETTO DI GERIATRIA OSPEDALIERA IN ITALIA E SOPRATTUTTO IN LOMBARDIA

«La carenza di posti letto in Unità Operative di Geriatria è emersa in molte e popolose regioni (Lombardia, Lazio, Campania, Sicilia, Piemonte) – si legge nel comunicato congiunto SIGOT, SIGG e AGE – nonostante l’evidenza epidemiologica e clinica che vede soggetti anziani con riacutizzazioni di patologie croniche, o con eventi acuti sovrapposti a queste, rappresentare la quota prevalente delle richieste per assistenza medica in emergenza-urgenza».

«Da una recentissima ricognizione SIGG-SIGOT emerge che in Lombardia ci sono soltanto 202 posti letto di Geriatria per acuti per più di 10 milioni di abitanti, pari a 0.02 posti letto per 1000 abitanti, a fronte di una media nazionale di 0.059. Soprattutto in Lombardia, quindi, è necessario conformare l’offerta di posti letto per acuti in Geriatria al fabbisogno standard che, orientativamente, può essere desunto dal modello Veneto – hanno sottolineato il Dr. Filippo Fimognari, Presidente SIGOT e il Prof. Raffaele Antonelli Incalzi, Presidente SIGG –. Un percorso di avvicinamento agli standard del Veneto significa arrivare a una cifra di 0.18 posti letto per 1000 abitanti in tutte le Regioni. Il conseguimento di tale obiettivo può essere affidato sia alla conversione di altre risorse ospedaliere prevista dal decreto 70 del 2015, che all’assegnazione ai reparti di Geriatria di parte dei posti letto di Terapia semi-intensiva programmati dal decreto legge 34/2020, recentemente convertito in legge. L’assegnazione dei nuovi posti di terapia semi-intensiva può rappresentare una notevole opportunità per le regioni più carenti, come la Lombardia. In tal modo si conseguirebbero più obiettivi: attribuzioni dei posti letto a reparti già esistenti, con minore necessità e spese sul piano architettonico-strutturale e dell’organico rispetto alla realizzazione di Unità operative apposite e alla costituzione di un organico ex novo; flessibilità gestionale e, quindi, impiego a geometria variabile, che una unità di semi-intensiva pura non potrebbe garantire; riequilibrio della carenza di posti letto in Geriatria orientato proprio verso i pazienti con maggiore fabbisogno».

IL RUOLO DEI GERIATRI NELLE RSA E NELL’ASSISTENZA DOMICILIARE

«Nelle RSA della Lombardia, e purtroppo in tutta Italia, non è discriminante per un medico la competenza geriatrica per essere assunto, in particolare nei ruoli di direzione sanitaria, che invece andrebbero preferenzialmente affidati ai Geriatri. E anche la gestione a domicilio dell’anziano fragile soffre di uno scarso impiego dei Geriatri ed è troppo spesso affidata al sacrificio dei medici di medicina generale – sottolinea il Dr. Francesco De Filippi, presidente di SIGOT Lombardia -. Manca un riconoscimento di specificità della condizione della persona che invecchia: un ottantenne non è un adulto con anni in più, è un organismo biologicamente, psicologicamente e affettivamente diverso, e come tale richiede un’assistenza che ne rispetti le peculiari esigenze. È drammaticamente urgente restituire un ruolo alle competenze di chi studia l’invecchiamento» conclude.

 

Iscriviti alla newsletter di sanità informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Arturo è in Italia. La nuova variante è stata individuata a Pavia
Abbiamo la prima prova che a nuova «sorella» di Omicron, Arturo, si trova in Italia. «E' stata identificata dall'équipe di Fausto Baldanti, direttore dell'Unità di microbiologia e virologia dell'Irccs San Matteo di Pavia», annuncia ufficialmente l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso
Sanità, Laboratorio Lombardia: a Milano per la prima volta confronto tra tutti i soggetti della filiera
L’appuntamento, dal titolo "Sanità Futura: quali prospettive per lo sviluppo del sistema lombardo?", è stata anche l’occasione per individuare le prossime iniziative in grado di supportare la messa a terra della riforma regionale del 2021 e del dm 77 sulla riorganizzazione della medicina territoriale
Onconnext, Boldrini: «Dieci punti fil rouge di una presa in carico multidisciplinare sul territorio»
“Onconnext” è il documento condiviso dalle principali associazioni dei pazienti con tumore al seno presentato alla Camera dei Deputati. Contiene dieci proposte concrete per rinnovare i percorsi di diagnosi e cura rafforzando l’integrazione tra ospedale e territorio
Tumore al seno e oncologia territoriale: le dieci priorità delle associazioni dei pazienti alle istituzioni
Il documento riunisce per la prima volta le proposte di A.N.D.O.S. onlus, Europa Donna Italia, F.A.V.O. Donna Incontra Donna onlus e Salute Donna onlus, per una presa in carico territoriale più vicina alle pazienti e alle loro famiglie
Milano, cittadini contro la Casa di Comunità: «No alla cattedrale nel deserto»
Raccolte 6000 firme dal Comitato Bonola per esprimere il malcontento a Regione Lombardia sulla Casa di Comunità che dovrebbe sorgere tra i palazzi di via Ugo Betti. La vicepresidente: «Mancano i medici di base e il terreno su cui dovrebbe sorgere la Casa di Comunità attende la bonifica dall’amianto»
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.