Lavoro 20 Novembre 2019 10:24

Infettivologhe in turno a Neurologia: il tribunale condanna l’ospedale. Ecco le informazioni per fare ricorso

Il network legale Consulcesi & Partners negli ultimi 9 mesi, ha ricevuto oltre 100 segnalazioni di medici che lamentano problemi di gestione delle richieste di turnazione per lo svolgimento delle guardie interdivisionali nelle strutture di Pronto Soccorso di tutta Italia: «In pericolo la salute dei cittadini. Ci sono i margini d’intervento legale»

Infettivologhe in turno a Neurologia: il tribunale condanna l’ospedale. Ecco le informazioni per fare ricorso

«Sono internista e, da questo mese, l’azienda ospedaliera ci ha imposto guardie notturne interdipartimentali, in Medicina Generale e Medicina d’urgenza, per coprire le carenze di personale. È giusto? Io non ho formazione per medicina d’urgenza». «Sono un oculista ospedaliero. Sono obbligato a guardie dipartimentali per specialità non affini e senza tutela assicurativa… sono preoccupato». Oltre 100 richieste, come queste, in meno di nove mesi, da parte di medici che hanno lamentato problemi di gestione delle richieste di turnazione per lo svolgimento delle guardie interdivisionali nelle strutture di Pronto Soccorso (PS), da Nord a Sud. Sono arrivate al network legale Consulcesi & Partners, che lo rende noto a seguito del dibattito che, in queste ore, si sta accendendo sui Pronto Soccorso di tutta Italia.

«Il servizio di Guardia Medica interna interdivisionale – si legge in una nota – è svolto da medici di differenti specialità allo scopo di garantire 24 ore su 24 l’assistenza ai pazienti ricoverati nei vari reparti. E sempre più strutture ospedaliere, forse per far fronte alla carenza di personale medico, fanno eccessivo e non sempre appropriato ricorso alla guardia interdivisionale per assicurare la continuità assistenziale notturna nei giorni feriali e festivi».

«Pochi giorni fa, il presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Francesco Rocco Pugliese, ha lanciato l’allarme dei Pronto soccorso a rischio chiusura, a causa dei medici mancanti: sono ormai oltre 2.000 e non si riescono più a coprire i turni. A riprova di ciò, ha raccolto un documento firmato da 200 direttori di Pronto Soccorso e ha avanzato la proposta assumere medici non specialisti, anche neo-laureati, da iscrivere però contemporaneamente in sovrannumero alle Scuole di specializzazione in Medicina d’urgenza».

LEGGI ANCHE: PRONTO SOCCORSO, LA PROPOSTA DELLA SIMEDET: «MEDICI INTERNISTI SVOLGANO SEI MESI DI FORMAZIONE IN MEDICINA D’URGENZA»

«Ma quanto può costare questa scelta alla salute dei cittadini? A rispondere, è una recente pronuncia del Tribunale di Oristano – specifica Consulcesi & Partners -, che ha accolto il ricorso di due dottoresse specializzate in malattie infettive che erano state adibite ai turni di guardia interdivisionale e ai turni di doppia disponibilità al reparto di Neuroriabilitazione del presidio ospedaliero S. M. di Oristano. (sentenza n. 292/2019, del Tribunale di Oristano). La sentenza – commentano i legali – è significativa perché per la prima volta fa prevalere il bene primario della tutela della salute dei cittadini che, inconsapevolmente, vengono esposti a rischi facilmente prevedibili e certamente prevenibili».

«Il tribunale, infatti – prosegue la nota -, ha dichiarato l’illegittimità della delibera aziendale che obbligava le ricorrenti al servizio di guardia interdivisionale nel reparto di Neuroriabilitazione con la seguente motivazione: “adibire le ricorrenti, chiaramente non in possesso di specializzazioni idonee a prestare l’assistenza ai pazienti ricoverati nel reparto in oggetto (ndr Neuroriabilitazione), al servizio di guardia notturna e pronta disponibilità non appare adeguata a garantire adeguatamente ai pazienti medesimi gli interventi necessari al recupero di disabilità importanti, specialmente in casi di emergenza”».

«La normativa vigente – spiega Consulcesi & Partners – stabilisce che, nell’organizzazione del servizio di guardia interdivisionale, si possa ricorrere ai sanitari provenienti da aree funzionali omogenee, che devono insistere nella stessa sede lavorativa e devono inerire a tipologie di specialità affini, ad esempio area medica generale, area medica specialistica, area chirurgica generale o area chirurgica specialistica: ovviamente alla copertura delle guardie interdivisionali partecipano, con equa turnazione, tutti i medici delle afferenti équipe, con esclusione dei direttori di struttura complessa».

Consulcesi & Partners ritiene che, qualora il servizio venga attuato in violazione di questi principi, vi è sempre spazio per un pronto intervento legale a tutela di
coloro che vengono obbligati a turnazioni illegittime. Per informazioni, è possibile telefonare al numero verde 800.122.777 o sul sito www.consulcesiandpartners.it.

LEGGI ANCHE: PRONTO SOCCORSO, NEL REGNO UNITO L’NHS UTILIZZA LE FARMACIE PER DECONGESTIONARLI

Articoli correlati
Straordinari a 100 euro l’ora e aumenti in Pronto soccorso. I dettagli del decreto Schillaci
Approvato in Consiglio dei Ministri il decreto con le nuove misure che dovrebbero dare un po' di respiro alla sanità italiana. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in accordo con il collega dell'Economia, ha messo insieme un pacchetto di riforme
di Mario Zimbalo
Medici d’emergenza in piazza: «Pronto soccorso a rischio»
I Pronto soccorso italiani sono al collasso per la grave carenza di personale. Mancano 5mila unità. Si temono situazioni di crisi soprattutto durante le festività natalizie. Domani prevista una manifestazione della Simeu davanti al Ministero della Salute
Pronto soccorso in crisi, la ricetta di Monti (Dir. PS): «Occorre forte coordinamento ospedale-territorio»
«Oggi molte persone si rivolgono al Pronto soccorso perché si trovano in difficoltà, noi dobbiamo dare una riposta» spiega Manuel Monti, Direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino
di Francesco Torre
Dal reinserimento al lavoro alla formazione, nel Lazio una proposta di legge contro le aggressioni ai sanitari
L’ha presentata il consigliere della Lega Daniele Giannini, raccogliendo le proposte dell’associazione AMAD. L’obiettivo è quello di incrementare le tutele introdotte dalla legge 113 del 2020
di Francesco Torre
Albenga (Savona), l’appello del sindaco Tomatis: «Ridateci il Pronto Soccorso»
Chiuso durante il Covid, il punto di primo intervento della cittadina ligure non ha riaperto dopo la pandemia. I cittadini hanno dato vita al movimento “senzaprontosoccorsosimuore”, raccolto firme e scritto al Presidente della Regione Liguria, mentre il Pronto Soccorso del Santa Corona a Pietra Ligure ora è al collasso
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità, Benini (FAND): “Attenzione alla Diabesità”

Per la Giornata Mondiale dell'Obesità 2024 sono molte le iniziative promosse, in Italia, in Europa e nel Mondo dalle organizzazioni contro l'obesità, gli operatori sanitari e le persone ...
Advocacy e Associazioni

Disturbi spettro autistico. Associazioni e Società Scientifiche scrivono al Ministro Schillaci

Nella lettera si sottolinea come sia "indispensabile affrontare le criticità più volte evidenziate da operatori e famiglie nell’ambito di tutti i disturbi del neurosviluppo, quale ...
Advocacy e Associazioni

Giornata Mondiale dell’Obesità: un’epidemia con 800 milioni di malati

Presentate le iniziative italiane della World Obesity Day che ricorre il 4 marzo. Nel nostro Paese le persone con obesità sono l’11,4 per cento della popolazione e oltre 21 milioni di ita...
di I.F.