Lavoro 14 Luglio 2020 07:00

BLSD e Covid-19: cosa cambia? In un corso FAD le linee guida per tutelare pazienti e operatori

Il corso fa parte della collana dedicata al Covid-19 del provider Sanità in-Formazione. Giulia Driussi (responsabile scientifico): «Si può garantire una rianimazione efficace per le vittime e al contempo sicura per l’operatore che la effettua»

BLSD e Covid-19: cosa cambia? In un corso FAD le linee guida per tutelare pazienti e operatori

Soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco e allo stesso tempo garantire una protezione adeguata per i soccorritori: è questo l’obiettivo del corso FAD “BLSD e Covid-19, cosa cambia? Le nuove linee guida internazionali” promosso dal provider Sanità in-Formazione.

La rianimazione cardio-polmonare è una procedura che espone al rischio infettivo il soccorritore ed essendo ogni persona potenzialmente positiva al Sars-Cov-2, è stato necessario rivedere e adeguare le indicazioni riguardanti il Basic Life Support & Defibrillation. Il corso vuole diffondere le raccomandazioni internazionali appena emanate dallItalian Resuscitation Council (IRC) e dallAmerican Heart Association (AHA) su come effettuare una RCP efficace per la vittima e sicura per l’operatore. La paura del contagio, infatti, può ridurre la quantità di interventi tempestivi e la sopravvivenza dei pazienti colpiti da arresto cardiaco.

«Abbiamo strutturato il corso seguendo le linee guida internazionali più importanti e studiandole noi per primi – spiega al nostro giornale Giulia Driussi, responsabile scientifico insieme al professor Giuseppe Petrella –. Io stessa ho dovuto modificare il mio lavoro, perché mi sono trovata a dover assistere dei bambini con un’infezione sospetta o accertata da Covid. Il mio reparto ha dovuto cambiare identità e così tutti gli operatori che ne fanno parte».

La dottoressa Giulia Driussi, infatti, lavora al centro Covid dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Palidoro ed è formatrice ed istruttrice nazionale di Basic Life Support & Defibrillation e di Primo Soccorso Pediatrico.

«Per quanto riguarda il corso – continua la dottoressa – abbiamo approfondito due studi: uno fatto in Cina, a Wuhan, e un altro nelle province dell’Italia settentrionale più colpite dal virus. Entrambi, hanno evidenziato un incremento dei casi di arresto cardiopolmonare. Ogni volta che si esegue una RCP – prosegue -, soprattutto se la vittima è sconosciuta, l’operatore ha davanti a sé una certa possibilità di rischio; questo vale ancor di più per le procedure nei malati di Covid-19».

Un alto rischio che però può essere contenuto «con i dispositivi di protezione individuale adeguati, soprattutto in caso di aerosolizzazione, e lo studio di algoritmi modificati come quelli che si trovano nel corso» precisa l’esperta.

Un particolare focus sarà dedicato ai soccorsi extra-ospedalieri che, spesso, non garantiscono ai soccorritori dispositivi di protezione individuale appropriati. «Sicuramente per questa categoria si predilige la RCP Hands-Only con cui si producono solo le compressioni senza le ventilazioni. È importante ricordare che se non si ha una mascherina chirurgica in più da porre sul volto della vittima è opportuno utilizzare una sciarpa o qualcosa che vada a coprire la bocca per ridurre l’esposizione del soccorritore. Inoltre, per il personale non sanitario, va esclusa ogni tipo di ventilazione bocca a bocca» conclude la dottoressa Driussi.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

Articoli correlati
Se il medico è responsabile c’è il risarcimento alla ASL
La Corte dei Conti lo scorso giugno ha stabilito un risarcimento alla ASL da parte di un medico ritenuto totalmente responsabile di tardiva diagnosi
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Sulla responsabilità penale del pediatra
Una recente sentenza si è espressa sulla responsabilità penale del pediatra: non trattenere il minore per accertamenti è omicidio colposo
di Riccardo Cantini, intermediario assicurativo (Iscrizione RUI di IVASS: E000570258)
Fimmg: ok a «storico» accordo nazionale per medici dell’Inps
Approvato l'accordo nazionale per le attività libero professionali in convenzione dei medici Inps. Ne dà notizia Alfredo Petrone, segretario nazionale settore Fimmg Inps che definisce la firma della convenzione «un momento storico»
Certificato telematico (INPS) di malattia: il medico che emette una prognosi ha l’obbligo di invio. Ecco cosa dice la legge
Caiazza (FIMMG): «Medici ospedalieri, di pronto soccorso, specialisti convenzionati ASL e liberi professionisti non devono demandare l’emissione del certificato telematico (INPS) di malattia al medico di famiglia, che verrebbe indotto a compiere un reato di falso ideologico»
Porpora Trombotica Trombocitopenica, Angelucci (ematologo): «Malattia rara subdola. Prima si arrivava al 15% di mortalità all’esordio»
«Si manifesta con sintomi aspecifici e generici, spesso trascurati dal paziente stesso. La diagnosi precoce e accurata è fondamentale per la guarigione dalla Porpora trombotica trombocitopenica» spiega il Direttore dell’UO Ematologia dell’IRCCS Policlinico S. Martino di Genova a Sanità Informazione
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Salute

Dichiarazione dei redditi: tutte le novità per detrarre le spese sanitarie nel 730

A Sanità Informazione Marco Petrillo (Presidente commissione fiscale UNEBA) spiega le regole del modello precompilato. Tra le novità meno documenti da conservare
Salute

Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno

Anche se l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, d...
Salute

Covid: entro il 2025 nuova ondata. Intanto in Asia +454% di casi

L’eventualità di una nuova pandemia da Covid è stata espressa dal biologo Trevor Bedford, del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle, che ha condotto un'analisi statistica conseg...