Mondo 29 Novembre 2021 17:23

Variante Omicron, Speranza al G7: «Ora supportare concretamente vaccinazione nei Paesi più fragili»

Le parole del Ministro della Salute nell’incontro convocato per discutere della nuova variante proveniente dal Sudafrica. Intanto sono 33 i casi confermati ma nessun morto o caso grave

Variante Omicron, Speranza al G7: «Ora supportare concretamente vaccinazione nei Paesi più fragili»

«L’identificazione della variante Omicron nell’area meridionale dell’Africa conferma l’urgenza di fare di più per vaccinare la popolazione dei Paesi più fragili». Lo ha dichiarato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo al G7 dei Ministri della Salute convocato in via urgente proprio per discutere della nuova variante. «Non basta donare dosi – ha proseguito il Ministro – dobbiamo supportare concretamente chi non ha servizi sanitari strutturati e capillari come i nostri. Occorre essere certi che i vaccini donati vengano effettivamente somministrati e per farlo nei paesi più fragili, ci sarà bisogno del ruolo di coordinamento di ONU e OMS».

La dichiarazione finale dei Ministri della Salute al G7

«La comunità globale si trova di fronte» alla «minaccia di una nuova variante altamente trasmissibile di Covid-19, che richiede un’azione urgente». I Ministri della Salute al G7, in una nota ufficiale, hanno inoltre «elogiato il lavoro esemplare del Sudafrica sia nell’individuare la variante sia nell’avvertire gli altri. C’è stato un forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nel quadro dell’OMS». I ministri hanno inoltre riconosciuto la «rilevanza strategica» di garantire l’accesso ai vaccini, fornendo «assistenza operativa», portando avanti i «nostri impegni di donazione e affrontando la disinformazione sui vaccini, oltre a sostenere la ricerca e lo sviluppo». Hanno poi indicato che «nelle prossime settimane i Ministri si sono impegnati a continuare a lavorare a stretto contatto con l’OMS e i partner internazionali per condividere informazioni e monitorare Omicron». I Ministri si sono infatti impegnati a riunirsi nuovamente a dicembre.

ECDC: «Trentatré casi confermati Omicron, nessuno severo e zero decessi»

Ad oggi sono 33 i casi confermati di variante Omicron segnalati in 8 paesi dell’Unione europea: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo. Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in paesi africani, con voli che hanno fatto scalo in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni riguardo alla gravità, erano asintomatici o lievi. Finora non sono stati segnalati casi gravi e non c’è stato nessun decesso. È quanto comunicato dall’ECDC, il Centro europeo per il controllo delle malattie, in un aggiornamento online sulla variante Omicron. L’ECDC ha sottolineato inoltre che sono stati segnalati altri casi in sette paesi e territori al di fuori dell’Ue: Australia, Botswana, Canada, Hong Kong, Israele, Sudafrica e Regno Unito.

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Covid: le varianti sono emerse in risposta al comportamento umano
Le varianti del virus Sars-CoV-2 potrebbero essere emerse a causa di comportamenti umani, come il lockdown o le misure di isolamento, le stesse previste per arginare la diffusione dei contagi. Queste sono le conclusioni di uno studio coordinato dall’Università di Nagoya e pubblicato sulla rivista Nature Communications. Utilizzando la tecnologia dell’intelligenza artificiale e la modellazione matematica […]
Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno
Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, dove si prevede che la nuova ondata di Covid-19 in corso raggiunga un picco da circa 65 milioni di casi a settimana a fine giugno. L'allarmante scenario è stato paventato da Zhong Nanshan, il principale esperto di malattie respiratorie del gigante asiatico
Dopo quanto tempo ci si può reinfettare un’altra volta?
Non esiste una regola su quanto tempo può passare tra un'infezione all'altra. Tuttavia, uno studio americano ha concluso che, dopo un'infezione Covid-19, il sistema immunitario di una persona può offrire una buona protezione contro la malattia sintomatica la volta successiva per almeno 10 mesi
Covid: allarme reinfezioni, possono aumentare il rischio di malattia grave e di Long Covid
Dopo più di tre anni di pandemia i casi di reinfezione si sono moltiplicati in tutto il mondo e anche in Italia. Secondo le attuali evidenze scientifiche le reinfezioni potrebbero essere tutt'altro che innocue, soprattutto per le persone più fragili
Covid, alcune persone potrebbero aver perso l’olfatto per sempre? L’ipotesi allarmante in uno studio
La perdita dell'olfatto a causa di Covid-19 potrebbe durare a lungo o addirittura per sempre. Uno studio rivela che una persona su 20 non l'ha recuperato dopo 18 mesi
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Mieloma multiplo. Aspettativa di vita in aumento e cure sul territorio, il paradigma di un modello da applicare per la prossimità delle cure

Il mieloma multiplo rappresenta, tra le patologie onco-ematologiche, un caso studio per l’arrivo delle future terapie innovative, dato anche che i centri ospedalieri di riferimento iniziano a no...
Salute

Parkinson, la neurologa Brotini: “Grazie alla ricerca, siamo di fronte a una nuova alba”

“Molte molecole sono in fase di studio e vorrei che tutti i pazienti e i loro caregiver guardassero la malattia di Parkinson come fossero di fronte all’alba e non di fronte ad un tramonto&...
di V.A.
Politica

Il Nobel Giorgio Parisi guida l’appello di 14 scienziati: “Salviamo la Sanità pubblica”

Secondo i firmatari "la spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l'autonomia differenziata rischia di ampliare ...